La curvatura del legno
è stato un problema affrontato fino dai tempi antichi, soprattutto in campo
navale, quando si dovevano piegare le tavole che formavano il fasciame delle
navi, fissandole poi sulle ordinate che costituivano l’ossatura principale.
Il modo di curvare il
legno si basava sempre su due elementi: l’acqua e il fuoco e non è cambiato
molto nei secoli successivi.
Nel settore
dell’arredamento molti mobili sono stati fabbricati con forme curve, ma spesso
la loro costruzione partiva da una carcassa squadrata su cui venivano applicate
delle ordinate curve sulle quali si incollavano compensati ed impiallacciature,
per dare l’effetto del legno massiccio scavato.
Esisteva comunque
anche un sistema per creare degli elementi curvi in legno massello: incollando
tra loro delle tavole dello stesso legno in posizione opportuna; poi questo
insieme di tavole veniva lavorato con pialle ed altri strumenti dotati di ferri
curvi, per ottenere l’elemento desiderato.
In alternativa a
questo sistema ne esisteva un altro, tuttora in uso, che permetteva di ottenere
degli elementi curvi sovrapponendo diversi strati sottili dello stesso legno
(dopo averlo bagnato a lungo per ridare elasticità al legno) ed incollandoli
fra loro tenendoli contro una sagoma, interna o esterna, mantenendo premuti i
vari strati con un certo numero di morsetti finchè la colla non induriva
completamente.
La funzione della colla, oltre a tenere unite
le varie parti, era quella di impedire lo scorrimento degli strati uno
sull’altro e bloccando il tutto nella posizione data dalla sagoma. Questo è lo schienale di una sedia che è stata costruita alcuni anni fa e di cui è rimasto un campione, utilizzato per la prova. Come si vede dalla foto del particolare, la struttura dello schienale è stata ottenuta incollando quattro strisce di rovere una sull'altra, che sono state poi pareggiate lateralmente per dare l'effetto di un unico righetto di rovere curvato.
Con lo stesso concetto
dello schienale da sedia che ho appena mostrato, si possono costruire degli
elementi curvi, che potrebbero diventare sportelli o fiancate di mobili. Per
ottenere questo risultato bisogna costruire uno stampo ed un controstampo in
cui schiacciare diversi fogli di compensato o MDF sottile incollati tra loro e
lasciandoli premuti, utilizzando una pressa o dei semplici morsetti, finchè la
colla non si è seccata completamente.
Naturalmente se si
usano dei fogli di MDF otterremo uno sportello curvo completamente in MDF e,
una volta rifilato adeguatamente, già pronto per essere laccato. Nel caso che
si usino dei fogli di compensato, quelli che risulteranno a vista (cioè il
primo e l’ultimo) dovranno essere già rivestiti con l’impiallacciatura
desiderata.
Quando si rifilerà
l’insieme dei fogli stampati per ottenere lo sportello delle dimensioni
desiderate, ci si dovrà preoccupare di rivestire i bordi con la stessa
impiallacciatura usata per le facce curve, per nascondere i vari spessori dei
compensati.
Se la cosa risulterà
semplice per i bordi rettilinei, per le teste curve bisognerà provvedere alla
bordatura utilizzando un foglio di impiallacciatura abbastanza largo da
contenere tutta la curvatura dello sportello, che poi verrà rifilato seguendo
il profilo curvo; in questo modo però otterremo uno sportello curvo che
sembrerà di legno massiccio.