Parlando sempre di
legno curvato, vorrei concludere la trattazione di questo argomento mostrando
un prodotto un po’ speciale: si chiama BENDYWOOD, che significa “legno
flessibile”.
Questo legno, che
subisce un trattamento meccanico che fu applicato per la prima volta all’inizio
del secolo scorso, prevede la compressione lungo l’asse longitudinale di un
travetto di sezione 120 x 120 mm. oppure 100 x 120 mm., fino ad ottenere un
accorciamento del 20%.
In questo modo le
cellule che costituiscono il legno subiscono uno schiacciamento che le porta ad
assumere una disposizione a zig-zag, che ricorda la deformazione delle cannucce
da bibita che presentano una zona con una struttura “a fisarmonica” che
permette di orientarle a piacere.
Il trattamento subito
dal BENDYWOOD ricorda molto questa situazione e, come la cannuccia, anche i
listelli trattati in questo modo si possono piegare molto oltre il limite
concesso ad un listello di legno normale, assumendo curvature con raggi molto
ridotti fino ad un rapporto 1:10.
Questo significa che un listello di sezione quadrata di sezione 10 x 10 mm. può essere piegato, a
secco e a freddo, fino ad un raggio di 100 mm. senza subire danni.
I travetti descritti
prima, una volta compressi, possono essere lavorati come un legno normale
quindi: segati, piallati e fresati fino a raggiungere il profilo desiderato;
una volta finita la serie di lavorazioni meccaniche, il BENDYWOOD può essere
tinto e verniciato per dargli la finitura voluta.
Le essenze che la
ditta Candidus Prugger di Bressanone, produttrice di questi prodotti, mette a
disposizione sono diverse: acero, frassino, ciliegio, noce e rovere nella
lunghezza di 165 cm., mentre il faggio è disponibile nella lunghezza 220 cm..
Naturalmente la forza
da applicare per piegare questo tipo di legno varia in funzione della
dimensione della sezione del listello; questo significa che se il pezzo da
piegare è il righetto di 10 x 10 mm. di cui ho parlato prima, si può procedere
manualmente, mentre quando si lavora con tondini di diametro 40 mm. e oltre
(prodotto tipico per realizzare un corrimano) è meglio farsi aiutare da una
calandra, come si vede dal filmato che si trova nel sito www.bendywood.com , anche se l’operazione si dimostra
fattibile anche a mano da due persone.
Come il legno
naturale, il BENDYWOOD può essere giuntato per ottenere lunghezze adeguate a
sviluppare un corrimano sufficiente ad accompagnare la scala per tutta la sua
lunghezza in un unico corpo (l’azienda fornisce tondini giuntati a pettine in
faggio fino ad una lunghezza di 6,60 metri).
Come raccomanda la
ditta produttrice, la giunzione può essere effettuata con il vecchio sistema “a
fetta di salame”, per aumentare la superficie di contatto tra le due parti che
devono essere incollate; il rapporto dell’inclinazione di taglio deve oscillare
tra 3:1 e 4:1 cioè, considerando sempre il listello di 10 x 10 mm., il taglio
inclinato per la giunzione dovrà avere una lunghezza (misurata lungo l’asse del
listello) compresa fra 30 e 40 mm..
Una raccomandazione
che viene fatta per questo materiale è: usatelo solo in ambienti che non siano
esposti alle intemperie, perché il BENDYWOOD non è nato per essere utilizzato
all’esterno.
Naturalmente, vista la
varietà dei profili che vengono prodotti di serie, le applicazioni di questo
prodotto non sono legate solo alla realizzazione di corrimano, che rimane
comunque il cavallo di battaglia dell’azienda, ma possono essere utilizzati in
vari settori: nella falegnameria, per la rifinitura di pezzi curvi che
richiedano una bordatura in legno massello.
Nel Design, dove la
flessibilità di questo prodotto riesce a far realizzare senza fatica oggetti
dalle linee sinuose, scaturite dalla mente di designers desiderosi di
utilizzare il legno per le loro opere, o alla finitura di colonne o ambienti
con pareti curve, che richiedono un battiscopa disposto a seguire la loro forma
senza creare difficoltà.
Ecco alcuni esempi di utilizzazione del BENDYWOOD: