lunedì 8 luglio 2019

IL CHIODO IMPRIGIONATO (prima parte)





Premetto subito che l’argomento che sto affrontando è già stato postato in un video su YOUTUBE tempo fa, ma nella descrizione sono stati saltati alcuni passaggi che invece ritengo siano indispensabili per capire come realizzare questo rompicapo, quindi ne ripropongo la costruzione passo per passo. 


Come si vede dal disegno dobbiamo costruire questo giocattolo curioso partendo da un pezzo di abete (o legno analogo: leggero e poroso) considerando che dobbiamo realizzare un parallelepipedo che è dimensionato in funzione della lunghezza del chiodo. Io ho usato un chiodo da 80 mm. e le dimensioni della parte in legno, come si può desumere dal disegno, sono 140 x 45 x 25 mm.
La partenza quindi avviene prendendo un avanzo di abete, privo di nodi e sacche di resina, e lo tagliamo a misura; nel mio caso, poiché dall’avanzo che avevo ne potevo ricavare due, ho deciso di prepararli entrambi perché nel tempo in cui se ne produce uno, praticamente se ne possono costruire due. 


Il blocchetto iniziale era già stato troncato alla lunghezza finita quindi, con quattro tagli ecco realizzati i due parallelepipedi che ci servono. 


Su uno solo di questi ultimi due blocchetti disegno le zone di taglio come sono segnate nel progetto.


Per abitudine tratteggio con la matita le zone di legno da asportare; sembra una cosa superflua, ma vi garantisco che, mentre si lavora a macchina, per non incorrere in errori sciocchi è indispensabile individuare immediatamente le parti che devono rimanere dopo la lavorazione e quelle che invece vanno eliminate.


Ho deciso di asportare il legno utilizzando varie passate eseguite con la sega circolare, anziché una fresa montata sulla toupie; però, invece di usare una lama al Widia con dente alternato, ho montato una vecchia lama in HSS con il dente pari, così evito gli immancabili solchi lasciati dalle punte esterne dei denti e riesco a pareggiare le varie passate con poca fatica. (Foto: IMG 1265)




Per evitare inutili sbrecciature all’uscita dei pezzi, ho applicato un listello di abete alla squadra del carro della sega circolare con due morsetti ed ho collegato i due parallelepipedi tra loro con lo scotch di carta perché quello posteriore protegga l’uscita di quello anteriore.


Si inizia quindi a far passare i pezzi sulla lama, spostandoli lateralmente di circa 4 mm. ad ogni passata, fino al raggiungimento del limite del primo scasso; il listello di abete bloccato sulla squadra mostrerà un unico taglio, mentre i due parallelepipedi avranno uno scasso perfetto dopo 5/6 passate. 


Naturalmente il trattamento è analogo per le altre due zone da ripulire e, dopo aver tolto lo scotch di carta, il risultato finale è questo: 


La finitura degli scassi viene ottenuta lavorando con una lima di carta vetrata bifacciale appositamente preparata, con cui si levigano le facce interne in cui è passata più volte la lama della sega circolare.