domenica 18 dicembre 2016

UN COMODINO CON ANTE CURVE (seconda parte)




Riprendiamo l’argomento delle ante curve parlando della costruzione dello stampo e del controstampo; per motivi di economia i due volumi verranno costruiti con degli elementi di truciolare da 18 mm. di spessore. 


Dal disegno si vede che i due elementi vengono sovrapposti e lo spazio che si vede tra loro verrà occupato dai 5 fogli di MDF da 4 mm. che serviranno per dare corpo alla coppia di sportelli del nostro comodino.
In pratica ci troviamo di fronte a due scatolati costruiti con dei pannelli che vengono sagomati in modo da generare una superficie curva su ciascuno di essi in maniera da renderle complementari e quindi con raggi di curvatura leggermente diversi perché in mezzo ci saranno 20 mm. di materiale.
Vediamo come si costruiscono:
Si parte da una serie di pannelli squadrati e di dimensioni tali da realizzare uno stampo che esternamente sarà di 800 x 450 x 300 mm. ed un controstampo che sarà 517 x 450 x 239; le dimensioni possono essere variate e queste sono quelle che ho scelto io per ottenere degli scatolati di dimensioni tali da evitare delle rotture durante la fase di compressione con i morsetti.
Comunque la larghezza di 450 mm. è cautelativa rispetto alla dimensione degli sportelli che, al netto delle arie necessarie per evitare sfregamenti, risultano alti 394 mm.; anche lo sviluppo del foglio di compensato (che ricalcherà quella dei fogli di MDF da 4 mm.) applicato allo stampo è di 566 mm., mentre l’esterno di ogni sportello ha un’estensione di 254 mm., ma è importante avere un certo margine per le lavorazioni successive.
Per costruire lo stampo dobbiamo innanzitutto sagomare le due fiancate per ricavare la parte curva su cui verrà incollato e graffettato il foglio di compensato di pioppo da 4 mm. che costituirà il guscio esterno e su cui premeremo i fogli di MDF con il controstampo. Per ottenere un lavoro ben fatto dobbiamo preparare una sagoma, che io faccio con un pannello di MDF da 10 mm., che verrà squadrata con le stesse dimensioni delle fiancate (800 x 300 mm.) e su cui bisogna disegnare al centro un arco di cerchio di raggio 351,5 mm., cioè 347,5 (raggio di curvatura esterno degli sportelli) più 4 mm. del compensato che verrà incollato alla struttura. La medesima cosa va fatta per le fiancate del controstampo.
Ma come si realizza una sagoma (quasi) perfetta? In effetti non è molto difficile e, se siete precisi, il risultato sarà ottimo; come ho scritto prima, si parte con un pannello di MDF da 10 mm. con le medesime dimensioni del pannello di truciolare che sarà la fiancata dello stampo, quindi 800 x 300 mm.. Per poter fare l’arco di cerchio che ci serve dobbiamo applicare al pannello di MDF un altro pannello (di qualunque materiale legnoso) con una profondità tale da garantirci di poter posizionare al suo interno la punta del compasso che useremo per tracciare l’arco di cerchio con apertura 351,5 mm.. 


Il pannello aggiuntivo dovrà essere fissato saldamente alla futura sagoma, avvitandolo con una o due strisce riportate; poi si segna la mezzeria del pannello e si traccia la perpendicolare al bordo di 800 mm. per tracciare l’asse su cui si troverà il centro dell'arco.
Il disegno, che può essere stato fatto a computer o tracciato in dimensione reale su un qualunque supporto, ci permette di calcolare la distanza tra il bordo e l’intersezione dell’arco con l’asse e vediamo che è 113 mm.; ci segniamo questa posizione sull’asse del pannello e da questa posizione calcoliamo la posizione del centro dell’arco che disterà 351,5 mm. sempre lungo l’asse.
Da qui, con il compasso aperto alla stessa misura, punteremo sul centro che abbiamo appena trovato e disegniamo l’arco in questione; se la matita è appuntita ed abbiamo lavorato in maniera precisa, la distanza tra le due estremità sarà di 516,5 circa. E’ chiaro che io sto parlando di misure ricavate da un disegno fatto al computer, quindi nella realtà ci saranno delle logiche differenze che saranno più o meno evidenti in funzione della vostra (e mia) precisione.
Prima di smontare l’accoppiamento dei pannelli puntiamo il compasso nel centro, senza spostare l’apertura, per segnare lo stesso arco di cerchio su un pannellino di legno (che ci servirà per carteggiare il bordo curvo), tenendolo sovrapposto al pannello da tagliare.
Adesso dobbiamo lavorare il pannello alla sega a nastro, o con un seghetto alternativo, tagliando la parte eccedente e cercando di far passare la lama molto vicino al segno che abbiamo tracciato, perché tutto quello che resta all’esterno del segno va tolto con la carta vetrata; attenzione a non oltrepassare il segno con la lama a causa di un’eccessiva prossimità al segno!



                                                                                                                   (fine seconda parte)