Continuando con i
consigli pratici, vorrei spiegare come si fa a tagliare un pannello di
nobilitato con la sega circolare, senza che si formino le classiche
sbrecciature nella parte inferiore del pannello.
Naturalmente queste
informazioni sono destinate a tutti coloro che lavorano con una combinata senza
incisore (vedi articolo del 16/11/2013), oppure che effettuano i loro tagli sul
piano superiore di una troncatrice predisposta per funzionare anche come sega
circolare.
Per lavorare senza
fare danni nelle condizioni sopra citate, si riesce a risolvere il problema
della sbrecciatura semplicemente frapponendo un pannello di MDF, anche solo di
4 mm. di spessore, tra il pezzo che dobbiamo tagliare ed il piano di taglio.
In questo modo, quando
la lama affonda sul pezzo di nobilitato, trova un corpo solido al di sotto
anziché l’asola sul piano da cui sale la lama; questo MDF è sufficiente a
reggere il colpo inferto dai denti della sega che quindi, non trovando il vuoto
dell’asola sottostante (più ampia della lama), permette di fare un taglio senza
sbrecciare il materiale.
Questo tipo di
soluzione non si applica solo al nobilitato, ma anche ai pannelli rivestiti con il laminato oppure con l’impiallacciatura, quando la si taglia trasversalmente
(in senso longitudinale il taglio non crea problemi).
Parlando sempre di
sbrecciature dovute al contatto con una lama dentata, possiamo affermare che il
medesimo problema lo si ritrova anche quando si vuole tagliare un righetto con
una troncatrice.
Infatti, soprattutto
nel lato a contatto con la sponda di appoggio del pezzo, questa è notevolmente aperta
in corrispondenza della posizione di taglio della lama, perché si deve poter
ruotare di 45° sia a destra che a sinistra, e questo richiede spazio.
Quindi, quando la
troncatrice viene abbassata per effettuare il taglio del pezzo, particolarmente
nel lato in appoggio contro la sponda, il legno si sbreccia; la cosa è più o
meno evidente in funzione della compattezza del legno: se tagliamo dell’abete
sarà più marcata mentre con legni più duri come il noce o l’acero, il fenomeno
si presenta in maniera più modesta.
Comunque, se vogliamo
evitare che questo succeda, ci dobbiamo costruire un supporto ad angolo come
quello mostrato nella foto seguente.
Questo attrezzo,
ottenuto incollando a 90° due avanzi di legno piallato a spessore, per
mantenere il parallelismo con il piano di appoggio orizzontale e la sponda
verticale, ci permette di fare dei tagli perfetti anche se, per ogni taglio,
dobbiamo sacrificare una minima parte del supporto.
Infatti, per ottenere
un taglio senza sbrecciature dobbiamo predisporre del legno dietro e sotto al
pezzo, con lo stesso concetto del pannello di MDF che abbiamo utilizzato sulla
sega circolare. Nella foto seguente a sinistra si vede un righetto tagliato con il supporto, mentre a destra il taglio è stato effettuato senza.
Mantenendoci sempre
nel campo dei tagli con lame circolari, vorrei suggerire una soluzione da
adottare quando dobbiamo ottenere un pezzo con un taglio inclinato oltre le
possibilità della sega circolare: per esempio 30° rispetto al piano di
appoggio. Tutti sanno che le lame delle seghe circolari non si possono orientare
oltre i 45° rispetto alla posizione verticale, mentre noi vogliamo ottenere un
pezzo lavorato come se la lama si potesse inclinare a 60° rispetto alla
verticale.
Per poter ottenere
questo risultato, ci serve un rigone di legno piallato sui quattro lati (oppure
due pannelli incollati a 90°) che si possa fissare dal lato esterno della
macchina, utilizzando due morsetti. E’ probabile che, per poter stringere i
morsetti sotto al piano di taglio della macchina, vi dobbiate procurare degli
spessori di legno adeguati, per permettere ai morsetti di stringere su qualcosa
di solido (nella mia combinata li ho da tempo incollati col silicone, così sono
sempre in posizione).
A questo punto
blocchiamo il nostro rigone, o l’angolare preparato con i pannelli a 90°, per
crearci una sponda di appoggio sul lato sinistro della lama. Per definire l’esatto
parallelismo con la lama durante l’avanzamento, blocchiamo in una posizione
qualunque la parallela in dotazione alla macchina e fissiamo il nostro rigone
usando come distanziali due righetti di uguale lunghezza (tagliati alla misura che ci serve) appoggiati alla
parallela stessa.
A questo punto non ci
resta che bloccare l’inclinazione della lama a 30° dalla perpendicolare; il
pezzo da lavorare, che di solito si fa avanzare orizzontalmente, questa volta
lo spostiamo tenendolo in posizione verticale, ovviamente appoggiato al rigone.
Alla fine del
passaggio, l’angolo che abbiamo ottenuto con questo sistema sarà esattamente di
30°, se siamo stati attenti a tenere il pezzo perfettamente perpendicolare al
piano.