martedì 23 settembre 2014

LE GUIDE PER CASSETTI





Questo articolo è dedicato alle guide per cassetti che, insieme alle cerniere a scodellino, costituiscono il fulcro della ferramenta dei mobili per arredamento.
Parlando dello scorrimento dei cassetti, nei tempi passati questo avveniva semplicemente facendoli scivolare sopra un piano di sostegno e i punti di contatto erano le sponde laterali dei cassetti, che erano costrette a sfregare, oltre che sul piano, anche contro i fianchi del mobile entro cui erano inseriti e che li tenevano in guida.
Piano piano questo scorrimento procurava un abbassamento del cassetto, in parte perché si consumava il piano di supporto ed un po’ perché si consumavano le sponde, oltre ad un consumo laterale delle sponde e dei fianchi.
Poi il ripiano di sostegno fu sostituito da due righetti che venivano applicati ai fianchi e su cui scorrevano le sponde del cassetto; il risultato era lo stesso per quello che riguardava il consumo, ma almeno i righetti di sostegno si potevano sostituire facilmente, al contrario del piano nel caso precedente.
Col passare del tempo i righetti di scorrimento, che inizialmente stavano sotto al cassetto, furono spostati più in alto e nelle sponde venne creata una fresata in cui si adattavano perfettamente i righetti, che nel frattempo erano stati ridotti di dimensione e venivano chiamati, con un francesismo, coulisses.
Naturalmente lo sfregamento, che portava al deterioramento delle parti, non era stato eliminato anche se, per facilitare lo scorrimento, si usava sfregare sulle parti in movimento una scheggia di paraffina, che era un discreto lubrificante solido e limitava notevolmente l’attrito fra i due componenti di legno.
In questo modo si era risolto il problema dei graffi laterali delle sponde, che si verificavano per effetto dello sfregamento contro i fianchi, e che adesso le coulisses permettevano di tenerle in guida durante l’estrazione, ma distanti dai fianchi, e l’usura era limitata ai righetti e alle sole fresate. 



Per migliorare lo scorrimento, i righetti di legno furono sostituiti successivamente da delle coulisses di materiale plastico, che non richiedevano la continua lubrificazione con la paraffina.
Tutti i sistemi sopra descritti non risolvevano però un problema: l’arresto del cassetto in uscita; di sicuro tanti cassetti sono stati sfilati involontariamente, cadendo sui piedi di chi li stava aprendo.
Poi finalmente, a metà degli anni ’70, sono comparse le guide metalliche a rotellina, che venivano fissate in parte ai fianchi ed in parte sotto e di fianco alle sponde del cassetto. 

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Lo scorrimento avveniva con l’ausilio di quattro rotelline, due sulle parti applicate ai fianchi del mobile e due su quelle fissate di fianco e sotto le sponde del cassetto, rendendo il movimento molto facile e quasi privo di attrito.
Inizialmente le rotelline erano dotate di boccole, poi vennero montati dei cuscinetti a sfere, per migliorare ulteriormente lo scorrimento; queste guide, per sostenere il cassetto ed evitarne il ribaltamento, restavano parzialmente all’interno del mobile e si aveva quella che si definisce: “perdita in estrazione”, che non permetteva l’uscita completa del cassetto, ma in compenso ne impediva lo sfilamento con conseguente caduta.
In seguito furono realizzate le guide a rotellina ad estrazione totale che erano, e sono, leggermente più complicate perché c’è un elemento scorrevole in più per ogni guida, ma finalmente si poteva estrarre il cassetto completamente.
Mentre si evolvevano le guide a rotellina, nascevano anche le guide a rotolamento di sfere, che costituivano uno sviluppo ulteriore della guida da cassetto, in quanto miglioravano notevolmente la scorrevolezza e la stabilità in estrazione dei cassetti.
Queste guide si distinguono dalle precedenti perché sono praticamente invisibili, in quanto sono inserite sotto il fondo del cassetto (quindi nascoste dalla parte bassa delle sponde) che si infila sulle guide agganciandosi posteriormente a due elementi sporgenti e che si blocca anteriormente con due manigliette nascoste, che sono l’unica parte fissata al cassetto e che servono per bloccarlo e sbloccarlo dalle guide che invece sono completamente fissate ai fianchi. 

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Nel 2003 la HETTICH ha provveduto a montare gli ammortizzatori su queste guide, ottenendo quindi un rientro rallentato negli ultimi centimetri, per evitare di lasciarlo sbattere contro la carcassa.
Queste guide sono più complicate di quelle a rotellina e quindi più costose, ma le stanno ormai sostituendo quasi dappertutto. Ne esiste anche una versione che permette di non avere la maniglia per estrarre il cassetto, ma è sufficiente premere leggermente il frontale per ottenere la sua estrazione. 

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Anche per le guide a rotolamento di sfere è stata realizzata la versione ad estrazione totale, come si vede dalle foto qui sopra.