lunedì 13 agosto 2018

UNA PRESSA PER FARE LA CARTA (prima parte)





Qualche tempo fa mia figlia e mio genero sono andati a visitare Fabriano ed hanno avuto modo di entrare in un laboratorio dove producevano la carta con sistemi manuali; sono stati molto colpiti dalla facilità con cui si può produrre una serie di fogli di carta fatti a mano, partendo da alcuni avanzi di carta, come si può vedere anche da questo video: 


Quello che non viene mostrato in questo filmato è che la pasta di carta conviene pressarla per ottenere un foglio compatto su cui poter scrivere; inoltre con questo schiacciamento si fa uscire la maggior parte dell’acqua. In seguito il foglio viene fatto asciugare completamente lasciandolo all’aria.
Visto che questa esperienza era molto piaciuta a mio genero, ma il problema era la realizzazione di una strumentazione adeguata; a questo punto sono intervenuto io con un progettino che mostrava come realizzare una pressa in modo semplice ed abbastanza rapido. 

PIANTA

Il materiale che ho scelto per i piani della pressa è il multistrati di betulla da 15 mm., che ho raddoppiato incollando due fogli con una colla vinilica di tipo D3, per evitare che l’uso prolungato facesse cedere l’incollaggio. 

PROSPETTO

Con il verde indico il multistrati, con il rosso la ferramenta, con l’azzurro i panni assorbenti e con il grigio i piedini in gomma.
Il materiale necessario per la realizzazione della pressa è questo: 


Oltre al multistrati occorrono 4 viti M14 x 90 a testa esagonale, 4 rondelle 14 x 42 e 4 dadi M14; tutto il materiale è zincato, ma sarebbe meglio usare della ferramenta in acciaio inossidabile per non avere problemi di ossidazione con l’uso. Purtroppo in questo periodo tutte le rivendite di questi materiali sono chiuse; intanto proviamo con questi…poi vediamo.
Dopo aver incollato, squadrato e forato i pannelli, si ottengono due piani come questo:


In cui ho già provveduto ad arrotondare gli spigoli verticali. Per scaramanzia controllo di non aver fatto i fori con la punta sbagliata, infilo quindi le quattro viti per controllare.


Per rendere più gradevole il contatto con i piani, provvedo ad arrotondare tutti gli altri spigoli con una fresa a quarto di cerchio, con raggio di 5 mm., dotata di cuscinetto di appoggio e montata su un rifilatore. Nella foto seguente si vede il piano superiore che è già stato lavorato dappertutto, mentre quello inferiore deve ancora subire il trattamento. 


Una volta finita la fresatura facciamo una prova di assemblaggio: va tutto bene. Per essere sicuro che i fori dei due piani coincidessero, ho forato i pannelli tenendolo vincolati tra di loro in modo che i fori fossero allineati anche se non ero stato preciso nel tracciare la loro posizione.


Per assorbire l’acqua contenuta nella pasta di carta sono necessari due panni opportuni (uno sopra ed uno sotto la carta) e, poiché uso quattro viti indipendenti alle estremità per schiacciare il contenuto, devo mettere quattro spessori uguali tra i due piani per essere sicuro che la pressata venga effettuata con i piani perfettamente paralleli.
Quindi ho deciso di provare i panni Vileda lavasciuga e, come spessore iniziale, ho messo le stesse rondelle (spessore 2,5 mm.) che userò sotto i dadi per stringere i due piani.


Come si vede nella foto, ho preparato anche quattro piedini di gomma da avvitare sotto al piano inferiore per tenerlo sollevato dal piano di lavoro durante la fase di sgocciolamento.


Per facilitare l’inserimento del piano superiore è conveniente effettuare una buona svasatura nei fori in cui si infileranno le viti.