Nei due articoli
precedenti abbiamo visto il progetto nella sua veste completa e sviluppata
nelle sue parti, ma rimanendo sempre a livello di disegno; oggi cominciamo a
vedere in pratica come costruire la vetrinetta. Innanzitutto bisogna procurarsi
delle tavole di Toulipier da 60 mm. di spessore (in realtà sarà 58 mm. per
effetto del calo fisiologico dovuto all’essicazione).
Come al solito bisogna
procedere con la piallatura a filo per poter disporre di una faccia e di una
costa perfettamente piane.
In questa foto ci sono
le quattro tavole già piallate a filo che ho stimato che mi basteranno per
costruire la vetrinetta; ovviamente sono partito con un disegno su carta delle
tavole, in cui ho tracciato i vari pezzi da ricavare, considerando l’abbondanza
per la piallatura che seguirà il taglio con la sega circolare.
Per non sprecare troppo
materiale ho montato una lama al Widia con pochi denti ed i rasanti interni,
l’ideale per i tagli lungo vena con poche tracce del passaggio della lama sui
rigoni che si ricavano dalle tavole. Fortunatamente il Toulipier è un albero da
cui si ricavano delle tavole che rimangono abbastanza dritte, e questo non è un
vantaggio da poco quando si considerano gli sprechi che si trasformano sempre
in trucioli ed in tempo perso nelle varie passate.
Dopo la piallatura a
filo si passa alla piallatura a spessore, portando un paio di tavole a 50 mm.
che è la dimensione prevalente della costruzione; inoltre ricavo i rigoni di
sezione 80 x 44 con cui costruirò i tamburati per realizzare i piani che
contengono la parte centrale del mobile.
Poi si comincia a
tagliare e piallare i montanti del corpo centrale, le gambe dello sgabello, i
traversi e gli elementi per costruire lo sportello; da questa lavorazione
risultano degli avanzi che serviranno per ricavare i fermavetri di vario tipo.
Si procede poi a
montare una fresa per sbattentare nella toupie e si fresano i due montanti
posteriori; si fa una prima passata per asportare una porzione di 42 x 10 mm.
da ciascun montante (anche su quelli anteriori); per procedere alla passata
analoga sul lato adiacente, come ho spiegato in precedenza, bisogna supportare
il montante dal lato già fresato mettendo due strisce di scarto di dimensioni
opportune, fissate con lo scotch di carta al piano della macchina.
In questo modo
possiamo procedere alla fresatura del secondo lato dei montanti posteriori.
Dopo il passaggio
contro la fresa, il profilo che ne risulta è questo:
A questo punto
prendiamo i montanti anteriori, già parzialmente fresati, e riduciamo un lato
portandolo a 40 mm.; poi modifichiamo l’altezza della fresa e la posizione
della parallela della toupie per asportare la porzione di 25,5 x 15 mm. che
ospiterà i montanti dello sportello.
Dopo aver tagliato i
vari elementi che costituiranno il perimetro dei tamburati, tenendoli
abbondanti, possiamo fresarli dal lato interno dove andrà inserito il
compensato di pioppo da 4 mm.; la fresata sarà di 20 x 4 mm..
A questo punto bisogna
fare una precisazione: poiché dobbiamo utilizzare del cartoncino a nido d’ape
da 36 mm. e due compensati da 4 mm., il calcolo teorico ci porta a 44 mm., che
è quello che ho previsto nel disegno. Però il calcolo reale deve essere fatto
sommando esattamente gli spessori in questione, perché molto spesso le misure
dei prodotti finiti che ci vengono venduti differiscono di qualche decimo di
millimetro dalla misura nominale, e questo comporta delle differenze sul
massello che stiamo lavorando e che potrebbe essere necessario piallare a 44,5
mm. anziché i 44 previsti.
Questa annotazione
serve per mettere una pulce nell’orecchio a tutti quelli che devono costruire
qualcosa che risulta dalla composizione di più spessori. Non fidatevi delle
misure nominali, prendete il calibro e misurate quello che vi vendono!
Tornando al nostro
mobile, dobbiamo definire i tagli dei componenti che costituiranno i due telai
dei tamburati. Con la troncatrice praticheremo i tagli a 45° (due sul listone
frontale ed uno per ogni fianco) e a 90° (uno per ogni fianco e due per il
rigone posteriore, in luce), come si vede da questa foto:
In realtà ai pezzi in
questa foto sono stati fatti solo i tagli a 45°, ma quando saranno tutti
portati a misura, si potranno assemblare in questo modo:
I vari pezzi sono
stati tutti incollati con la colla vinilica nelle teste e fissati con una
graffettatrice per tenerli in posizione durante l’incollaggio, senza usare i
morsetti.
(fine terza parte)