sabato 31 ottobre 2015

SERRATURA PER RIBALTINE



Questa volta voglio presentare una serratura un po’ insolita, che si utilizza quando si deve chiudere un coperchio a ribalta (art. 76 della ditta Meroni, sostituita attualmente dalla 2B76, a cilindro); viene spesso chiamata anche: “serratura per bauli”.
Per questo lavoro sono partito da una cassettina in MDF da 19 mm., che ha i lati sbattentati nella parte inferiore per ospitare un fondo di MDF da 4 mm., come si vede nella foto seguente: 


La cassettina, che è stata fotografata sottosopra, è stata ottenuta incollando 4 elementi spizzati a 45°, perché c’è la sbattentatura che non permette di assemblarla diversamente; questa struttura, rigirata nella posizione corretta, mostra una fresatura longitudinale su uno dei lati lunghi, che ospiterà la cerniera a nastro.


Per comodità di lavorazione, la fresatura è stata fatta solo sul fianco della struttura per evitare di farne metà sul fianco e metà sul coperchio, come si fa quando si vuole mantenere la cerniera in posizione centrale; come si vede questo ci permette di lasciare il coperchio intatto.
All’interno della cassettina si vede la serratura che dovrò applicare dopo aver fatto le lavorazioni all’interno del lato anteriore; c’è anche l’incontro, che sarà impostato nel coperchio, la bocchetta per rifinire il foro per la chiave sull’esterno della cassettina, e la chiave. 


In questa fotografia si vedono le lavorazioni eseguite per ospitare la serratura e l’incontro; io avevo preparato questa cassettina per un altro scopo ma, avendola già pronta, ho pensato di utilizzarla per mostrare questa serratura.
In condizioni normali le lavorazioni per inserire la serratura conviene farle con un pantografo o un rifilatore, dotati delle frese adeguate, quando ancora il frontale della cassettina non è stato incollato agli altri tre elementi, in modo da lavorare un elemento piano, che permette appunto l’utilizzo degli elettroutensili nominati precedentemente.
Nel caso in questione, essendo la struttura già incollata, non li potevo usare ed ho dovuto ricorrere all’utilizzo di un utensile multifunzione ad oscillazione (vedi articolo del 4 Luglio 2014), con cui ho creato lo scasso principale.
Naturalmente il vano che deve ospitare la serratura è stato rifinito con uno scalpello, usato anche per alloggiare il labbro superiore sporgente nel bordo della cassettina; con le punte da trapano ho fatto i fori per poter creare l’asola per infilare la chiave dall’esterno, che verrà poi rifinita con la bocchetta. 


Nel labbro superiore della serratura si vedono i due fori in cui si andranno ad infilare i due perni fresati applicati all’incontro (chiamati “bulcinelli”) che verranno bloccati da due lamine all’interno della serratura quando si gira la chiave.
L’inserimento dei bulcinelli richiede una lavorazione accessoria che prevede le due impronte coniche, ottenute con una lima tonda.
Dopo aver dato il fondo, carteggiato e verniciato le varie parti, si montano i vari componenti della ferramenta; il risultato lo possiamo vedere in questa fotografia. 


Qui si vede la cassettiera frontalmente, con il coperchio praticamente verticale; nella foto seguente è stata fotografata con il coperchio completamente ribaltato ed evidenziando l’interno della serratura con l’incontro in primo piano. 


Per spiegare meglio come sono fatti i bulcinelli ho fatto un’inquadratura di profilo, dove si può notare come sono lavorati questi perni che, come ho scritto, vengono agganciati da due lamine scorrevoli orizzontalmente all’interno della serratura al momento della chiusura. 





mercoledì 21 ottobre 2015

SERRATURE PER CASSETTI (parte sesta)




Il secondo cassetto di questa mini-cassettiera è stato costruito con il solito sistema, cioè con il corpo in multistrati di betulla da 15 mm. e la mostra da avvitare sulla contromostra. In realtà, quando si utilizza la serratura che mostro in questo articolo, si utilizzano dei cassetti che non hanno la contromostra e la mostra si incolla direttamente sui fianchi, facendo corpo unico con gli altri tre lati del cassetto.
Questa operazione si usa spesso nelle industrie, dove si utilizzano macchine di alta precisione per la foratura dei fianchi e della mostra, in cui verranno inserite le spine per il collegamento; più frequentemente nelle piccole falegnamerie, o nei casi in cui l’intervento è a livello hobbistico, è sempre più comodo adottare il sistema che vi mostro, anche se questo comporta uno scasso piuttosto vistoso nella contromostra, come si nota dalla foto: 


