lunedì 2 luglio 2018

LA PIROGRAFIA (seconda parte)





Proseguendo nella trattazione della pirografia, ho chiesto a Maurizio di mostrarmi quali sono le principali punte che usa e quale effetto hanno sul legno quando si lavora. Lui mi ha inviato una foto piuttosto significativa con le punte e, di fianco, il tipo di segno che si può ottenere. 


Un commento che lui mi ha allegato a questa foto è che comunque l’uso che un artista fa delle punte è del tutto personale, quindi in definitiva è sempre la mano dell’operatore che definisce la traccia che il pirografo lascia sul legno.
Nell’articolo precedente ho parlato di utilizzo dei compensati come materiale preferito per la pirografia, ma si possono usare anche altri materiali; nella foto seguente i disegni sono stati fatti su delle sezioni trasversali di carpino. 


Però fino ad ora abbiamo visto solo oggetti ricordo o decorativi, ma il lavoro si può estendere anche all’arredamento; basta prendere un pannello di multistrati di pioppo da 25 mm. e largo un paio di metri e scriverci sopra una poesia. 


Poi si disegna un libro aperto attorno al testo. 


In seguito si tinge il pannello per dargli un aspetto un po’ più nobile, rifinendolo con una vernice trasparente per proteggerlo…e lo si fa diventare la testata di un letto.


Questo è solo un esempio, ma si possono decorare anche gli sportelli di una cucina oppure di un armadio con le immagini dei propri figli. 


Altrimenti si può arredare una parete con la rappresentazione dei propri genitori nel giorno del loro anniversario.