sabato 26 gennaio 2019

UN CASTELLO NATALIZIO (terza parte)





Continuando nella costruzione del castello, adesso devo incollare le due coppie di pareti (nell’ultima foto dell’articolo precedente erano solo accostate); il sistema è sempre quello che utilizza spilli e colla vinilica. Poiché vorrei che comunque l’incollaggio desse origine ad una struttura in squadro, dopo aver conficcato gli spilli, accosto il castello alla parallela del tavolo di fresatura e lo metto in posizione servendomi di una squadra appoggiata su due lati contigui. 


Il giorno dopo, quando la colla è ormai completamente polimerizzata, controllo gli angoli in cui fisserò le torri angolari: sono tutti a posto. 


Per applicare le torri alla struttura avevo pensato di usare una colla epossidica bicomponente perché dovevo unire del PVC al legno poi, leggendo le indicazioni su un tubetto di colla Millechiodi, ho imparato che funziona bene anche con le materie plastiche; quindi ho deciso di usare questa colla poliuretanica, ma prima ho carteggiato le torri per irruvidirne la superficie.
Dopo aver distribuito la Millechiodi sulle teste verticali delle pareti ho applicato le torri bloccandole semplicemente col nastro adesivo di carta, dal momento che questa colla ha un effetto ventosa notevole. 


Nel frattempo posso cominciare a preparare altri elementi per il completamento interno. 


Comincio quindi a preparare i camminamenti all’interno delle pareti merlate utilizzando sempre del compensato di betulla da 6 mm., spizzato a 45° e graffettato per incollare tutto il telaio in squadro, aiutandomi con una squadra metallica. 


Naturalmente devo adattare il telaio appena realizzato alle torri angolari, quindi intervengo con un manicotto di tela abrasiva montata su un trapano contro cui appoggio gli spigoli del telaio per impostare l’alloggiamento delle torri. 


Una volta adattato tutto alla perfezione, incastro i camminamenti all’interno delle pareti perimetrali del castello. 


Provvedo anche a rinforzare l’incollaggio con due viti svasate 3 x 20 per garantirmi un bloccaggio delle torri alla struttura in maniera definitiva. 


Ovviamente il fatto di avere incastrato il telaio non è sufficiente a mantenerlo in posizione, quindi capovolgo il castello e distribuisco un filo di colla poliuretanica in corrispondenza del punto di giunzione per ottenere un incollaggio solido. Questa colla reagisce con l’umidità e produce CO2 che trasforma la colla liquida in una schiuma rigida altamente adesiva, come si vede da questa foto. 


Poiché devo fissare la struttura del castello ad un basamento, costituito da un pannello di multistrati di pioppo da 18 mm., utilizzo dei marcafori per stabilire la posizione in cui fare i fori da 6 mm. nel basamento. 


Per avere un appoggio certo sul basamento, monto provvisoriamente due righetti, fissati semplicemente con quattro chiodi, contro cui mi appoggerò con la struttura prima di premere sul pannello per marcare la posizione in cui dovrò effettuare i fori per le spine di collegamento. 



(fine terza parte)

lunedì 14 gennaio 2019

UN CASTELLO NATALIZIO (seconda parte)





Riprendendo il discorso dell’articolo precedente, bisognava fare i merli anche nelle torri d’angolo e in quella principale prima di incollarle alla struttura principale costituita dalle mura merlate. Per eseguire questa operazione ho deciso di utilizzare il tavolo di fresatura che mi sono appena costruito (per chi vuole vedere come è stato realizzato può comprare il numero speciale N°2 di Legnolab, uscito pochi mesi fa).
Per distribuire uniformemente i merli sulle torri (ho deciso di farne 8 ciascuna) mi sono disegnato con Progecad, il sofware di grafica che uso per tutti i miei disegni, due torri in pianta, con i relativi merli, dentro ad un ottagono che ho poi incollato su due pezzi di compensato.
Quando la colla si è asciugata ho tagliato con la troncatrice i quadrati con i disegni utilizzandola inclinata a 45° per ottenere una sagoma perfetta; ovviamente al centro era indispensabile fare un foro per la spina di 6 mm. in modo da centrarli perfettamente. Per fissarli ho fatto due fori svasati ciascuno per inserire due viti 2,5 x 16 mm. 


L’applicazione è stata semplice ed il montaggio si vede in questa foto: 


Da questa foto si può notare che per la torre centrale non ho potuto utilizzare un tondino commerciale, ma ho incollato due tavolette ed ho ricavato il cilindro di legno interno con il tornio.
Con questi due ottagoni applicati sul fondo ho realizzato due sagome che, ruotando, mi permettono di determinare otto posizioni equidistanti sulle parti alte delle torri in cui effettuare le fresature per ricavare i merli.
Naturalmente, poiché ogni torre ha due diametri diversi tra tubo e bicchiere, ho dovuto preparare anche una slitta di larghezza e spessore tale da fare spostare le torri parallelamente al fianco di appoggio del tavolo di fresatura, dotandola di un fondo ed un fianco di spessore superiore alla differenza dei due raggi delle circonferenze suddette ed un appoggio posteriore per poter spingere i pezzi. 


Nella foto si nota la fresa che spunta da sotto e il righetto che si vede a sinistra è stato bloccato nell’estremità fuori vista per essere usato come battuta per le torri, in modo da ottenere una profondità costante per tutte le fresate, come si vede dalla foto seguente:


Nelle foto precedenti si nota la sequenza delle fresature che daranno corpo ai merli e che devono ancora lavorare la parte in vista del bicchiere.
Inizialmente avevo preventivato di fare delle fresate da 6 mm. per le torri d’angolo, che sono più piccole, e da 8 mm. per la torre principale che ha un diametro maggiore; purtroppo, guardando tra le mie 72.652 frese a gambo, non ne ho trovata nessuna che facesse una fresata da 8 mm., mentre ne ho cinque da 6 mm.
Così, visto il periodo di festività e la fretta di arrivare in tempo, mi sono adattato a farle tutte da 6 mm. per non spostare il fianco di appoggio del tavolo di fresatura o modificare la spalla della guida (Viva la pigrizia!). Ovviamente i merli sono venuti diversi, ma spero che i miei nipoti non mi licenzino come nonno. 


Alla fine delle fresature le torri si presentano così: 


Adesso bisogna cominciare ad assemblare i muri esterni; poiché il compensato non è pari come un biliardo, mi vedo costretto a creare degli angoli di raccordo in corrispondenza delle estremità dei muri, dove verranno sistemate le torri angolari, per garantirmi che la struttura risulti in squadro e le torri possano essere incollate correttamente.
A questo scopo mi costruisco un listello di abete sagomato opportunamente con la sega circolare, lungo abbastanza da ricavare i quattro pezzi per incollare gli angoli in squadro. 


Per il loro fissaggio ho deciso di utilizzare spilli e colla vinilica, ed ecco la prima coppia di pareti fissate:


Accostando le due metà della struttura, ecco che il castello comincia a prendere forma: 



(fine seconda parte)