Lo scasso è addirittura passante, per effetto della profondità della serratura che è del tipo da applicare (art. 2139 della ditta Meroni), ed ha una linguetta che ruota di 90°. Quando questa linguetta è in posizione di chiusura (cioè in verticale), viene bloccata dall’incontro a L che si vede all’estrema destra della foto e che va fissato nel lato interno del top con due viti.
La serratura è del tipo a cilindro e, per evidenziare il foro nella mostra, che per questioni di omogeneità ho verniciato con lo stesso prodotto utilizzato per la mostra precedente, vi ho già montato l’anello di finitura.
Si vede la linguetta (che è stata accorciata per comodità) in posizione di chiusura, mentre quando è in condizione di apertura è ribaltata sulla destra, come si vede dalla foto seguente: 



A rigor di logica, per potere infilare e sfilare completamente il cassetto dalla carcassa, avrei dovuto praticare uno scasso anche sul retro; questa volta però non l’ho fatto per poter disporre di un fermo che impedisce l’uscita completa del cassetto.
Per poter ottenere questo risultato, bisogna assemblare la mini-cassettiera con il cassetto già inserito perché non lo si potrebbe infilare con la struttura già chiusa, visto che il retro verrebbe bloccato dall’incontro ad L applicato sotto il top.
Comunque, se si volesse in seguito sfilare il cassetto, si potrebbero sempre svitare le viti di fissaggio dell’incontro utilizzando un cacciavite corto (il cosiddetto “cacciavite nano”) infilando la mano nel cassetto, tenendolo in posizione semi-aperta.
E’ ovvio che, se fosse un cassettone, l’operazione sarebbe molto più agevole per via dello spazio di manovra notevolmente più ampio; nel caso attuale…ci vuole tanta pazienza.
Nella foto seguente si vede il top con l’incontro già montato (a destra) a fianco di quello già istallato la volta precedente. 



La fase finale, prima dell’incollaggio del top, la possiamo vedere nella foto successiva che mostra anche i cassetti già inseriti; se si volesse mantenere completamente estraibile anche il cassetto di destra (e non ci piace eseguire lo scasso sul retro), basta semplicemente costruire un cassetto con la parte posteriore più bassa di quel centimetro che permetterebbe il passaggio sotto l’incontro, evitando quindi l’interferenza. 



Una volta chiusa la struttura, l’aspetto finale della mini-cassettiera è questo: 


domenica 11 ottobre 2015

SERRATURE PER CASSETTI (quinta parte)



Questa mini-cassettiera è stata costruita col medesimo concetto della prima che ho presentato, cioè con il top in noce che diventa parte integrante della struttura.
Questa volta ho posizionato i pezzi in modo che la base mostri il fianco sinistro, dove si notano le fresate per ospitare le linguette che sono già state sistemate nei fianchi; sullo sfondo c’è il top che è già stato fresato in modo da accoppiarsi con la struttura, che è sempre in nobilitato bianco bordato in nero. 


Il cassetto è già stato assemblato e nella contromostra è già stato ricavato, con un pantografo ed una sagoma adeguata, l’alloggiamento per la serratura che è del tipo da applicare; il fondo è inserito dentro alle solite fresate, preparate precedentemente come nel caso del primo cassetto. 


Per laccare la mostra questa volta ho usato (purtroppo) una vernice nera metallizzata che però nella foto non rende assolutamente ed appare solo come una macchia nera con un foro passante per la chiave.
Davanti alla mostra c’è la serratura (M 42 della ditta Meroni) che ha due posizioni per inserire la chiave perché si può usare sia per i cassetti che per le ante, ed in questo caso può essere montata sia a destra che a sinistra; per poter mantenere il foro per la chiave al centro, in senso laterale, la serratura va quindi montata disassata e la sbattentatura per il suo labbro superiore di appoggio si nota appena nel bordo superiore della mostra.
Si notano inoltre: l’incontro della serratura che verrà applicata o incassata nel lato interno del top in noce, la bocchetta per rifinire il foro della chiave e la chiave stessa.
Nella foto seguente si vede il cassetto con la mostra smontata e girata per evidenziare il lato nascosto, che combacerà con la contromostra; qui si nota bene il labbro superiore (incassato nella mostra) che è sporgente rispetto alla serratura, che invece è completamente in appoggio. 


