mercoledì 3 giugno 2015

APPLICARE I BORDI (Prima parte)




Dopo che abbiamo impiallacciato e squadrato un pannello ci ritroviamo con un elemento che non è rivestito di legno dappertutto; infatti sono rimasti scoperti i bordi. Per rivestire anche questi con lo stesso legno, i sistemi sono diversi: se si hanno delle conoscenze in una falegnameria, si può andare a chiedere un certo quantitativo di bordo da un millimetro di spessore e della larghezza adeguata.
Nel caso che ci debba preparare anche il bordo, si può procedere incollando tra i piani che abbiamo adoperato per il placcaggio del pannello, due fogli di impiallacciatura, facendo attenzione a non sovrapporli esattamente. 



L’operazione va fatta invertendone uno, per fare in modo che le venature del legno si incrocino, come si vede dalla foto seguente. 

  
Questa procedura ci permetterà di non avere screpolature, che invece si possono verificare se le tensioni dei fogli di tranciato sono rigorosamente sovrapposte; una volta incollati i due fogli, possiamo procedere a tagliarli della giusta larghezza utilizzando la sega circolare, avendo l’accortezza di mantenere un pannellino sotto i fogli per evitare sbrecciature. 



Quando parlo di “larghezza adeguata” intendo una dimensione che sia superiore di circa 4 mm. rispetto allo spessore del pannello che dobbiamo bordare; per esempio: se siamo partiti da un pannello di multistrati di 18 mm., con il placcaggio è diventato circa 19 mm., pertanto il bordo che ci serve deve essere di 23 o 24 mm. di larghezza.
Questo margine ci garantisce di fare un buon lavoro perché il sistema di bordatura, qualunque esso sia, prevede che si debba avere una certa abbondanza durante l’applicazione del bordo, per rivestire con certezza lo spessore del pannello durante l’operazione di bordatura. Ecco come si presentano i bordi ottenuti dai due fogli incollati precedentemente (ne è stato fatto uno di scorta). 



Escludendo di usare una bordatrice, che è un’apparecchiatura presente solo nelle falegnamerie, noi dobbiamo accontentarci di sistemi manuali, che richiedono più tempo, ma che danno comunque un buon risultato.
I bordi possono essere applicati con la colla vinilica, che viene spalmata sui bordi (prima si procede con i lati corti, poi con i lunghi) che vengono poi premuti sul pannello usando contemporaneamente due righetti per distribuire la pressione dei morsetti. 



Bisogna stare attenti continuamente alla posizione mentre si stringe, perché ci deve garantire una copertura completa e la colla vinilica rende i bordi scivolosi; ricordiamoci che i bordi devono risultare anche più lunghi del lato del pannello che devono rivestire.
Questo metodo, oltre ad essere il più scomodo, ha anche un altro aspetto negativo che è il tempo di essicazione, il quale si aggira mediamente attorno all’ora e mezza; siamo quindi costretti ad aspettare tutto questo tempo prima di passare alla bordatura dei lati lunghi.
Invece si può adottare un sistema veloce se si usa una colla neoprenica a contatto (tipo Bostik, tanto per intenderci), che in questo caso va spalmata su entrambe le parti da fare aderire, usando una spatola dentellata per garantire la giusta distribuzione della colla.
Una volta che questa sembra essersi asciugata, cioè dopo circa 10/15 minuti, i bordi vanno accostati alle teste del pannello; l’applicazione va fatta con molta attenzione per non rischiare di metterli fuori asse, correndo il rischio di andare fuori dal percorso stabilito.
Questa colla non permette sbagli: se partite inclinati non riuscirete a coprire tutta la testa del pannello e non si può cercare di tirare via il bordo applicato storto per cercare di riposizionarlo perché si romperebbe; quindi è meglio fare un po’ di pratica per imparare a tenere il bordo allineato col pannello, mentre lo si sistema al suo posto.
Terminata l’applicazione bisogna premerlo con forza, usando un oggetto arrotondato (basta un righetto di legno duro a cui si è arrotondata un’estremità), oppure bisogna batterlo, tenendo il pannello verticale, usando un martello e frapponendo un blocchetto di legno che si fa scorrere per tutta la lunghezza del bordo, durante la percussione.