Analizzando sempre
l’argomento librerie non bisogna dimenticare che le librerie non nascono solo
con un’unica profondità; a volte sono l’elemento superiore di un mobile la cui
parte inferiore è destinata ad accogliere oggetti di tipo diverso e che
richiedono una profondità maggiore, come nel caso che vi propongo adesso:
Come si vede dal
disegno, la libreria è appoggiata su un mobile con una profondità doppia e
costituito da tre vani di cui due sono chiusi da sportelli, mentre quello
centrale ospita quattro cassetti come si vede dalla sezione B – B.
Questo mobile
inferiore è coperto da un top che costituisce la base della libreria vera e
propria, che quindi viene costruita in maniera leggermente diversa dalle
precedenti, visto che la base è più profonda ed è larga come tutta la libreria
e viene applicata sotto ai montanti semplicemente avvitandola; naturalmente
sono indispensabili delle spine di riferimento per garantire il corretto
posizionamento dei fianchi sul top.
Le due parti, una
volta sovrapposte, vengono poi fissate tra di loro con le viti dall’interno del
mobile inferiore, distribuendo i punti di fissaggio in modo da garantire un
contatto continuo tra il top e la carcassa del mobile sottostante.
Anche qui qualche
spina di riferimento aiuta ad ottenere un assemblaggio perfetto tra i due
corpi.
Nel disegno precedente
abbiamo la sezione D – D che, unitamente alla sezione orizzontale B – B ci
evidenzia soprattutto l’elemento più impegnativo della parte bassa del mobile:
la cassettiera.
Come si può notare,
l’altezza dei cassetti varia; volendo mantenere costante l’altezza delle
mostre, in modo da salvaguardare l’estetica della cassettiera, si vede che il
primo e l’ultimo cassetto hanno le sponde più basse di quelli centrali; il
motivo di questa diversità è dovuta alla presenza della base e del cappello che
“rubano” un po’ di spazio ai cassetti che sono alle estremità.
Per fare scorrere i
cassetti servono le guide ed oggi il mercato offre diverse soluzioni; per chi
vuole un prodotto semplice, poco costoso e facile da montare c’è la sempre
valida guida a rullino che è quella che ho considerato io nel progettare questa
cassettiera.
Se si volessero
montare le guide autorientranti ammortizzate bisogna considerare che il
cassetto interno va costruito con dimensioni diverse.
Il materiale che ho
scelto per la costruzione dei cassetti è l’ottimo multistrati di betulla da 15
mm. di spessore: solido, compatto e che si può verniciare trasparente (volendo
anche tingere) oppure laccare di un colore a piacere.
Il fondo del cassetto,
per coerenza, è stato previsto in compensato di betulla da 4 mm., spessore più
che sufficiente per cassetti di queste dimensioni.
Utilizzando le guide a
rullino non bisogna dimenticare che tra un cassetto e l’altro deve rimanere uno
spazio di due centimetri circa per permettere l’inserimento o l’estrazione di
uno qualunque dei vari cassetti; questo spazio è dovuto alla necessità di fare
scavalcare la rotellina dell’elemento di guida fissata al fianco da parte della
medesima rotellina che però è collegata all’elemento di guida fissata al
cassetto.
Poiché queste
rotelline (o rullini) hanno un diametro di circa 17 mm., diventa necessario
avere a disposizione lo spazio di due centimetri di cui parlavo prima.