Qualche tempo fa mia
figlia e mio genero sono andati a visitare Fabriano ed hanno avuto modo di
entrare in un laboratorio dove producevano la carta con sistemi manuali; sono
stati molto colpiti dalla facilità con cui si può produrre una serie di fogli
di carta fatti a mano, partendo da alcuni avanzi di carta, come si può vedere
anche da questo video:
Quello che non viene
mostrato in questo filmato è che la pasta di carta conviene pressarla per
ottenere un foglio compatto su cui poter scrivere; inoltre con questo
schiacciamento si fa uscire la maggior parte dell’acqua. In seguito il foglio
viene fatto asciugare completamente lasciandolo all’aria.
Visto che questa
esperienza era molto piaciuta a mio genero, ma il problema era la realizzazione
di una strumentazione adeguata; a questo punto sono intervenuto io con un
progettino che mostrava come realizzare una pressa in modo semplice ed
abbastanza rapido.
PIANTA |
Il materiale che ho
scelto per i piani della pressa è il multistrati di betulla da 15 mm., che ho
raddoppiato incollando due fogli con una colla vinilica di tipo D3, per evitare
che l’uso prolungato facesse cedere l’incollaggio.
PROSPETTO |
Con il verde indico il
multistrati, con il rosso la ferramenta, con l’azzurro i panni assorbenti e con
il grigio i piedini in gomma.
Il materiale
necessario per la realizzazione della pressa è questo:
Oltre al multistrati
occorrono 4 viti M14 x 90 a testa esagonale, 4 rondelle 14 x 42 e 4 dadi M14;
tutto il materiale è zincato, ma sarebbe meglio usare della ferramenta in
acciaio inossidabile per non avere problemi di ossidazione con l’uso. Purtroppo
in questo periodo tutte le rivendite di questi materiali sono chiuse; intanto
proviamo con questi…poi vediamo.
Dopo aver incollato,
squadrato e forato i pannelli, si ottengono due piani come questo:
In cui ho già
provveduto ad arrotondare gli spigoli verticali. Per scaramanzia controllo di
non aver fatto i fori con la punta sbagliata, infilo quindi le quattro viti per
controllare.
Per rendere più
gradevole il contatto con i piani, provvedo ad arrotondare tutti gli altri
spigoli con una fresa a quarto di cerchio, con raggio di 5 mm., dotata di
cuscinetto di appoggio e montata su un rifilatore. Nella foto seguente si vede
il piano superiore che è già stato lavorato dappertutto, mentre quello
inferiore deve ancora subire il trattamento.
Una volta finita la
fresatura facciamo una prova di assemblaggio: va tutto bene. Per essere sicuro
che i fori dei due piani coincidessero, ho forato i pannelli tenendolo
vincolati tra di loro in modo che i fori fossero allineati anche se non ero
stato preciso nel tracciare la loro posizione.
Per assorbire l’acqua
contenuta nella pasta di carta sono necessari due panni opportuni (uno sopra ed
uno sotto la carta) e, poiché uso quattro viti indipendenti alle estremità per
schiacciare il contenuto, devo mettere quattro spessori uguali tra i due piani
per essere sicuro che la pressata venga effettuata con i piani perfettamente
paralleli.
Quindi ho deciso di
provare i panni Vileda lavasciuga e, come spessore iniziale, ho messo le stesse rondelle
(spessore 2,5 mm.) che userò sotto i dadi per stringere i due piani.
Come si vede nella
foto, ho preparato anche quattro piedini di gomma da avvitare sotto al piano
inferiore per tenerlo sollevato dal piano di lavoro durante la fase di
sgocciolamento.
Per facilitare
l’inserimento del piano superiore è conveniente effettuare una buona svasatura
nei fori in cui si infileranno le viti.