Questa volta vi spiego
come realizzare una dima per effettuare dei fori per spinare fianchi, basi e
cappelli in modo da garantire una notevole precisione nell’accoppiamento delle
varie parti, il cui fissaggio verrà effettuato da componenti di ferramenta
adeguati.
La dima che vi ho
mostrato nella foto precedente l’ho costruita per poter effettuare dei fori da
8 mm. di diametro, utilizzando la punta da trapano dotata di anello di fermo
che si vede assieme alle spine da 8 mm.
Come si nota da questa
foto, la dima ha due battute come quella precedente: una di testa (quella
verniciata in rosso) ed una laterale in plexiglas opalino, che si può
realizzare anche con una lamiera od un compensato rigido. Nella foto successiva
si vede la dima scomposta nelle sue varie parti:
Per il corpo centrale
ho utilizzato un profilato di alluminio a sezione rettangolare di 30 x 25 mm. e
lungo 60 cm. in modo da poter lavorare su mobili di molte profondità. Nel
profilato sono stati praticati dei fori di 12 mm. di diametro sulla faccia da
25 mm., con interasse 32 mm., in cui sono state inserite delle boccole di
acciaio per garantire una buona resistenza all’asportazione laterale delle
punte da trapano (l’alluminio si consuma troppo in fretta ed i fori si
allargano, pregiudicando la precisione degli accoppiamenti).
Le boccole sono
svasate su entrambi i lati della dima per favorire l’inserimento della punta
(sempre a trapano spento) ed il foro interno che io ho scelto è quello da 8
mm..
In un’estremità del
profilato sono stati ricavati due fori filettati M6 in cui vanno inserite due
viti a brugola, con rondella, che vanno a fermare la piastrina di acciaio per
la battuta di testa; questa piastrina, che è di 40 x 25 x 5 mm., è asolata per
poter essere spostata sui due fronti con un semplice scorrimento, dopo aver
allentato momentaneamente le viti.
Nel plexiglas, in
maniera analoga, sono state praticate cinque asole per far scorrere la striscia
di battuta laterale, trattenuta da viti a brugola M6 con rondelle 6 x 24 per
distribuire meglio la compressione esercitata dalle viti sul materiale
plastico, evitandone la rottura; le viti si inseriscono nei fori filettati
preparati precedentemente, facendo attenzione a non interferire con le boccole.
Originariamente avevo
costruito questa dima con questo profilato perché doveva servire ad unire
fianchi, basi e cappelli di 25 mm. di spessore; in questo modo le boccole,
posizionate al centro della faccia delle stesse dimensioni, danno la
possibilità di effettuare i fori perfettamente centrati nelle basi e nei
cappelli.
Nel caso che vi mostro
qui di seguito il lavoro è stato fatto su pannelli di multistrati di 25 mm. di
spessore placcati su entrambi i lati con laminato finto legno (faggio in questo
caso), che quindi portano lo spessore totale a 27 mm..
Io non ho voluto fare
modifiche alla dima originale, per cui i fori che ho fatto sono leggermente
fuori centro ma, volendo fare i raffinati ed allineare le spine con le bussole
per i perni, bisognerebbe inserire una striscia di un millimetro tra il
profilato di alluminio ed il plexiglas in modo da abbassare i fori di un
millimetro, centrando il pannello di 27 mm. di spessore.
Si potrebbe usare una semplice striscia di
laminato di 600 x 30 mm., ovviamente forandola in corrispondenza delle viti a
brugola, creando un appoggio completo per la striscia di plexiglas.
Per una questione
semplicemente di simmetria (non indispensabile) ho voluto centrare in larghezza
i due fori per le spine fra le due bussole che avevo già inserito, usando il
sistema mostrato nell’articolo in data 1 luglio 2016; per fare questo ho dovuto
applicare, con lo scotch di carta, uno spessore adeguato contro la piastrina di
battuta di testa per raggiungere la posizione desiderata, come si vede dalla
foto seguente:
(continua)