Come ultimo articolo
legato alle cerniere a scodellino, aggiungo qualche spiegazione che ho
tralasciato di dare negli articoli precedenti a proposito delle cerniere
HETTICH.
Innanzitutto devo
mostrare le differenze tra i vari sistemi di inserimento e fissaggio dei vari
tipi che vengono nominati nelle pagine che presentano le diverse
soluzioni come, per esempio, nella pagina 32 nell’articolo del 14 agosto.
I modelli sono
praticamente quattro, anche se ne vengono presentati otto, infatti gli ultimi
quattro sono analoghi ai precedenti e cambia solo l’interasse dei fori di
fissaggio dello scodellino; infatti nei primi viene indicato un interasse di 52
mm., mentre nei rimanenti l’interasse si riduce a 45 mm..
Le soluzioni
presentate, in ordine di costo crescente, sono: cerniera da avvitare (che è
quella preferita da artigiani ed hobbisti), a pressione, con montaggio Flash e
con montaggio FIX; le pagine seguenti del catalogo danno sufficienti
indicazioni per valutarne le differenze.
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Invece nelle pagine
che seguono ci sono le indicazioni per il fissaggio delle varie basette e il
sistema di montaggio delle diverse cerniere sulle relative basette.
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Adesso vorrei spiegare
i metodi di registrazione delle cerniere, visto che oggi abbiamo a disposizione
dei sistemi che ci permettono di regolarle (e con loro gli sportelli a cui sono
fissate) nei tre assi dello spazio.
Partiamo comunque dal
concetto base che, per fare un buon lavoro, ogni mobile deve essere montato
perfettamente orizzontale e per fare questo bisogna usare la livella; molti
mobili sono provvisti di piedini di registrazione, comandabili attraverso dei
fori predisposti nel piano sopra lo zoccolo.
Ci tengo a precisare
che non esistono pavimenti perfettamente orizzontali, qualunque sia il
materiale di finitura, come non esistono pareti perfettamente verticali. I
mobili, per quanto abbiano una fodera posteriore che tende a mantenerli in
squadro, hanno sempre una certa adattabilità ai pavimenti su cui appoggiano,
perché sono costruiti con materiali che hanno una relativa deformabilità,
quindi bisogna agire con la registrazione dei piedini per portarli al livello
orizzontale.
Questi piedini però
servono solo per livellare correttamente il mobile e non sono abbastanza
resistenti per sostenere il peso quando il mobile viene caricato con il
materiale che è destinato a contenere (soprattutto se si tratta di una
libreria).
Da questo discorso
sono escluse le cucine componibili che hanno dei piedini predisposti a reggere
il carico previsto senza problemi.
Il problema del
livellamento definitivo deve essere quindi risolto sistemando degli spessori
adeguati sotto i fianchi che appoggiano sul pavimento, fino a colmare lo spazio
vuoto rimasto dopo la regolazione effettuata con i piedini registrabili. In
questo modo il peso si scaricherà sugli spessori, che resisteranno benissimo al
peso, evitando quindi di sforzare i piedini che, col tempo, tendono a strappare
la parte inferiore del fianco, dove sono stati inseriti.
A questo punto, se
siamo riusciti a posizionare a livello la struttura del mobile, possiamo
iniziare a montare gli sportelli agganciando le cerniere alle basette, già
applicate sui fianchi, con la sicurezza che le registrazioni delle cerniere
saranno minime.
Comunque va notato che
gli spessori possiamo infilarli solo sotto la parte anteriore della struttura;
la situazione della zona posteriore, a contatto col muro, non la possiamo
vedere. Questo significa che il mobile può adagiarsi, generando delle lievi
deformazioni, che richiedono la registrazione delle cerniere per allineare gli sportelli
sia orizzontalmente che verticalmente.
Per capire il
comportamento degli sportelli durante la registrazione, la HETTICH ha preparato
questa pagina che mi sembra sia molto chiara.
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Per quello che
riguarda la quantità di cerniere per ogni sportello, in funzione dell’altezza,
c’è questo diagramma:
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