Questa volta parliamo
di ammortizzatori per gli sportelli dei mobili, ma non di quelli già inseriti
all’interno delle cerniere, ma bensì dei rallentatori indipendenti che si
possono montare nei mobili che non hanno le cerniere dotate di ammortizzatore,
facendo però in modo da ottenere lo stesso risultato.
L’unica differenza
sostanziale è che, mentre nelle cerniere il meccanismo di rallentamento rimane
nascosto, in questo caso i vari dispositivi che propone la HETTICH restano in
vista.
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A pagina 138 vediamo che
in alto c’è quello che si può definire l’ammortizzatore meno visibile: infatti
è costituito da un cilindretto che contiene tutto il meccanismo e che viene
inserito (previa foratura opportuna con una dima) nello spessore del cielo o
del fianco opposto alle cerniere, incassandolo completamente fino al bordino,
in modo da lasciare sporgente solo il perno su cui si appoggerà lo sportello, che
lo farà rientrare completamente, senza sbattere.
Il modello successivo
invece è più semplice da montare perché va applicato all’interno del cielo o
del fianco del mobile con due viti, che provvedono a mantenerlo in posizione;
non sono però queste viti a sostenere l’urto dello sportello, ma un bordino di
cui è provvisto l’ammortizzatore per appoggiarsi sul bordo anteriore del mobile
e che evita che le viti si possano muovere o svitare a causa dei ripetuti colpi
ricevuti dalle varie chiusure dello sportello.
Sempre nella stessa
categoria troviamo anche quello che si trova a pagina 139, che rimane a vista e
va sempre applicato con due viti, che però rimangono nascoste dal pistoncino
(che va inserito successivamente), rendendo il tutto meno appariscente.
Tutti i modelli
trattati fino ad ora non hanno la possibilità di essere regolati ed il tempo di
rallentamento in chiusura dello sportello (partendo dal concetto che le
cerniere abbiano la stessa forza di chiusura), va considerato in funzione della
larghezza dello sportello.
Se montiamo questi
ammortizzatori al centro del pannello che costituisce il cielo del mobile,
avremo una diversa velocità di rientro se, per esempio, lo sportello è largo 30
cm. oppure 60 cm. nel senso che, a parità di spinta delle cerniere, la forza
esercitata in chiusura sullo sportello da 30 cm. sarà superiore a quella sullo
sportello da 60 cm., quindi i tempi di accostamento dell’anta alla carcassa
saranno lievemente diversi.
Se si vuole usare la
raffinatezza di mantenere la stessa velocità di chiusura completa di due
mobili, dovremo lavorare sulla diversa distanza dell’ammortizzatore dalle
cerniere; in questo caso nel pensile da 30 cm. bisogna allontanarlo dal fianco
che porta le cerniere, per avere nello sportello un braccio di leva simile a
quello del mobile da 60 cm.
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In alternativa agli
ammortizzatori a controspinta fissa, come quelli che abbiamo visto fino ad ora,
la HETTICH propone anche un modello registrabile che quindi può essere
posizionato senza preoccuparsi di fare tante prove per trovare la posizione più
opportuna, facendosi magari aiutare dalla tabella sotto i disegni a pagina 136.