lunedì 14 luglio 2014

LA PIALLA E LA FRESATRICE PER LINGUETTE




La pialla manuale è uno strumento molto vecchio, era già conosciuto all’epoca dei Faraoni ed in seguito fu migliorato ai tempi dell’Antica Roma; oggi lo stesso utensile, ovviamente perfezionato per l’uso attuale, si continua ad usare quando si devono effettuare delle asportazioni di legno leggere.
Quando invece bisogna togliere una discreta quantità di materiale, sia in laboratorio che in cantiere, è molto più comodo utilizzare una pialla elettrica.
A differenza di quella manuale, la pialla elettrica lavora con un utensile cilindrico che ruota velocemente ed ha inseriti due coltelli affilatissimi; nelle prime pialle che sono state prodotte i coltelli erano costruiti con dei piatti di acciaio con un riporto in Widia ad un’estremità e dovevano essere smontati per essere riaffilati, quando ce n’era bisogno. 

 
DEWALT  Pialla D 26501





Oggi la tecnologia ci permette di usare sempre il rullo rotante, ma con due alloggiamenti predisposti per accogliere due lame sottili in Widia integrale reversibili, cioè che possono essere utilizzati da un lato e poi dall’altro, e non si affilano data la loro scarsa dimensione, ma si sostituiscono.
Lo scopo della pialla è quello di spianare asportando del legno e, poiché i coltelli sono in Widia, non ci sono problemi ad usarla su materiali ricostituiti come: truciolare, MDF, multistrati, OSB ed altri, dove la colla presente all’interno rappresenta l’elemento responsabile della perdita dell’affilatura nei coltelli.
Se si dovesse piallare un pannello di MDF su un bordo con una pialla manuale, dotata di un coltello d’acciaio, saremmo costretti ad affilarlo in continuazione.
Contrariamente alla pialla manuale, che ha la suola perfettamente dritta, quella elettrica è costituita da due semi-piani sfalsati tra di loro, con la possibilità di regolare questo “scalino”, generalmente tra 0 e 3 mm., per predisporre l’utensile all’asportazione desiderata sul pezzo che dobbiamo lavorare.
Vista la grande produzione di trucioli che questa macchina genera, nella maggior parte dei casi c’è in dotazione un sacchetto raccoglitrucioli, per non spargerli su tutta la zona circostante.
Se non si vuole adoperare il sacchetto, si può collegare la pialla ad un aspiratore che provvederà a liberare l’utensile dai trucioli prodotti.
Questa macchina della DEWALT dispone anche di un freno motore che blocca le lame in 2 secondi, permettendovi di appoggiare l’utensile subito dopo l’uso, senza dover aspettare che il rullo si fermi per esaurimento dell’inerzia; questo sistema minimizza anche il rischio di incidenti.
Questa macchina non si troverà mai in difficoltà se, durante la piallatura incontrerà dei nodi, vista l’ottima potenza disponibile ed il forte diametro del tamburo portacoltelli che, a 11.500 giri al minuto, dispone di una forza d’inerzia tale che è praticamente impossibile da fermare.
Inoltre la struttura metallica dell’utensile porta il suo peso a 4 Kg., che le permette una notevole stabilità, evitando di saltellare per effetto delle vibrazioni, come accade ad altri prodotti analoghi.



La fresatrice per linguette è un elettroutensile relativamente recente ed è stato progettato per consentire l’unione perfetta (senza disallineamenti) di due pezzi di legno, o pannelli ricomposti, da giuntare in piano oppure secondo un angolo predefinito, quando non si ha a disposizione una foratrice per l’inserimento delle spine di collegamento. 


DEWALT  Fresatrice per linguette DW 682 K





L’uso è estremamente semplice e non richiede calcoli particolari per il posizionamento della macchina: basta fare un segno continuo sui due pezzi da unire, perpendicolare alla linea di giunzione, poi si prepara la macchina posizionando all’altezza voluta la lama circolare all’interno, in modo che risulti all’incirca a metà dello spessore dei pezzi da giuntare.
Poi si accende la macchina e si fa affondare la lama, dopo aver regolato la profondità di lavoro, della quantità opportuna per ospitare una metà del tipo di linguetta che si è deciso di adottare.
La DEWALT costruisce questo elettroutensile con le caratteristiche utili perché possa lavorare in tutte le posizioni, ed inoltre può essere utilizzato per effettuare anche delle scanalature larghe come la lama (4mm.), se per esempio si deve infilare una fodera in un mobile; oppure si può tagliare un pannello con spessore inferiore ai 20 mm., che è la sporgenza massima della lama.
La scelta della linguetta dipende da vari fattori, ma soprattutto dallo spessore dei pezzi: se questi vanno giuntati ad angolo retto, la profondità della fresata deve essere ovviamente inferiore allo spessore del pezzo che va fresato in piano, e di conseguenza anche la linguetta.
Le linguette o “lamelli” sono di dimensioni e di foggia diversa in funzione dello spessore dei pezzi in cui devono essere inserite e dell’uso che ne viene fatto. 




Oltre ai lamelli in legno di faggio pressato (tipo “0”, “10” o “20”) che si vedono nella foto a sinistra, che sono destinati a pezzi che vanno incollati fra loro, ne esistono altri che hanno caratteristiche diverse e sono di materiali diversi; alcuni sono destinati ad un collegamento meccanico sganciabile, altri per collegare meccanicamente due parti in maniera stabile e definitiva, quindi non più smontabile.