In altre parole dovevo
costruire un contenitore di forma ottagonale, quindi con gli elementi dotati di
un’inclinazione di 22,5° sui lati di contatto.
La lavorazione prevede
l’uso di una tavola di Toulipier, che è un legno chiaro che cresce in Nord
America ed ha la caratteristica di mantenersi dritto, cosa indispensabile per
il lavoro che avrei dovuto fare per Legnolab. Naturalmente per questo
esperimento non era una caratteristica indispensabile, vista la scarsa
lunghezza dei pezzi utilizzati, ma il collaudo era fondamentale per la
lavorazione futura.
Sono partito ricavando
due rigoni dalla tavola originale da cui avrei ottenuto gli elementi per il
lavoro definitivo, a cui ne ho aggiunto uno per fare il collaudo. Naturalmente
i rigoni sono stati piallati sui quattro lati per averli perfettamente in
squadro, poi li ho segati longitudinalmente per ottenere le tavolette da usare,
di cui momentaneamente ho piallato a filo e spessore solo la prima per
procedere alla prova di assemblaggio.
Ho quindi portato la lama
della sega circolare a 22,5° per creare il primo bordo inclinato, predisposto
per la realizzazione dell’ottagono; dal progetto preparato in precedenza ho poi
ricavato la larghezza della tavoletta che mi serviva ed ho spostato la
parallela della sega fino a raggiungere la dimensione corretta ed ho realizzato
il taglio longitudinale che avrebbe portato il pannellino di legno ad avere
entrambi i lati inclinati dello stesso angolo.
Per dare un senso a questo collaudo, ho deciso di costruire una vaschetta ottagonale ed ho quindi tagliato la tavoletta ottenuta con la troncatrice in modo da ottenere otto pezzi di pari lunghezza. A questa vaschetta dovevo necessariamente procurare un fondo, per cui era necessario ricavare lo spazio per alloggiarlo in quella che sarebbe diventata la parte inferiore degli otto pezzi preparati.
Per questa operazione
ho evitato di usare una fresa montata sull’albero della toupie perché avrebbe
provocato sicuramente delle sbrecciature in uscita dai vari pezzi; ho deciso
invece di ottenere la sbattentatura necessaria con due tagli di sega
perpendicolari. Nella foto seguente si vedono sette pezzi con il primo taglio
già fatto, mentre l’ottavo è già in posizione e verrà fatto avanzare
utilizzando uno scarto di MDF lavorato opportunamente che è servito per questo
tipo di operazione. L’utilizzo di questo accessorio mi permette di tenere le
mani sufficientemente lontane dalla lama durante le lavorazioni:
Successivamente ho
effettuato il taglio perpendicolare per riuscire a completare la sbattentatura
per alloggiare il fondo; nella foto seguente si vedono sette pezzi già
completati, mentre l’ottavo sta per essere terminato spinto dall’accessorio
usato precedentemente:
Ora i pezzi sono pronti per fare una prova a secco (cioè senza mettere la colla) per verificare che non ci siano imprevisti durante la fase di incollaggio, che è un momento in cui fare delle correzioni è sempre una complicazione, a volte non risolvibile.
(fine prima
parte)