Qualche tempo fa mi
sono comperato una segatrice a nastro da metallo perché ero stanco di tagliare
con la sega a mano i vari pezzi di metallo di cui avevo bisogno ed il modello
che ho scelto si è dimostrato subito all’altezza delle mie aspettative.
Però mi sono accorto
che si poteva migliorare perché, finchè tagliavo pezzi di lunghezza contenuta,
non c’erano problemi; ma quando volevo effettuare dei tagli di lunghezza oltre
i 260 mm. cominciavano i problemi: la battuta di arresto arrivava a fine corsa
e non potevo tagliare misure più lunghe.
D’altra parte non mi
conveniva sostituire l’asta di supporto mettendone una più lunga, perché
sarebbe stato un ingombro in più che avrebbe complicato i miei spostamenti nel
piccolo locale dove l’ho sistemata.
Ho deciso quindi di
intervenire modificando la battuta di arresto e girandola dall’altra parte; per
poter fare questo intervento dovevo garantirmi una battuta che fosse sistemata
su un asse parallelo all’asta di supporto, pertanto mi sono tagliato un’asta di
legno per fare le spine fuori standard di diametro 12 mm., quindi della stessa
dimensione dell’asta di metallo.
La lunghezza l’ho
stabilita in maniera che la battuta in plastica della macchina appoggiasse sulla
base della morsa del trapano e l’asta in legno l’ho sistemata nella scanalatura
a V verticale presente nelle ganasce; in questo modo avevo una discreta
garanzia di forare lungo l’asse della battuta.
Avendo utilizzato lo
stesso diametro, potevo fissare la battuta in plastica sull’asta in legno
stringendo il sistema di bloccaggio originale.
A questo punto, usando
una punta da 6 mm. di diametro, più lunga dello standard, ho forato il corpo
della battuta per circa 80 mm.
In questo foro
inserirò una barra filettata M6 che sporgerà posteriormente nella battuta e qui
fisserò la nuova battuta; per non perdere troppo tempo ho deciso di farla
utilizzando un pomello di manovra con gambo M6 a cui ho spianato la testa,
originariamente bombata, per ottenere una battuta in squadro perfetto con la
barra filettata.
Naturalmente per
realizzare questa lavorazione il tornio è una macchina insostituibile.
Poi ho infilato la
barra filettata nel foro praticato precedentemente e l’ho bloccata con un po’
di colla cianoacrilica, poi vi ho inserito un dado ed ho preparato un dado
lungo per giuntare le barre ed ho preparato il pomello di manovra a cui ho
accorciato il gambo.
Una volta assemblato
il tutto, la battuta posteriore appare così:
Il dado posteriore
agisce come controdado per bloccare il sistema, ma anche per permettere delle
registrazioni minime, ruotando anche il dado di collegamento a cui ho fissato il
pomello con la colla.
Rimontando la battuta
di fermo in posizione rovesciata si nota che adesso si possono effettuare dei
tagli con pezzi più lunghi, almeno 400 mm.
Per coloro che amano
lavorare il legno esiste un’opzione B che è costituita da un blocchetto di
legno, forato per inserirsi sull’asta da 12 mm. e dotata di un taglio
longitudinale per creare due ganasce.
Per bloccare questo
fermo è stato praticato un foro trasversale alle ganasce in cui va inserito un
bullone dotato di rondelle e dado con alette per poterlo manovrare senza
strumenti ulteriori.
La sua funzione
risulta analoga al retro della battuta di fermo originale appena modificata.