Vediamo ora le
caratteristiche principali di una lama per sega circolare:
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In questo schema sono
mostrate tutte insieme le varie opzioni per la costruzione di una lama e qui di
seguito c’è la tabella con la specifica delle sigle utilizzate.
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Naturalmente dallo
schema vengono prese di volta in volta le caratteristiche che interessano per
la costruzione di una lama con determinate prestazioni; per esempio prendiamo
in considerazione il tipo standard per le seghe circolari.
Questo tipo di lama
viene definita “universale” per via del numero di denti che vengono realizzati
in questo modello, che non è specifico per il taglio lungo vena (che richiede
pochi denti), né per il taglio di traverso alla vena (che richiede un notevole
numero di denti). In questa lama sono stati praticati solo i tagli di
espansione che servono a compensare le dilatazioni della lama che, quando
lavora, si scalda per l’attrito prodotto dal contatto con il materiale; se non
ci fossero questi tagli la lama potrebbe deformarsi.
Però una lama come
questa, mentre ruota vorticosamente, per effetto della turbolenza creata dalle
cavità presenti determinate dagli spazi tra i denti e dai tagli di espansione,
produce un fischio abbastanza fastidioso soprattutto quando gira a vuoto.
Pertanto, dopo vari
studi, si è capito che producendo sul corpo lama dei tagli con il laser aventi
una forma particolare (diversa per ogni azienda) e riempiendoli di poliuretano
termoplastico, che è elastico e fonoassorbente, si riducono le vibrazioni della
lama ed il rumore globale viene abbassato notevolmente e le lame assumono
questo aspetto:
Come ho scritto prima,
le lame per il taglio lungo vena devono avere pochi denti molto distanziati per
avere la possibilità di scaricare i trucioli con facilità; se però si lavorano
legni duri e compatti si è soliti utilizzare lame dotate di limitatore di
truciolo come questa:
Il limitatore di
truciolo, che sta su una circonferenza leggermente più piccola di quella su cui
ci sono i denti, diminuisce la quantità di legno che il dente successivo
potrebbe asportare ad ogni passaggio, in pratica serve a controllare
l’aggressività del dente evitando quella che viene abitualmente chiamata
“sovralimentazione”.
Questa funzione è
importante per non generare un avanzamento eccessivo del legno in lavorazione
(quando l’alimentazione è manuale) e per non ricevere contraccolpi quando si
incontrano dei nodi morti, quindi staccati dall’involucro, che sono frequenti
nelle conifere.
Nel caso che si affrontino dei tagli trasversali alla venatura del legno vengono generalmente usate lame con molti denti (soprattutto sulle troncatrici), in modo da suddividere il truciolo in particelle piccolissime e conseguentemente riducendo notevolmente le sbrecciature nel lato della tavola in cui esce la lama, cosa che si verificherebbe sicuramente se si utilizzasse la stessa lama usata per i tagli lungo vena, soprattutto per i legni teneri e poco compatti.
Nel caso che si affrontino dei tagli trasversali alla venatura del legno vengono generalmente usate lame con molti denti (soprattutto sulle troncatrici), in modo da suddividere il truciolo in particelle piccolissime e conseguentemente riducendo notevolmente le sbrecciature nel lato della tavola in cui esce la lama, cosa che si verificherebbe sicuramente se si utilizzasse la stessa lama usata per i tagli lungo vena, soprattutto per i legni teneri e poco compatti.
(Fine quarta
parte)