venerdì 10 marzo 2017

UNA VETRINETTA (parte terza)




Nei due articoli precedenti abbiamo visto il progetto nella sua veste completa e sviluppata nelle sue parti, ma rimanendo sempre a livello di disegno; oggi cominciamo a vedere in pratica come costruire la vetrinetta. Innanzitutto bisogna procurarsi delle tavole di Toulipier da 60 mm. di spessore (in realtà sarà 58 mm. per effetto del calo fisiologico dovuto all’essicazione).
Come al solito bisogna procedere con la piallatura a filo per poter disporre di una faccia e di una costa perfettamente piane.


In questa foto ci sono le quattro tavole già piallate a filo che ho stimato che mi basteranno per costruire la vetrinetta; ovviamente sono partito con un disegno su carta delle tavole, in cui ho tracciato i vari pezzi da ricavare, considerando l’abbondanza per la piallatura che seguirà il taglio con la sega circolare.
Per non sprecare troppo materiale ho montato una lama al Widia con pochi denti ed i rasanti interni, l’ideale per i tagli lungo vena con poche tracce del passaggio della lama sui rigoni che si ricavano dalle tavole. Fortunatamente il Toulipier è un albero da cui si ricavano delle tavole che rimangono abbastanza dritte, e questo non è un vantaggio da poco quando si considerano gli sprechi che si trasformano sempre in trucioli ed in tempo perso nelle varie passate.
Dopo la piallatura a filo si passa alla piallatura a spessore, portando un paio di tavole a 50 mm. che è la dimensione prevalente della costruzione; inoltre ricavo i rigoni di sezione 80 x 44 con cui costruirò i tamburati per realizzare i piani che contengono la parte centrale del mobile.


Poi si comincia a tagliare e piallare i montanti del corpo centrale, le gambe dello sgabello, i traversi e gli elementi per costruire lo sportello; da questa lavorazione risultano degli avanzi che serviranno per ricavare i fermavetri di vario tipo. 


Si procede poi a montare una fresa per sbattentare nella toupie e si fresano i due montanti posteriori; si fa una prima passata per asportare una porzione di 42 x 10 mm. da ciascun montante (anche su quelli anteriori); per procedere alla passata analoga sul lato adiacente, come ho spiegato in precedenza, bisogna supportare il montante dal lato già fresato mettendo due strisce di scarto di dimensioni opportune, fissate con lo scotch di carta al piano della macchina. 


In questo modo possiamo procedere alla fresatura del secondo lato dei montanti posteriori. 


Dopo il passaggio contro la fresa, il profilo che ne risulta è questo: 


A questo punto prendiamo i montanti anteriori, già parzialmente fresati, e riduciamo un lato portandolo a 40 mm.; poi modifichiamo l’altezza della fresa e la posizione della parallela della toupie per asportare la porzione di 25,5 x 15 mm. che ospiterà i montanti dello sportello. 


Dopo aver tagliato i vari elementi che costituiranno il perimetro dei tamburati, tenendoli abbondanti, possiamo fresarli dal lato interno dove andrà inserito il compensato di pioppo da 4 mm.; la fresata sarà di 20 x 4 mm..


A questo punto bisogna fare una precisazione: poiché dobbiamo utilizzare del cartoncino a nido d’ape da 36 mm. e due compensati da 4 mm., il calcolo teorico ci porta a 44 mm., che è quello che ho previsto nel disegno. Però il calcolo reale deve essere fatto sommando esattamente gli spessori in questione, perché molto spesso le misure dei prodotti finiti che ci vengono venduti differiscono di qualche decimo di millimetro dalla misura nominale, e questo comporta delle differenze sul massello che stiamo lavorando e che potrebbe essere necessario piallare a 44,5 mm. anziché i 44 previsti.
Questa annotazione serve per mettere una pulce nell’orecchio a tutti quelli che devono costruire qualcosa che risulta dalla composizione di più spessori. Non fidatevi delle misure nominali, prendete il calibro e misurate quello che vi vendono!

Tornando al nostro mobile, dobbiamo definire i tagli dei componenti che costituiranno i due telai dei tamburati. Con la troncatrice praticheremo i tagli a 45° (due sul listone frontale ed uno per ogni fianco) e a 90° (uno per ogni fianco e due per il rigone posteriore, in luce), come si vede da questa foto: 


In realtà ai pezzi in questa foto sono stati fatti solo i tagli a 45°, ma quando saranno tutti portati a misura, si potranno assemblare in questo modo: 


I vari pezzi sono stati tutti incollati con la colla vinilica nelle teste e fissati con una graffettatrice per tenerli in posizione durante l’incollaggio, senza usare i morsetti.



                                                                                                                         (fine terza parte)