E se volessimo
trasformare le ante rivestendole in legno, anziché laccarle? Non è difficile;
dobbiamo innanzitutto procurarci dell’impiallacciatura del legno desiderato e
la dobbiamo tagliare di una dimensione che risulti un po’ più abbondante
per ogni lato. Io ho scelto del ciliegio ed ho giuntato due fogli per ottenere
la larghezza sufficiente a coprire con abbondanza i pannelli curvi, quindi
servono quattro teli come quello che si vede al centro della foto per due
esterni e due interni.
Quelli che si trovano
attorno al telo sono i pannelli per rivestire i bordi che sono costituiti da
due fogli sovrapposti di impiallacciatura da 0,6 mm. perché questo spessore non
è sufficiente per fare un buon lavoro e quindi se ne incollano due per ottenere
uno spessore di 1,2 mm. che è quello giusto per bordare.
Il motivo di questo
raddoppio è dovuto al fatto che non si può lasciare uno spigolo vivo tra il
pannello ed i bordi, perché la vernice si deposita correttamente solo se lo
spigolo è leggermente arrotondato ed uno spessore di 0,6 mm. è troppo sottile
per garantirci un arrotondamento adeguato, senza correre il rischio di
carteggiare troppo ed andare a scoprire il materiale sottostante.
Un altro consiglio per
l’incollaggio delle impiallacciature è quello di non mettere mai i fogli con la
stessa venatura sovrapposta; in genere si cerca sempre di incrociarla girando
uno dei due fogli. Questo accorgimento ci garantirà che non si verifichino col
tempo delle fessurazioni dovute alle tensioni interne del legno, perché questo
sistema è simile a quello usato per la costruzione dei compensati.
Naturalmente ricavare le strisce per rivestire i bordi rettilinei non è un problema perché
la sega circolare ci permette di ottenere un ottimo risultato, soprattutto se
sotto le due impiallacciature mettiamo un pannellino di pochi millimetri per
evitare che la lama tenda a strappare; le strisce dovranno essere larghe circa
26/27 mm..
La cosa è leggermente
diversa per i bordi di testa, che sono curvi; in questo caso dobbiamo
utilizzare una striscia di larghezza tale da contenere tutto l’arco dello sportello
curvo, considerando alcuni millimetri di margine per ogni lato, come si può
notare dalla foto che mostra lo sportello in piedi su uno dei pannellini
destinati a rivestirne le teste.
Per placcare, cioè
rivestire, le ante curve dobbiamo utilizzare nuovamente lo stampo ed il
controstampo; dovremo spalmare la colla vinilica con una spatola dentata sui
pannelli all’interno e all’esterno, applicando poi su ogni faccia un telo
ottenuto con i due fogli di impiallacciatura. Per evitare che durante le
lavorazioni il ciliegio si muova lo fermiamo con uno scotch particolare fatto
con la carta di riso che, essendo molto sottile, non marcherà l’impiallacciatura
quando stringeremo lo stampo con i morsetti.
Lo scotch di carta
tradizionale ha uno spessore tale che, soprattutto se lavoriamo con una pressa
idraulica, affonda nell’impiallacciatura, lasciando un’impronta ribassata che
si noterà sempre, rovinando il lavoro.
Una volta affiancati i
pannelli con l’impiallacciatura fissata al posto giusto, li possiamo depositare
dentro lo stampo (si nota il colore arancione di questo scotch particolare);
adesso possiamo inserire il controstampo e stringere con i morsetti come
durante la stampata dei fogli di MDF per realizzare i pannelli.
Dopo due o tre ore
togliamo i pannelli dallo stampo, togliamo lo scotch ed eliminiamo la carta
gommata forata che abbiamo usato per tenere uniti i due fogli del telo, carteggiando
con un levigatore orbitale con cui diamo una prima ripulita al pannello
placcato. Nella foto seguente si vede a sinistra un pannello appena tolto dallo
stampo a fianco di uno già carteggiato.
Dopo aver applicato i
quattro bordi di testa poi i bordi rettilinei, il lavoro si presenta così:
La differenza di
colore tra il pannello di MDF e l’impiallacciatura si nota poco, ma vi
garantisco che adesso i pannelli sono tutti rivestiti de legno, come dimostra
questa foto:
Le piccole
imperfezioni che si notano vengono cancellate con l’applicazione del fondo
trasparente, che riempirà i piccoli spazi vuoti, e dalla successiva
carteggiatura.