Quante volte avete
pensato di montare delle mensole a muro, evitando di utilizzare dei supporti
esterni, ma con l’intenzione di nasconderli all’interno della mensola stessa?
Bene, qui ve ne mostro un paio con caratteristiche interessanti, distribuite
dalla HETTICH.
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Il primo modello si
chiama TITAN e prevede un fissaggio a muro con due viti laterali che bloccano
la flangia di supporto del perno a muro, utilizzando ovviamente i tasselli
adeguati al tipo di muro; i reggimensola hanno due asole laterali per
permettere di regolare i reggimensola in fase di istallazione, fino al
raggiungimento della perfetta orizzontalità longitudinale.
Inoltre, poiché i muri
hanno spesso qualche fastidiosa asperità, ci sono due viti di regolazione per
portare in posizione orizzontale (nel senso della profondità) il perno di
sostegno; oppure si possono precaricare i perni posizionandoli un po’
all’indietro, verso il muro, per contrastare un forte carico a cui sono
destinati.
Come si vede dalle
indicazioni a fianco della foto, la HETTICH fornisce i dati di carico ammissibile,
in funzione della superficie della mensola in questione, in relazione alla
propria profondità.
Nel modello TITAN 1
abbiamo una regolazione in più, che è quella legata allo spostamento laterale
del perno di sostegno, oltre naturalmente alla possibilità di inclinarlo, come
nel modello precedente.
Data la particolare
conformazione di questi reggimensola, oltre al foro (meglio un’asola, per
facilitare il montaggio) per l’inserimento del perno, bisogna preparare nella
mensola anche l’alloggiamento per ospitare la flangia di supporto, che viene
così a nascondersi completamente all’interno.
Un altro articolo che
ritengo possa risultare abbastanza utile, soprattutto negli ambienti ristretti,
è il meccanismo studiato per ribaltare gli sportelli dei mobili verso l’alto.
Questa attrezzatura,
nata prevalentemente per i pensili delle cucine componibili, è costituito da
una staffa di fissaggio da fissare sul fianco del mobile ed una piastra
angolare da collegare allo sportello, comandato da una molla che aiuta l’utente
nel sollevamento in fase di apertura.
La HETTICH ne fornisce
tre modelli per coprire tutte le esigenze: ci sono due angoli di apertura
diversi, per i modelli che hanno la regolazione della spinta in funzione della
dimensione e del peso dello sportello da sollevare, ed esiste anche un modello
standard, più semplice, senza regolazione.
In basso a destra,
nella pagina 262, c’è una tabella che aiuta a programmare la scelta del tipo di
meccanismo da adottare, in funzione della dimensione dello sportello da
montare; nella dicitura in basso io sostituirei la parola “masonite” (di cui
non ricordo che siano mai stati prodotti pannelli da 19 mm. di spessore) con la
parola “MDF” di cui lo spessore da 19 mm. è quello più usato per costruire gli
sportelli.
L’ultimo dispositivo
che voglio mostrare è decisamente più semplice del precedente e non ha
regolazioni.
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Si tratta di un
braccetto di sostegno per ante a ribalta verso l’alto, che entra in funzione
quando si solleva lo sportello portandolo a fine corsa; a questo punto il
braccetto si puntella nel sostegno in plastica fissato al fianco, tenendo
sollevata l’anta. Per sbloccarlo basta sollevarla leggermente e il meccanismo
si sgancia, permettendo la chiusura dello sportello.
Questo meccanismo è
tipico dei pensili scolapiatti delle cucine componibili o elementi similari.