domenica 29 gennaio 2017

UN COMODINO CON LE ANTE CURVE (sesta parte)




Una volta che siamo arrivati al momento di sganciare la cinghia che tiene in forma la stampata, se siamo stati bravi e fortunati, il guscio sarà rigido, asciutto ed avrà mantenuto la curvatura che avevamo previsto. Se il guscio tenderà a raddrizzarsi per effetto del ritorno elastico dei pannelli di MDF, qualunque sia la causa, dovremo porvi rimedio lavorando di pialletto e carta vetrata sul lato esterno, per ridargli la giusta curvatura, e questo lo potremo verificare appoggiando gli sportelli (una volta che li avremo tagliati) sullo stampo.
Però prima di fare questa verifica dobbiamo preparare il guscio stampato per le successive operazioni; la prima cosa da fare è creare un bordo curvo perfettamente piano e per questo dobbiamo lavorare con la pialla filo, preoccupandoci di tenere premuto per bene il guscio contro la parallela, in modo da garantirci che il bordo piallato sarà perpendicolare alla direttrice della curvatura.
I ferri della pialla, normalmente in acciaio HSS, non saranno molto contenti di lavorare un prodotto in MDF (a meno che non si montino dei ferri con il riporto in Widia), comunque faranno il loro dovere lisciando alla perfezione il bordo curvo inferiore. 


Adesso possiamo installare sul carro la nostra culla per il taglio fissandola con due morsetti, uno per tenerlo aderente alla squadra ed uno per fissarlo saldamente al piano del carro: il primo taglio è ovviamente destinato alla rifilatura di testa del guscio, che asporterà l’estremità della stampata che è rimasta dritta perché era fuori dallo stampo per pochi centimetri. 


E' indispensabile che questa parte diritta sia completamente fuori dalla culla per ottenere un taglio perfetto, che sarà in squadro con il bordo curvo che abbiamo piallato, perché quest’ultimo è stato appoggiato al pannello che è fissato contro la squadra del carro. 


Una volta rifilato il pannello possiamo tagliare il primo sportello che, controllando sul mio progetto, ha uno sviluppo esterno di 254 mm.. Per segnare correttamente la misura sulla superficie esterna del guscio è meglio non usare il metro a nastro perché è concavo longitudinalmente per avere una certa rigidità e questa caratteristica non permette di fare misure perfette. 


Io ho preferito tagliare una striscia di bordo in PVC della giusta misura e, dopo averlo fissato con lo scotch, ho tracciato la posizione del taglio sul bordo anteriore; questo taglio rappresenta anche il primo bordo verticale dell’altro pannello.
Adesso possiamo appoggiare il lato lungo delle due parti del guscio contro la squadra per poterle rifilare in testa in modo da eliminare la zona con il foro che ospitava la vite di collegamento tra i pannelli e a definire l’altezza degli sportelli che è di 394 mm., togliendo l’eccedenza che contiene anche l’altro foro per la vite. 


Avendo già squadrato le teste anche della parte rimanente del guscio, possiamo girare il pezzo per effettuare l’altro passaggio che è quello che servirà a definire la larghezza del secondo sportello (dopo averlo segnato con la stessa striscia di bordo), tagliando la parte dritta eccedente. 


Alla fine delle varie lavorazioni, il risultato è questo: 


E siamo pronti per completare l’opera stendendo il fondo, carteggiando con una carta a 240 grit e terminando l’opera con la mano di vernice pigmentata.


                                                                                                                         (fine sesta parte)