lunedì 5 febbraio 2018

GUIDA DI AFFILATURA (quarta parte)





L’ultima parte è dedicata al rullino ed al suo asse; per quello che riguarda l’asse ho utilizzato un tondino di acciaio cromato di 9 mm. di diametro, rimasto da un lavoro precedente. Dopo averlo tagliato in lunghezza a filo con l’esterno dei supporti, ho provveduto a spianare le estremità con la mola in corrispondenza dei punti in cui verranno montati i grani per il suo fissaggio. 


Il rullino invece lo ottengo da un tondino di ottone di 25 mm. di diametro. 


Si parte con la punta da centro, poi si fora con una punta di diametro 5 mm. ed in seguito si passa la punta da 9 mm.; naturalmente un perno di 9 mm. non si può usare per fare ruotare un oggetto con un foro dello stesso diametro, per cui rifinisco il foro con una punta da 9,1 mm. per garantirmi un minimo di gioco. 


In questa foto si vede il corpo principale già montato, il rullino con le due rondelle in materiale plastico da mettere alle estremità ed il perno di rotolamento.
La guida montata è visibile nella foto seguente: 


Nel caso che di desideri affilare uno scalpello sottile, per tenerlo in squadro con la guida lo si stringe tenendolo accostato ad uno dei due bordi della fresata.


Con uno scalpello largo il discorso cambia e i lati inclinati lungo la sua lama saranno guidati dagli spigoli superiori della fresatura, tenendolo centrato sulla guida e bloccato saldamente in squadro. 


L’importanza di avere due boccole in gomma, che quindi si adattano all’inclinazione del piano superiore determinata dalla forma a cuneo dello scalpello, si vede in questa foto: 


Adesso bisogna determinare la posizione di inserimento degli scalpelli nella guida in funzione dell’angolo del bisello da creare; per fare questo in diverse posizioni, quindi con un diverso angolo di bisello, conviene farsi una dima per avere con immediatezza la posizione in cui bloccarlo. I materiali ovviamente possono essere diversi: dal Medium Density al Nobilitato bianco, dal Multistrati allo Stratificato; l’importante è che abbia una forma ad L per poter appoggiare il rullo posteriormente. Le varie posizioni degli angoli del bisello vanno segnate posizionando lo scalpello e controllando con un goniometro l’angolo formato dal lato inferiore dello scalpello (che nel disegno appare sopra) e la base della dima, mano a mano che si fa uscire lo scalpello dalla guida, come si vede dal disegno seguente: 






Naturalmente la dima è abbastanza larga da ospitare la lama di un pialletto: 


L’unica differenza rispetto al posizionamento dello scalpello è che in questo caso bisogna piazzare la lama con l’ausilio di una squadra.