In questo articolo
parlerò degli elettroutensili da taglio più comuni; la DEWALT ne costruisce
diversi, io ne ho scelti due a batteria: un seghetto alternativo ed una sega
circolare manuale. La scelta degli utensili a batteria è dovuta sempre al fatto
che, soprattutto con questo tipo di macchine, la mancanza del cavo di
alimentazione è un grande vantaggio perché permette di seguire i percorsi di
taglio senza inconvenienti. Il seghetto alternativo è stato uno dei primi
elettroutensili per i falegnami, che finalmente potevano disporre di uno
strumento che permetteva loro di eseguire tagli dritti o curvi, senza dover
usare la sega a nastro, se si trovavano in laboratorio, oppure degli
scomodissimi seghetti manuali, se stavano lavorando in cantiere o a casa del
cliente.
Inoltre questo
utensile può essere usato anche per effettuare dei tagli senza dovere
necessariamente cominciare da un bordo esterno, come invece si deve fare con
una sega a nastro; è sufficiente fare un foro di 10 mm. di diametro all’interno
del pannello e inserirvi la lama del seghetto alternativo. Da lì si può partire
per effettuare i tagli, con percorsi di tutti i tipi.
Il grande vantaggio di
questo utensile è che può alternare tagli rettilinei a tagli curvi, anche con
raggi molto piccoli, usando naturalmente le lame giuste (per i raggi piccoli si
usano le lame più strette).
Vediamo ora quali sono
i punti di forza di un seghetto alternativo a batteria di qualità: come prima
cosa l’utensile deve avere un certo peso, nel senso che non si può lavorare
bene se si utilizza un seghetto troppo leggero, perché tenderà ad andarsene in giro
da solo per il pannello, tante sono le vibrazioni che genera.
Un utensile che invece
ha un peso tra i 2 e i 3 Kg. è sufficientemente stabile per smorzare
adeguatamente le vibrazioni innescate inequivocabilmente dal movimento
alternato della lama durante il taglio.
Inoltre non deve
graffiare il materiale che sta tagliando ed è auspicabile che possa disporre di
una suola antigraffio (fissa o riportata) per evitare questo inconveniente.
Il motore deve essere
sufficientemente potente per poter affrontare lavori lunghi oppure gravosi,
come il taglio di spessori notevoli o di parti metalliche, e per questo
esistono lame studiate con caratteristiche adeguate.
L’utensile deve essere
dotato di un variatore elettronico della velocità che non faccia calare le
prestazioni col calare della quantità di corse al minuto, visto che bisogna
adottare velocità diverse per materiali diversi; per esempio quando si tagliano
sostanze come i materiali plastici, le piastrelle, i laminati plastici,
l’acciaio e la ghisa bisogna abbassare la frequenza delle corse delle varie
lame specifiche.
Per il legno,
soprattutto quello tenero, e per i pannelli ricostituiti come truciolare o MDF
si può utilizzare la velocità massima e, se si vuole lavorare ancora più
velocemente, si utilizza il movimento orbitale della lama che ha diverse
posizioni (ovviamente più si innalza il livello del movimento orbitale e meno
si deve pretendere in termini di raffinatezza del taglio).
Deve esistere inoltre
la possibilità di montare nell’apparecchio i cosiddetti “paraschegge” che sono
delle placchette di plastica trasparente in cui la lama si fa la sua strada
finchè non sono fissate completamente e che permettono di effettuare dei tagli
trasversali su materiali impiallacciati o sui multistrati minimizzando
l’effetto di sbrecciatura provocato dalle normali lame con i denti rivolti
verso l’alto.
Esistono comunque
delle lame con i denti rivolti verso il basso, nate appositamente per risolvere
il problema dei tagli trasversali sul legno, sul laccato o sul laminato;
bisogna però ricordarsi di appoggiarsi col proprio peso sull’utensile per
contrastare la sua tendenza ad alzarsi, per effetto del tipo di lama usata.
Un’altra
caratteristica importante è la possibilità di inclinare la lama da un lato per
poter effettuare tagli fino a 45° (l’utensile che si vede nella foto si ruota
di 45° addirittura su entrambi i lati!).
Infine è molto comodo
poter sostituire la lama del seghetto senza dover utilizzare degli utensili
specifici, ma manovrando semplicemente una leva; questa è una caratteristica
degli elettroutensili più sofisticati.
L’altro utensile che
analizziamo è la sega circolare portatile; questo tipo di attrezzo richiede una
certa attenzione durante l’uso, altrimenti si rischiano dei contraccolpi che
possono far uscire la lama dal pannello in lavorazione, spostando l’utensile
all’indietro.
Questi casi si
verificano quando non si fa avanzare la sega in modo rettilineo, per cui la
lama sfrega lateralmente e, oltre a rovinare il materiale con i denti, tende a
scappare fuori; fortunatamente esiste un coprilama che scatta rapidamente verso
la posizione di chiusura.
Un caso analogo si ha
quando si taglia un pannello che è in posizione verticale: avanzando nel
taglio, la parte superiore del pannello, per effetto del suo stesso peso, tende
ad abbassarsi perché ha a disposizione lo spazio lasciato libero dal taglio
della lama.
In questa occasione,
se non si mette un cuneo per tenere aperto il taglio nella zona di partenza, il
pezzo superiore tenderà a schiacciare la lama, con conseguenze analoghe al caso
precedente.
Nell’uso di questo
elettroutensile si raccomanda sempre di tenerlo con due mani, in quanto una
serve per tenere premuto l’apparecchio contro il pannello, afferrandolo
saldamente per fare fronte ad eventuali contraccolpi; l’altra mano serve per
guidarlo nella direzione di lavoro (esclusivamente lineare).
Bisogna anche
ricordarsi di regolare la sporgenza della lama in modo che al di sotto del
pannello sia limitata a qualche millimetro e non bisogna dimenticare che quando
la lama è in funzione non bisogna mai estrarla dal pezzo, si deve sempre
aspettare che sia ferma e, durante l’uso, ci si deve posizionare sempre di
fianco all’utensile e mai dietro.
Una delle differenze
sostanziali che differenziano questa macchina da quella precedente è che con
questa si possono fare anche solo delle incisioni, senza passare quindi lo
spessore del pannello; oltre a ciò c’è un notevole aumento della velocità di
avanzamento, per cui se si devono fare dei tagli rettilinei l’utensile da
preferire è questo.
Anche con questa
macchina c’è la possibilità di effettuare tagli inclinati, ma soltanto da un
lato, visto che dall’altro c’è il blocco motore. La sega della DEWALT che è
fotografata è piuttosto potente perché usa una batteria da 18 Volt ed ha due
sicurezze: una è l’interruttore che ha una levetta contro le partenze
accidentali, l’altra è il freno motore che ferma subito la lama quando si
rilascia l’interruttore.
Entrambe le macchine
che abbiamo visto si possono collegare con un aspiratore, tramite un raccordo
specifico, in modo da lavorare raccogliendo immediatamente la segatura prodotta
senza rilasciarla nell’ambiente, anche per la salvaguardia della salute
dell’operatore.