Per chiarire meglio la sistemazione, ho fatto anche questa foto dove si vede bene l’accoppiamento delle varie parti, fissate dalle solite viti svasate dal lato interno della contromostra. 


Infine ecco il materiale pronto per l’assemblaggio: nel top ho applicato l’incontro in cui si infilerà il catenaccio della serratura (naturalmente in corrispondenza del centro della piastrina ho dovuto fare, nel top, diversi fori raccordati fra loro per permettere al catenaccio di salire per bloccare il cassetto), ho inserito la bocchetta nella mostra e vi ho infilato la chiave. 


Per mostrare meglio le fresate per l’accoppiamento, ho tolto le linguette e le ho allineate davanti alla struttura, in attesa di assemblare il tutto quando avrò terminato le lavorazioni anche dell’altro cassetto.

                                                                     
                                                                                                                              (fine quinta parte)

giovedì 1 ottobre 2015

SERRATURE PER CASSETTI (quarta parte)



Per completare la seconda mini-cassettiera ho preparato il quarto cassetto con una serratura con la linguetta piegata o, come viene spesso definita: “zancata”. Il vantaggio di questo tipo di serratura è che il posizionamento dell’incontro è all’interno della carcassa, quindi si può montare in un mobile componibile separatamente dagli altri e senza doversi preoccupare di incassare l’incontro nel top, che quindi non ha una posizione obbligata millimetricamente. 


Nella foto si vede la mostra che ha come unica lavorazione il foro per il passaggio del cilindro della serratura, che è del tipo da applicare; di conseguenza viene richiesta una lavorazione più complicata nella contromostra del cassetto.
Infatti si vede che è stato previsto l’alloggiamento della serratura, effettuando un foro cieco con la solita punta levanodi e creando un canale di scorrimento per la linguetta piegata, che deve avere la possibilità di alzarsi ed abbassarsi per poter chiudere o aprire il cassetto.
Per questa operazione è necessario l’uso di una sega a denti fini e dello scalpello per togliere il materiale che bisogna asportare per permettere alla linguetta di impostarsi nella contromostra e di muoversi in verticale.
Come al solito i due fori accessori che si vedono nelle contromostra sono passanti e svasati all’interno e servono per fissare la mostra. Vicino alla serratura si vede anche l’anello di finitura per il lato esterno della mostra; sullo sfondo si nota il cappello della mini-cassettiera dove è già stato fissato il fianco centrale ed è stato anche impostato l’incontro che dovrà ricevere l’estremità della linguetta della serratura.
Una volta assemblato il cassetto con la mostra e la serratura, l’aspetto è questo: 


In questa foto si vede la serratura in posizione di apertura, quindi con la linguetta completamente abbassata, per permettere l’estrazione del cassetto; ai lati ci sono le due viti svasate per il fissaggio della mostra.
Facendo riferimento anche alla prima foto di questo articolo, si può notare che nella mostra il foro è centrato nella mostra, in senso laterale; guardando però l’ultima foto si può notare che la mostra è sfalsata (come anche negli altri cassetti) rispetto alla contromostra e sporge maggiormente dal lato esterno rispetto a quello rivolto verso il centro della cassettiera.
Questa condizione può essere riscontrata nella foto in cui si vede la contromostra, dove la lavorazione per l’alloggiamento della serratura è spostata verso destra. Il motivo di questo slittamento è dovuto al fatto che la mostra deve coprire meno della metà del fianco a sinistra (cioè quello centrale), mentre a destra il ricoprimento è quasi totale (sul fianco esterno).
Una volta che il cassetto sarà inserito nella cassettiera, volendone impedire l’uscita, si dovrà chiudere la serratura sollevando la linguetta, in modo che si incastri nell’incontro, e la sua posizione sarà la seguente: 


Nell’immagine seguente si vedono i due cassetti inseriti all’interno del mobiletto con le serrature in posizione di chiusura; ovviamente l’unico incontro visibile ora è quello inserito nel top in noce, visto che l’altro è nascosto all’interno del cappello. 



Con i cassetti chiusi, l’aspetto finale è questo: 



                                                                                                 (fine quarte parte)