venerdì 7 giugno 2013

IL LEGNO LAMELLARE




Il legno lamellare è un materiale costituito da tanti listelli, generalmente dello stesso legno, incollati fra loro; ci sono due tipi di questo prodotto: quello a listelli interi e quello a listelli corti giuntati col sistema detto “finger joint”, che sarebbe questo sistema di accoppiamento:




A differenza dei listellari, in cui i listelli vengono coperti da fogli di vario tipo, in questo caso i pannelli vengono prodotti per essere usati a vista, quindi come elementi decorativi, in sostituzione delle tavole giuntate dello stesso legno, nei cui confronti questo tipo di lavorazione offre dei vantaggi.
Prima di tutto con la riduzione in righetti, il legno viene praticamente snervato, per effetto della riduzione delle dimensioni e, mescolando i listelli si arriva sempre ad incrociare le tensioni interne, ottenendo così una compensazione degli effetti deformanti.
Si ottiene così un pannello stabile che può essere usato come un’enorme tavola di legno massello, visto che le dimensioni più spesso usate per produrre il lamellare sono 305x122 oppure 400x122 cm..
Vengono costruiti pannelli con legni diversi e con spessori diversi; si trovano infatti pannelli spessi da 12 mm. fino a 42 mm. di almeno 15 tipi di legni diversi.
Il metodo per produrre questi pannelli di legno lamellare ha diversi passaggi: innanzitutto bisogna far essiccare le tavole di legno, abitualmente fino a raggiungere un’umidità relativa dell’8% (quindi più secco del legno venduto commercialmente in tavolame), poi si deve controllare la qualità delle tavole da usare, che devono essere prive di nodi o quasi.
In seguito le tavole scelte per ricavare un medesimo spessore vengono infilate in sequenza in una macchina che si chiama multilame che, come dice il nome stesso, ha diverse lame da sega circolare affiancate ed opportunamente distanziate che tagliano le tavole in tanti listelli di uguale larghezza.




Il passaggio successivo è quello di inserire i righetti ottenuti in una macchina che si chiama scorniciatrice che dà a ciascun listello la forma prismatica, piallandoli contemporaneamente sui 4 lati, dando quindi una sezione uguale a tutti.
A questo punto bisogna fare la scelta se produrre dei pannelli a listelli interi o se assemblare dei pannelli a listello corto, con effetto parquet. Se scegliamo la prima soluzione, dobbiamo farli passare in una macchina che, usando un rullo zigrinato o rigato sulla superficie esterna, provvede a spalmare la colla sulle facce che devono essere incollate.
Successivamente i vari righetti vengono inseriti in una pressa a caldo che provvede sia a stringerli lateralmente, per fare in modo che la colla in eccedenza possa uscire, sia a schiacciarli per tenerli tutti allo stesso livello, minimizzando gli scostamenti in verticale tra un listello e quelli a fianco. Naturalmente si usano delle colle termoindurenti per accorciare al massimo il tempo di pressatura dei pannelli ricostituiti; questi, una volta raffreddati vengono calibrati per ripulirli dalla colla in eccesso, livellare i piccoli dislivelli che possono manifestarsi all’uscita della pressa e dare il giusto spessore, poi vengono squadrati.
Nel caso invece che si voglia procedere alla preparazione di pannelli a listello corto, si ha innanzi tutto il vantaggio di utilizzare quei listelli che non si sono potuti usare per i pannelli precedenti o per la presenza di un nodo, o per crepe, o per altri difetti; si procede quindi alla troncatura dei listelli, che hanno già subito le lavorazioni previste per i pannelli a lista intera, senza preoccuparsi però di tagliarli tutti alla medesima lunghezza.



Si mettono poi nella macchina che provvede a fresare nelle teste i listelli ottenuti, effettuando il “ finger joint “, cioè un’unione ad incastro perfetto in cui si aumenta notevolmente, con quel tipo di fresatura, la superficie di incollaggio per ottenere una tenuta migliore.
I vari pezzi ottenuti vengono spinti uno dietro l’altro, fino a formare un listello unico, più o meno della lunghezza desiderata; una volta raggiunto il numero di listelli ricostituiti sufficienti a comporre un pannello, si ripete l’operazione di spalmatura della colla su un fianco e successivamente la pressata a caldo con compressione laterale come per i pannelli a lista intera.
Tutte queste operazioni possono essere compiute da macchine con procedimento automatico, fino al completamento del pannello, oppure si possono fare in maniera più artigianale, come si vede in questo filmato: 



A questo punto noi disponiamo di un pannello che può essere segato, forato, fresato, carteggiato e verniciato come una tavola di legno normale.
Questi pannelli, che io ritengo molto belli, soprattutto nella versione a listello corto, vengono usati generalmente come top per i mobili e qualcuno li propone anche come top da cucina, anche se sono certamente un’ottima finitura estetica, ma poco pratici, in quanto la verniciatura protettiva si rovinerà in breve tempo con l’uso degli utensili da cucina e ripristinarla non è così semplice come si può pensare.

In alcuni casi vengono prodotti dei pannelli che sono costituiti da listelli di legno alternati a listelli di plexiglas, per ottenere effetti di luce particolari, quando vengono usati come divisori verticali.