Continuando l’analisi
dell’espositore semiellittico, questa volta ci occupiamo dell’elemento
centrale:
In questo caso noi non
dobbiamo costruire un mobile chiuso, in quanto non c’è una base ed un cappello,
come nel caso precedente, ma si deve cominciare stampando il guscio, in cui
però il foglio interno non è necessario che sia di masonite. Infatti basta che
sia di compensato, tanto dovremo dargli una mano di cementite bianca per
renderlo più riflettente possibile, dal momento che all’interno di questo
guscio dovremo applicare delle stripLED, che forniranno la retroilluminazione
alla parte espositiva anteriore.
Ma prima di imbiancare
l’interno dobbiamo preparare altre parti importanti: innanzitutto anche in
questa zona avremo due guanciali verticali contrapposti che però questa volta
saranno curvi e sganciabili: sono curvi per seguire l’andamento del plexiglas
opalino che costituisce l’elemento diffusore della luce prodotta dai LED e
devono essere mobili per poter mettere e togliere il diffusore, che potrebbe
rovinarsi, e comunque si deve poter accedere all’impianto elettrico.
Vediamo quindi come
costruire questi due guanciali: innanzitutto, essendo curvi, sfrutteremo lo
stampo che abbiamo costruito, incollando 3 fogli di MDF da 4 mm. solo sulle
fiancate; nella cuspide dell’ellisse i pannelli non resisterebbero alla
piegatura e si romperebbero.
Da questi pezzi
stampati ricaveremo i due guanciali nella zona che meglio si adatta alla
curvatura che ci serve; nelle strisce ottenute della dimensione necessaria,
taglieremo un bordo inclinato per poterlo tirare con le dita.
Questi guanciali
serviranno a tenere in posizione il plexiglas curvo ed il loro fissaggio viene
ottenuto con due calamite rotonde al neodimio (che sono quelle molto potenti)
che attireranno altrettante lastrine di acciaio zincato, incassate nella parte
nascosta del guanciale.
Naturalmente anche per
le calamite bisogna creare un alloggiamento opportuno, ricavandolo in un
righetto fresato opportunamente ed incollato all’interno del guscio; tutte le
parti metalliche (tratteggiate in rosso) devono essere incollate con colle
bicomponenti o poliuretaniche.
Questi righetti
verticali, costruiti in Toulipier, avranno una fresata per ospitare le
estremità del plexiglas opalino che verrà mantenuto in quella sede dai guanciali,
a loro volta trattenuti dalle calamite.
Dobbiamo fare alcune
aggiunte: la prima è nei bordi anteriori del guscio, dove andremo ad incollare
un ringrosso utilizzando quattro strisce di MDF da 4 mm., di cui quella
aderente al guscio sarà più corta delle altre; l’incavo così ottenuto servirà
ad infilare una striscia di compensato da 3 mm. (tratteggiata in verde) che
sarà incollata al guanciale e fungerà da anima d’incastro per ancorare il
guanciale nel lato più esterno.
Le due estremità
frontali del guscio, essendo costituite da materiali diversi e porosi
(soprattutto il compensato) richiederanno una bordatura da effettuare con un
bordo in legno da 1 mm. di spessore, che potrebbe essere di Toulipier o di
Tanganika che si prestano benissimo ad essere laccati.
Ci sono altri due
elementi importanti da costruire per completare la parte centrale, anche se
dovranno essere applicati alle altre due parti del mobile: sono le due strisce
curve che si vedono nella sezione orizzontale e che bloccano posteriormente il
plexiglas curvo, per evitare che possa spostarsi verso il fondo.
Queste strisce vengono
avvitate sul cielo dell’elemento inferiore e sotto la base dell’elemento
superiore e, come si vede nella sezione verticale, devono essere piuttosto
sottili per fare in modo che si notino il meno possibile dall’esterno; infatti
sono due sagome di MDF da 8 mm. e devono essere imbiancate anche loro.
Passiamo ora
all’impianto di retroilluminazione: le stripLED devono essere collocate su un
elemento dissipatore del calore generato posteriormente, per avere un buon
funzionamento ed una lunga durata; bisognerà quindi incollare o avvitare 5
strisce di alluminio contro l’interno del guscio in corrispondenza delle zone
in cui abbiamo deciso di distribuire le stripLED che vi applicheremo senza
fatica, visto che sono autoadesive.
Ovviamente il
collegamento con l’alimentatore viene effettuato facendo passare i fili
elettrici attraverso l’asola che si nota sia nella sezione orizzontale che
verticale.
(continua)