Il legno lamellare è
un materiale costituito da tanti listelli, generalmente dello stesso legno,
incollati fra loro; ci sono due tipi di questo prodotto: quello a listelli
interi e quello a listelli corti giuntati col sistema detto “finger joint”, che sarebbe questo
sistema di accoppiamento:
A differenza dei
listellari, in cui i listelli vengono coperti da fogli di vario tipo, in questo
caso i pannelli vengono prodotti per essere usati a vista, quindi come elementi
decorativi, in sostituzione delle tavole giuntate dello stesso legno, nei cui
confronti questo tipo di lavorazione offre dei vantaggi.
Prima di tutto con la
riduzione in righetti, il legno viene praticamente snervato, per effetto della
riduzione delle dimensioni e, mescolando i listelli si arriva sempre ad
incrociare le tensioni interne, ottenendo così una compensazione degli effetti
deformanti.
Si ottiene così un
pannello stabile che può essere usato come un’enorme tavola di legno massello,
visto che le dimensioni più spesso usate per produrre il lamellare sono 305x122
oppure 400x122 cm..
Vengono costruiti
pannelli con legni diversi e con spessori diversi; si trovano infatti pannelli
spessi da 12 mm. fino a 42 mm. di almeno 15 tipi di legni diversi.
Il metodo per produrre
questi pannelli di legno lamellare ha diversi passaggi: innanzitutto bisogna
far essiccare le tavole di legno, abitualmente fino a raggiungere un’umidità
relativa dell’8% (quindi più secco del legno venduto commercialmente in
tavolame), poi si deve controllare la qualità delle tavole da usare, che devono
essere prive di nodi o quasi.
In seguito le tavole
scelte per ricavare un medesimo spessore vengono infilate in sequenza in una
macchina che si chiama multilame che,
come dice il nome stesso, ha diverse lame da sega circolare affiancate ed
opportunamente distanziate che tagliano le tavole in tanti listelli di uguale
larghezza.
Il passaggio
successivo è quello di inserire i righetti ottenuti in una macchina che si
chiama scorniciatrice che dà a
ciascun listello la forma prismatica, piallandoli contemporaneamente sui 4
lati, dando quindi una sezione uguale a tutti.
A questo punto bisogna
fare la scelta se produrre dei pannelli a listelli interi o se assemblare dei
pannelli a listello corto, con effetto parquet. Se scegliamo la prima soluzione,
dobbiamo farli passare in una macchina che, usando un rullo zigrinato o rigato
sulla superficie esterna, provvede a spalmare la colla sulle facce che devono
essere incollate.
Successivamente i vari
righetti vengono inseriti in una pressa a caldo che provvede sia a stringerli
lateralmente, per fare in modo che la colla in eccedenza possa uscire, sia a
schiacciarli per tenerli tutti allo stesso livello, minimizzando gli scostamenti
in verticale tra un listello e quelli a fianco. Naturalmente si usano delle
colle termoindurenti per accorciare al massimo il tempo di pressatura dei
pannelli ricostituiti; questi, una volta raffreddati vengono calibrati per
ripulirli dalla colla in eccesso, livellare i piccoli dislivelli che possono
manifestarsi all’uscita della pressa e dare il giusto spessore, poi vengono
squadrati.
Nel caso invece che si
voglia procedere alla preparazione di pannelli a listello corto, si ha innanzi
tutto il vantaggio di utilizzare quei listelli che non si sono potuti usare per
i pannelli precedenti o per la presenza di un nodo, o per crepe, o per altri
difetti; si procede quindi alla troncatura dei listelli, che hanno già subito
le lavorazioni previste per i pannelli a lista intera, senza preoccuparsi però
di tagliarli tutti alla medesima lunghezza.
Si mettono poi nella
macchina che provvede a fresare nelle teste i listelli ottenuti, effettuando il
“ finger joint “, cioè un’unione ad
incastro perfetto in cui si aumenta notevolmente, con quel tipo di fresatura,
la superficie di incollaggio per ottenere una tenuta migliore.
I vari pezzi ottenuti
vengono spinti uno dietro l’altro, fino a formare un listello unico, più o meno
della lunghezza desiderata; una volta raggiunto il numero di listelli
ricostituiti sufficienti a comporre un pannello, si ripete l’operazione di
spalmatura della colla su un fianco e successivamente la pressata a caldo con
compressione laterale come per i pannelli a lista intera.
Tutte queste
operazioni possono essere compiute da macchine con procedimento automatico,
fino al completamento del pannello, oppure si possono fare in maniera più
artigianale, come si vede in questo filmato:
A questo punto noi
disponiamo di un pannello che può essere segato, forato, fresato, carteggiato e
verniciato come una tavola di legno normale.
Questi pannelli, che
io ritengo molto belli, soprattutto nella versione a listello corto, vengono
usati generalmente come top per i mobili e qualcuno li propone anche come top
da cucina, anche se sono certamente un’ottima finitura estetica, ma poco
pratici, in quanto la verniciatura protettiva si rovinerà in breve tempo con
l’uso degli utensili da cucina e ripristinarla non è così semplice come si può
pensare.
In alcuni casi vengono
prodotti dei pannelli che sono costituiti da listelli di legno alternati a
listelli di plexiglas, per ottenere effetti di luce particolari, quando vengono
usati come divisori verticali.