lunedì 11 luglio 2016

LE LIBRERIE (3)






Una volta preparati i cappelli e le basi, si potranno inserire i marcafori nei fori preparati per il passaggio dei perni e sistemare i pannelli nelle posizioni in cui verranno montati; premendoli sui fianchi, i marcafori lasceranno l’impronta del centro dei fori da 8 mm. che dovremo preparare per alloggiare le bussole; eccoli che stanno per far penetrare la punta in un fianco: 


Ed ecco come si presentano i due pezzi con la relativa ferramenta appoggiata sopra; da notare che nel fianco ho già inserito una bussola ad espansione nel foro a destra, mentre a sinistra il foro è ancora vuoto. 


Però, sia per le basi che per il cappello non si può ottenere la precisione  nell’assemblaggio affidandoci solo ai perni che vengono tirati dagli eccentrici; la funzione della ferramenta è principalmente quella di tenere unite le varie parti. Per reggere il peso dei libri  e per assicurarsi che il loro posizionamento sia perfetto bisogna preparare un accoppiamento con le spine (almeno due), che di solito si si posizionano di fianco ai perni metallici.
Per preparare questi fori occorre un’altra dima (che verrà presentata più avanti) che nel mio caso ha dei fori da 8 mm. ; i fori vanno fatti come nella foto seguente: 


Ed ecco il cappello ed il fianco pronti per l’assemblaggio: 


Una volta accoppiati, dopo aver ruotato gli eccentrici che generano la forza di attrazione che serve per tenere unite le parti, il risultato è questo: 


Nell’ultima foto, al fianco assemblato con il cappello, è stato aggiunto anche uno dei ripiani, supportato da quattro reggipiani che si adattano perfettamente ai fori da 5 mm. praticati precedentemente. 



La libreria che abbiamo preso in considerazione non è molto alta (è 1998 mm.), se però l’altezza dovesse aumentare, è opportuno montare un ripiano “di struttura”, quindi con i perni e gli eccentrici, e non spostabile, a metà altezza del fianco.
Questo ripiano ha la funzione di garantire che i fianchi restino verticali e paralleli, evitando che possano incurvarsi verso l’esterno (soprattutto quelli alle estremità), compromettendo il regolare appoggio dei ripiani mobili sui reggipiani.
A livello del pavimento abbiamo i piani-base che sono sollevati da terra di qualche centimetro (nel mio disegno sono 5 cm., ma non è una misura standard) ed hanno uno zoccolino frontale leggermente rientrato rispetto a bordo anteriore per permettere l’inserimento della punta del piede.