martedì 1 settembre 2015

SERRATURE PER CASSETTI (prima parte)




Sempre preparando dei campioni per il corso, questa volta voglio mostrare come montare una serratura da applicare (art. 2130 della ditta Meroni).
In questo caso ho deciso di costruire una mini-cassettiera a due cassetti affiancati, per risparmiare tempo rispetto a due costruzioni singole; il materiale usato è truciolare nobilitato bianco da 20 mm., bordato in nero per evidenziare gli spessori. Per la parte superiore è stato utilizzato un pannello in truciolare placcato noce e ovviamente bordato di conseguenza.
L’assemblaggio è stato preparato utilizzando le linguette (o lamelli, vedi articolo del 25/04/2015); nella foto seguente si vedono i vari componenti della cassettiera con le fresate già preparate e con le linguette già inserite: si vedono i due fianchi laterali, quello centrale, la fascia posteriore, il fondo ed il coperchio in noce dal lato inferiore, che è quello fresato, che sarà incollato sulla struttura sottostante.
In quest’ultimo non sono ancora state fatte le lavorazioni per l’applicazione degli incontri delle due serrature dei singoli cassetti. 


Nella foto successiva si vede il mobiletto assemblato, con il coperchio in noce che sporge in avanti rispetto alla carcassa, per coprire lo spessore delle mostre dei cassetti che ospiteranno le serrature. 


La fotografia seguente l’ho messa solo per sottolineare che, in questo caso, non c’è una carcassa in nobilitato chiusa dotata di un ulteriore piano di finitura superiore, come capita spesso; il piano in noce entra a far parte integrante della struttura. 


Il cassetto che sarà ospitato nel vano di sinistra è stato costruito utilizzando del multistrati di betulla da 15 mm. ed è già stato incollato e verniciato, come anche il fondo che è in compensato di betulla da 6 mm..
Il pannello frontale che costituisce la parte visibile, a cassetto chiuso, si chiama “mostra” ed è stato preparato in MDF da 19 mm. ed è ancora grezzo e girato mettendo in mostra il lato interno. 


Ci sono diverse cose da spiegare in questa foto: la prima è che questo cassetto è stato costruito in modo da avere una sua struttura completa ed indipendente, a cui verrà applicata successivamente la mostra che verrà avvitata dall’interno del cassetto e che sarà sempre possibile rimuovere o sostituire con un’altra.
I fori di collegamento si vedono nella mostra (dove sono ovviamente ciechi) e sono quelli più distanti dal foro centrale, ed anche nella “contromostra” che è quella parte del cassetto a cui viene fissata la mostra. Qui i fori sono passanti, sono allineati con i precedenti, distanti dalla lavorazione centrale e svasati dal lato interno.
Il fatto che nella contromostra esista un alloggiamento per la serratura deriva dalla scelta che ho fatto, cioè di costruire il cassetto con una struttura indipendente ed una mostra da applicare; l’alternativa avrebbe potuto essere un cassetto in cui non c’era la contromostra, ma la mostra stessa veniva a far parte del cassetto, diventando un elemento strutturale e non più sostituibile, in quanto incollata.
In questo caso la serratura che, come ho scritto all’inizio dell’articolo, è “da applicare” sarebbe stata semplicemente avvitata alla mostra dall’interno (continuando a fare la sua funzione normalmente) ma, non essendoci la contromostra sarebbe rimasta completamente a vista.
In contrapposizione alle serrature da applicare esistono quelle “da infilare” che però vedremo più avanti. Adesso vediamo come è composta questa serratura: 


Ha un meccanismo centrale, dotato di cilindro, che fa scorrere un piatto di acciaio da una parte all’altra della serratura, utilizzando ovviamente una delle chiavi che si vedono; nella foto la serratura è in posizione orizzontale, come viene montata negli sportelli. Nel nostro caso la dobbiamo immaginare ruotata di 90° in modo che si adatti perfettamente all’alloggiamento che ho preparato nella contromostra, utilizzando una punta levanodi ed uno scalpello per le zone di scorrimento del piatto d’acciaio.
In questo modo la serratura applicata al lato interno della mostra si inserisce senza difficoltà nella contromostra, permettendo un accoppiamento perfetto delle due parti ed un normale funzionamento del meccanismo.
Poiché il cilindro deve essere accessibile dall’esterno della mostra per poter inserire la chiave che regola l’apertura e la chiusura, come si vede dalla foto, è stato praticato un foro passante da 18 mm.; questo è, per comodità di montaggio, più grande del cilindro ed è necessario un anello di finitura che verrà collocato all’esterno della mostra (è quel cerchietto in basso a destra).
L’altro elemento che si vede nella foto è “l’incontro”, cioè un lamierino piegato a L (simile a quello usato nella serratura a stringa) che blocca il piatto di acciaio della serratura, quando questo è in posizione di chiusura, impedendo al cassetto di uscire dal mobile.
Questo pezzo va fissato sopra alla contromostra, applicato direttamente al pannello in noce, nel lato inferiore. La presenza di questo incontro è responsabile delle due tacche che ho dovuto praticare nella contromostra e nella parte retrostante del cassetto.
Avendo deciso di tenere il cassetto più alto possibile in modo da lasciarlo a “scorrimento libero” per non montare nessun tipo di guida, le tacche erano indispensabili; in alternativa avrei potuto tenere più basso tutto il cassetto, ma questo avrebbe portato ad una tendenza al ribaltamento del cassetto durante l’uscita, cosa che si poteva evitare montando delle guide.
Ma io avevo fretta di finire il lavoro, quindi…

                                                                                                                      (Fine prima parte)