martedì 30 agosto 2016

ALTERNATIVE PER I RIPIANI DI STRUTTURA




Nella libreria descritta precedentemente ho parlato di ripiano di struttura per stabilizzare i fianchi, mantenendoli paralleli in modo da poter sostenere gli altri ripiani con dei semplici reggipiani. In quell’occasione ho suggerito di utilizzare il sistema con gli eccentrici perché era già stato usato per le basi ed i cappelli; però ci sono delle alternative a questo sistema che, in alcuni casi, si possono presentare come una soluzione migliorativa.
Il primo sistema che vi presento usa delle guide in plastica in due parti con collegamento a coda di rondine ed è venduta dalla Wurth: 


Nella foto c’è una guida con le parti parzialmente inserite ed una smontata; la parte esterna va fissata con le viti all’interno di una fresatura apposita nella testa del ripiano che andrà a contatto con il fianco, mentre la parte interna va applicata sul fianco, sempre utilizzando le viti, nella posizione in cui si vuole collocare il ripiano.
Nel caso di un ripiano in abete lamellare, la fresatura per l’alloggiamento della guida si può fare in più modi: se si dispone di una toupie si monta una fresa a spessore variabile posizionata a 16 mm. e si procede ad effettuare la fresatura. Però anche qui ci sono due opzioni: o si procede con una “fresata scappata”, cioè con una lavorazione che non prevede l’entrata della fresa a livello del bordo anteriore, ma un po’ più indietro, che si presenta così: 


e che richiede un successivo intervento con martello e scalpello per squadrare la parte tondeggiante (in pianta) lasciata dalla fresa; oppure si taglia in profondità il ripiano di 2 o 3 centimetri e si procede ad una fresatura della testa del ripiano in maniera completa.


Una volta completata questa operazione, si torna ad incollare sul fronte del ripiano un righetto adeguato (non quello che è risultato dal taglio precedente perché la sega ci ha rubato circa 3 mm. e non basterebbe a ripristinare la dimensione precedente), ottenendo così una fresata già squadrata, che non richiede interventi successivi. 


Naturalmente durante la fase di incollaggio del righetto è necessario utilizzare un’anima di compensato o dei lamelli per garantire il corretto posizionamento dei due pezzi; io ho scelto i lamelli. Come si può notare l’aggiunta di un righetto supplementare non si nota nell’insieme, visto che lavoriamo con del lamellare.


La terza possibilità che abbiamo per ottenere la fresata necessaria all’inserimento della guida è quella che prevede l’uso di una elettrofresatrice o di un rifilatore in cui viene montata una fresa a candela; questa fresa può essere di 16 mm. di diametro, per fare una sola passata, appoggiando la battuta da un solo lato; altrimenti si può utilizzare una fresa di diametro inferiore facendo due passate, appoggiando la battuta sui due lati, in modo da ottenere comunque un canale da 16 mm. di larghezza. 


In questa foto si vede la lavorazione effettuata con un rifilatore che porta una fresa da 10 mm. di diametro e che ho interrotto per evidenziare la doppia passata. In questo caso è richiesto nuovamente l’intervento dello scalpello per squadrare alla perfezione il canale che ci serve, ma questa volta il lavoro di finitura è davvero minimo.
A questo punto non ci resta che applicare le due parti della guida nella fresata e sul fianco in questo modo: 


 e possiamo procedere all’inserimento del ripiano che, una volta raggiunta la posizione definitiva, ci garantirà un’ottima tenuta in senso trasversale, trattenendo i fianchi adiacenti in maniera perfetta. In questa foto si vede l’inserimento del ripiano sull’elemento fissato al fianco (lo stiamo guardando dal lato posteriore della libreria).


Una cosa da notare è questa: poiché la guida è lunga 300 mm., ma è di materiale plastico, la possiamo tranquillamente tagliare con una troncatrice fino alla misura che ci interessa, adattandola quindi alle profondità inferiori.
Con questo tipo di guida riusciamo ad ottenere un collegamento stabile e nello stesso tempo invisibile, cosa che in certi casi può essere piacevole.