venerdì 3 luglio 2015

CONSIGLI PRATICI 2




Continuando con i consigli pratici, vorrei spiegare come si fa a tagliare un pannello di nobilitato con la sega circolare, senza che si formino le classiche sbrecciature nella parte inferiore del pannello.
Naturalmente queste informazioni sono destinate a tutti coloro che lavorano con una combinata senza incisore (vedi articolo del 16/11/2013), oppure che effettuano i loro tagli sul piano superiore di una troncatrice predisposta per funzionare anche come sega circolare.
Per lavorare senza fare danni nelle condizioni sopra citate, si riesce a risolvere il problema della sbrecciatura semplicemente frapponendo un pannello di MDF, anche solo di 4 mm. di spessore, tra il pezzo che dobbiamo tagliare ed il piano di taglio.
In questo modo, quando la lama affonda sul pezzo di nobilitato, trova un corpo solido al di sotto anziché l’asola sul piano da cui sale la lama; questo MDF è sufficiente a reggere il colpo inferto dai denti della sega che quindi, non trovando il vuoto dell’asola sottostante (più ampia della lama), permette di fare un taglio senza sbrecciare il materiale.
Questo tipo di soluzione non si applica solo al nobilitato, ma anche ai pannelli rivestiti con il laminato oppure con l’impiallacciatura, quando la si taglia trasversalmente (in senso longitudinale il taglio non crea problemi).

Parlando sempre di sbrecciature dovute al contatto con una lama dentata, possiamo affermare che il medesimo problema lo si ritrova anche quando si vuole tagliare un righetto con una troncatrice.
Infatti, soprattutto nel lato a contatto con la sponda di appoggio del pezzo, questa è notevolmente aperta in corrispondenza della posizione di taglio della lama, perché si deve poter ruotare di 45° sia a destra che a sinistra, e questo richiede spazio.
Quindi, quando la troncatrice viene abbassata per effettuare il taglio del pezzo, particolarmente nel lato in appoggio contro la sponda, il legno si sbreccia; la cosa è più o meno evidente in funzione della compattezza del legno: se tagliamo dell’abete sarà più marcata mentre con legni più duri come il noce o l’acero, il fenomeno si presenta in maniera più modesta.
Comunque, se vogliamo evitare che questo succeda, ci dobbiamo costruire un supporto ad angolo come quello mostrato nella foto seguente.


Questo attrezzo, ottenuto incollando a 90° due avanzi di legno piallato a spessore, per mantenere il parallelismo con il piano di appoggio orizzontale e la sponda verticale, ci permette di fare dei tagli perfetti anche se, per ogni taglio, dobbiamo sacrificare una minima parte del supporto.
Infatti, per ottenere un taglio senza sbrecciature dobbiamo predisporre del legno dietro e sotto al pezzo, con lo stesso concetto del pannello di MDF che abbiamo utilizzato sulla sega circolare. Nella foto seguente a sinistra si vede un righetto tagliato con il supporto, mentre a destra il taglio è stato effettuato senza.


Mantenendoci sempre nel campo dei tagli con lame circolari, vorrei suggerire una soluzione da adottare quando dobbiamo ottenere un pezzo con un taglio inclinato oltre le possibilità della sega circolare: per esempio 30° rispetto al piano di appoggio. Tutti sanno che le lame delle seghe circolari non si possono orientare oltre i 45° rispetto alla posizione verticale, mentre noi vogliamo ottenere un pezzo lavorato come se la lama si potesse inclinare a 60° rispetto alla verticale.
Per poter ottenere questo risultato, ci serve un rigone di legno piallato sui quattro lati (oppure due pannelli incollati a 90°) che si possa fissare dal lato esterno della macchina, utilizzando due morsetti. E’ probabile che, per poter stringere i morsetti sotto al piano di taglio della macchina, vi dobbiate procurare degli spessori di legno adeguati, per permettere ai morsetti di stringere su qualcosa di solido (nella mia combinata li ho da tempo incollati col silicone, così sono sempre in posizione).
A questo punto blocchiamo il nostro rigone, o l’angolare preparato con i pannelli a 90°, per crearci una sponda di appoggio sul lato sinistro della lama. Per definire l’esatto parallelismo con la lama durante l’avanzamento, blocchiamo in una posizione qualunque la parallela in dotazione alla macchina e fissiamo il nostro rigone usando come distanziali due righetti di uguale lunghezza (tagliati alla misura che ci serve) appoggiati alla parallela stessa.


A questo punto non ci resta che bloccare l’inclinazione della lama a 30° dalla perpendicolare; il pezzo da lavorare, che di solito si fa avanzare orizzontalmente, questa volta lo spostiamo tenendolo in posizione verticale, ovviamente appoggiato al rigone.
Alla fine del passaggio, l’angolo che abbiamo ottenuto con questo sistema sarà esattamente di 30°, se siamo stati attenti a tenere il pezzo perfettamente perpendicolare al piano.