mercoledì 8 febbraio 2017

UN COMODINO CON LE ANTE CURVE (settima parte)




E se volessimo trasformare le ante rivestendole in legno, anziché laccarle? Non è difficile; dobbiamo innanzitutto procurarci dell’impiallacciatura del legno desiderato e la dobbiamo tagliare di una dimensione che risulti un po’ più abbondante per ogni lato. Io ho scelto del ciliegio ed ho giuntato due fogli per ottenere la larghezza sufficiente a coprire con abbondanza i pannelli curvi, quindi servono quattro teli come quello che si vede al centro della foto per due esterni e due interni. 


Quelli che si trovano attorno al telo sono i pannelli per rivestire i bordi che sono costituiti da due fogli sovrapposti di impiallacciatura da 0,6 mm. perché questo spessore non è sufficiente per fare un buon lavoro e quindi se ne incollano due per ottenere uno spessore di 1,2 mm. che è quello giusto per bordare.
Il motivo di questo raddoppio è dovuto al fatto che non si può lasciare uno spigolo vivo tra il pannello ed i bordi, perché la vernice si deposita correttamente solo se lo spigolo è leggermente arrotondato ed uno spessore di 0,6 mm. è troppo sottile per garantirci un arrotondamento adeguato, senza correre il rischio di carteggiare troppo ed andare a scoprire il materiale sottostante.
Un altro consiglio per l’incollaggio delle impiallacciature è quello di non mettere mai i fogli con la stessa venatura sovrapposta; in genere si cerca sempre di incrociarla girando uno dei due fogli. Questo accorgimento ci garantirà che non si verifichino col tempo delle fessurazioni dovute alle tensioni interne del legno, perché questo sistema è simile a quello usato per la costruzione dei compensati.
Naturalmente ricavare le strisce per rivestire i bordi rettilinei non è un problema perché la sega circolare ci permette di ottenere un ottimo risultato, soprattutto se sotto le due impiallacciature mettiamo un pannellino di pochi millimetri per evitare che la lama tenda a strappare; le strisce dovranno essere larghe circa 26/27 mm..


La cosa è leggermente diversa per i bordi di testa, che sono curvi; in questo caso dobbiamo utilizzare una striscia di larghezza tale da contenere tutto l’arco dello sportello curvo, considerando alcuni millimetri di margine per ogni lato, come si può notare dalla foto che mostra lo sportello in piedi su uno dei pannellini destinati a rivestirne le teste.
Per placcare, cioè rivestire, le ante curve dobbiamo utilizzare nuovamente lo stampo ed il controstampo; dovremo spalmare la colla vinilica con una spatola dentata sui pannelli all’interno e all’esterno, applicando poi su ogni faccia un telo ottenuto con i due fogli di impiallacciatura. Per evitare che durante le lavorazioni il ciliegio si muova lo fermiamo con uno scotch particolare fatto con la carta di riso che, essendo molto sottile, non marcherà l’impiallacciatura quando stringeremo lo stampo con i morsetti.
Lo scotch di carta tradizionale ha uno spessore tale che, soprattutto se lavoriamo con una pressa idraulica, affonda nell’impiallacciatura, lasciando un’impronta ribassata che si noterà sempre, rovinando il lavoro.
Una volta affiancati i pannelli con l’impiallacciatura fissata al posto giusto, li possiamo depositare dentro lo stampo (si nota il colore arancione di questo scotch particolare); adesso possiamo inserire il controstampo e stringere con i morsetti come durante la stampata dei fogli di MDF per realizzare i pannelli. 


Dopo due o tre ore togliamo i pannelli dallo stampo, togliamo lo scotch ed eliminiamo la carta gommata forata che abbiamo usato per tenere uniti i due fogli del telo, carteggiando con un levigatore orbitale con cui diamo una prima ripulita al pannello placcato. Nella foto seguente si vede a sinistra un pannello appena tolto dallo stampo a fianco di uno già carteggiato.


Dopo aver applicato i quattro bordi di testa poi i bordi rettilinei, il lavoro si presenta così: 


La differenza di colore tra il pannello di MDF e l’impiallacciatura si nota poco, ma vi garantisco che adesso i pannelli sono tutti rivestiti de legno, come dimostra questa foto: 



Le piccole imperfezioni che si notano vengono cancellate con l’applicazione del fondo trasparente, che riempirà i piccoli spazi vuoti, e dalla successiva carteggiatura.