Nella libreria
descritta precedentemente ho parlato di ripiano di struttura per stabilizzare i
fianchi, mantenendoli paralleli in modo da poter sostenere gli altri ripiani
con dei semplici reggipiani. In quell’occasione ho suggerito di utilizzare il
sistema con gli eccentrici perché era già stato usato per le basi ed i
cappelli; però ci sono delle alternative a questo sistema che, in alcuni casi,
si possono presentare come una soluzione migliorativa.
Il primo sistema che
vi presento usa delle guide in plastica in due parti con collegamento a coda di
rondine ed è venduta dalla Wurth:
Nella foto c’è una guida con le
parti parzialmente inserite ed una smontata; la parte esterna va fissata con le
viti all’interno di una fresatura apposita nella testa del ripiano che andrà a
contatto con il fianco, mentre la parte interna va applicata sul fianco, sempre
utilizzando le viti, nella posizione in cui si vuole collocare il ripiano.
Nel caso di un ripiano
in abete lamellare, la fresatura per l’alloggiamento della guida si può fare in
più modi: se si dispone di una toupie si monta una fresa a spessore variabile
posizionata a 16 mm. e si procede ad effettuare la fresatura. Però anche qui ci
sono due opzioni: o si procede con una “fresata scappata”, cioè con una
lavorazione che non prevede l’entrata della fresa a livello del bordo
anteriore, ma un po’ più indietro, che si presenta così:
e che richiede un
successivo intervento con martello e scalpello per squadrare la parte
tondeggiante (in pianta) lasciata dalla fresa; oppure si taglia in profondità il
ripiano di 2 o 3 centimetri e si procede ad una fresatura della testa del
ripiano in maniera completa.
Una volta completata
questa operazione, si torna ad incollare sul fronte del ripiano un righetto
adeguato (non quello che è risultato dal taglio precedente perché la sega ci ha
rubato circa 3 mm. e non basterebbe a ripristinare la dimensione precedente),
ottenendo così una fresata già squadrata, che non richiede interventi
successivi.
Naturalmente durante
la fase di incollaggio del righetto è necessario utilizzare un’anima di
compensato o dei lamelli per garantire il corretto posizionamento dei due pezzi;
io ho scelto i lamelli. Come si può notare l’aggiunta di un righetto
supplementare non si nota nell’insieme, visto che lavoriamo con del lamellare.
La terza possibilità
che abbiamo per ottenere la fresata necessaria all’inserimento della guida è
quella che prevede l’uso di una elettrofresatrice o di un rifilatore in cui
viene montata una fresa a candela; questa fresa può essere di 16 mm. di
diametro, per fare una sola passata, appoggiando la battuta da un solo lato;
altrimenti si può utilizzare una fresa di diametro inferiore facendo due
passate, appoggiando la battuta sui due lati, in modo da ottenere comunque un
canale da 16 mm. di larghezza.
In questa foto si vede
la lavorazione effettuata con un rifilatore che porta una fresa da 10 mm. di
diametro e che ho interrotto per evidenziare la doppia passata. In questo caso
è richiesto nuovamente l’intervento dello scalpello per squadrare alla perfezione
il canale che ci serve, ma questa volta il lavoro di finitura è davvero minimo.
A questo punto non ci
resta che applicare le due parti della guida nella fresata e sul fianco in
questo modo:
e possiamo procedere all’inserimento del ripiano
che, una volta raggiunta la posizione definitiva, ci garantirà un’ottima tenuta
in senso trasversale, trattenendo i fianchi adiacenti in maniera perfetta. In
questa foto si vede l’inserimento del ripiano sull’elemento fissato al fianco
(lo stiamo guardando dal lato posteriore della libreria).
Una cosa da notare è
questa: poiché la guida è lunga 300 mm., ma è di materiale plastico, la
possiamo tranquillamente tagliare con una troncatrice fino alla misura che ci
interessa, adattandola quindi alle profondità inferiori.
Con questo tipo di
guida riusciamo ad ottenere un collegamento stabile e nello stesso tempo
invisibile, cosa che in certi casi può essere piacevole.