L’ultima parte è
dedicata al rullino ed al suo asse; per quello che riguarda l’asse ho
utilizzato un tondino di acciaio cromato di 9 mm. di diametro, rimasto da un
lavoro precedente. Dopo averlo tagliato in lunghezza a filo con l’esterno dei
supporti, ho provveduto a spianare le estremità con la mola in corrispondenza
dei punti in cui verranno montati i grani per il suo fissaggio.
Il rullino invece lo
ottengo da un tondino di ottone di 25 mm. di diametro.
Si parte con la punta
da centro, poi si fora con una punta di diametro 5 mm. ed in seguito si passa
la punta da 9 mm.; naturalmente un perno di 9 mm. non si può usare per fare
ruotare un oggetto con un foro dello stesso diametro, per cui rifinisco il foro
con una punta da 9,1 mm. per garantirmi un minimo di gioco.
In questa foto si vede
il corpo principale già montato, il rullino con le due rondelle in materiale
plastico da mettere alle estremità ed il perno di rotolamento.
La guida montata è
visibile nella foto seguente:
Nel caso che di
desideri affilare uno scalpello sottile, per tenerlo in squadro con la guida lo
si stringe tenendolo accostato ad uno dei due bordi della fresata.
Con uno scalpello
largo il discorso cambia e i lati inclinati lungo la sua lama saranno guidati
dagli spigoli superiori della fresatura, tenendolo centrato sulla guida e
bloccato saldamente in squadro.
L’importanza di avere
due boccole in gomma, che quindi si adattano all’inclinazione del piano
superiore determinata dalla forma a cuneo dello scalpello, si vede in questa
foto:
Adesso bisogna
determinare la posizione di inserimento degli scalpelli nella guida in funzione
dell’angolo del bisello da creare; per fare questo in diverse posizioni, quindi
con un diverso angolo di bisello, conviene farsi una dima per avere con
immediatezza la posizione in cui bloccarlo. I materiali ovviamente possono
essere diversi: dal Medium Density al Nobilitato bianco, dal Multistrati allo
Stratificato; l’importante è che abbia una forma ad L per poter appoggiare il
rullo posteriormente. Le varie posizioni degli angoli del bisello vanno segnate
posizionando lo scalpello e controllando con un goniometro l’angolo formato dal
lato inferiore dello scalpello (che nel disegno appare sopra) e la base della
dima, mano a mano che si fa uscire lo scalpello dalla guida, come si vede dal
disegno seguente:
Naturalmente la dima è
abbastanza larga da ospitare la lama di un pialletto:
L’unica differenza
rispetto al posizionamento dello scalpello è che in questo caso bisogna
piazzare la lama con l’ausilio di una squadra.