lunedì 13 luglio 2015

CONSIGLI PRATICI 3




A volte capita di dover costruire delle strutture in legno pregiato, per esempio delle colonne in noce; per risparmiare sul costo della materia prima, si può creare un blocco composto da un corpo centrale in legno di costo contenuto e rivestirlo poi con quattro tavole di noce, per dare una veste elegante al prodotto finito. 



In questa foto si può notare che al centro sono state messe quattro tavole di toulipier, incollate fra loro e squadrate, e all’esterno le tavole in noce che rendono pregiata la colonna. Il tutto è stato ovviamente tornito, per dargli la forma cilindrica che si vede nella foto (il diametro attuale è di 19 cm., ricavato da un blocco di 20 x 20 cm.).
In genere non è possibile partire da un tronco che abbia una sezione tale da ottenere un cilindro del diametro visto prima e i motivi sono due: il primo è che non si può far essiccare un tronco senza che si fessuri in diverse posizioni; la stagionatura efficace si ottiene soltanto tagliando il tronco in tavole ed utilizzandone poi le parti senza difetti.
Il secondo motivo è che, se dobbiamo tornire una trave o un tronco, dobbiamo poter contare su un materiale compatto e questo non si otterrebbe con un tronco normale che, al centro, ha il midollo (con dimensioni e forme varie) che è costituito invece da una sostanza spugnosa, che non ha la sufficiente consistenza per ricevere la contropunta del tornio, che si deve inserire al centro per far ruotare il pezzo correttamente e senza vibrazioni.

Se, invece di una colonna, dobbiamo ottenere dei cilindri come quelli della foto, la colonna deve essere tagliata in tante fette dell’altezza voluta. In questo caso, per le lavorazioni successive, potrebbe essere necessario conoscere la posizione del centro. Per poter individuare il punto attraverso cui passa l’asse del cilindro si può usare la “squadra da centro” che è uno strumento nato appositamente per questo scopo, ma poco conosciuta in falegnameria. 



Per utilizzarla correttamente bisogna appoggiare i due bracci a 90° contro la superficie esterna del cilindro e fare un segno, appoggiandosi al braccio radiale, tale da essere sicuri di oltrepassare la mezzeria del cilindro; poi si sposta la squadra in una posizione più o meno ortogonale alla precedente e si traccia un’altra linea come prima. 


Nella posizione in cui le linee si intersecano c’è il centro che stiamo cercando. 





Un altro strumento che risulta comodo in alcune occasioni è il profilometro, che non è altro che una fila di aghi di acciaio (a volte anche di plastica) per rilevare una sagoma o un profilo di un oggetto che non possiamo asportare dal luogo in cui è sistemato per portarlo in laboratorio, ma che dobbiamo riprodurre per completare un mobile che deve avere le medesime finiture. 


L’uso di questo strumento è assai semplice: dopo aver pareggiato gli aghi, battendo leggermente il profilometro su un piano, lo si appoggia sul profilo che dobbiamo riprodurre e cominciamo a premerglielo contro finchè non raggiungiamo una posizione che ci garantisca di aver rilevato la sagoma dell’oggetto, prendendo anche qualche misura di riferimento dello spessore del pezzo. 


A questo punto si appoggia il profilometro sopra un foglio di carta e si segue il contorno che gli aghi hanno creato con una matita; questa produrrà una traccia visibile della sezione della cornice o del profilo che dobbiamo riprodurre. Le misure prese come riferimento completeranno il disegno, per essere sicuri che il pezzo nuovo si accoppi perfettamente con quello già esistente. 


Questo strumento si utilizza spesso per rilevare i coprifili incollati sui cassonetti delle porte o le cornici a soffitto o in parete che si trovano nei palazzi antichi e che non si possono riprodurre in gesso, come le originali, ma che si possono ricostruire in legno e dipingere come quelle già applicate.
Con questo strumento non è detto che si possa rilevare un profilo completamente con un’unica mossa; a volte bisogna fare due o tre rilevamenti, procurandosi dei righetti di appoggio per procedere per gradi, visto che il profilometro ha una dimensione contenuta e si presta bene a rilevare cornici di medie dimensioni.