lunedì 16 marzo 2020

SUPPORTO PER SMERIGLIATRICE (parte seconda)




Riprendendo le lavorazioni illustrate nell’articolo precedente, adesso dobbiamo forare i quattro piatti di sezione 25 x 3 per far passare le viti a testa esagonale che verranno tirate dalle maniglie a ripresa. Possiamo farlo in due modi: per il primo abbiamo bisogno di un supporto di battuta ad angolo da staffare sulla tavola del trapano a colonna per posizionare i vari piatti bulinati.
Per trovare la giusta posizione per fissare il supporto ci si può aiutare con una punta conica per centrare, abbassando il mandrino fino al contatto con la bulinatura, poi si stringono i morsetti e siamo sicuri di forare nel posto giusto. 


ATTENZIONE: questo sistema funziona solo se i quattro pezzi di piatto sono stati tagliati esattamente alla stessa lunghezza e quindi le bulinature risultano alla stessa distanza dalle relative estremità. Se questi sono stati preparati correttamente, si può passare alla foratura con una punta da centro e poi con una punta da 7,5 mm.
Poiché le viti M8 che dovranno attraversare questi fori hanno di solito un diametro esterno di 7,8 mm., il foro finale è preferibile farlo di 7,9 mm. per lasciare un minimo di gioco. 


La seconda soluzione garantisce un buon risultato anche se le lunghezze dei piatti non sono perfettamente uguali e serve una morsa per trapano a colonna in cui “impacchettare” i piatti uno sopra l’altro, mantenendo al di sotto uno spessore di legno tale da permettere l’uscita delle punte senza che interferiscano con la morsa. Per maggior sicurezza ho preferito stringere le estremità del pacchetto con due mini grip.


In questa foto si vedono i fori prodotti dalla punta da 7,5 mm. (ho saltato il passaggio con una punta da 4 mm. che ha preforato tutto il pacchetto); in seguito si provvede alla foratura con la punta decimale da 7,9 mm. 


Un trattamento analogo viene riservato ai due piatti di sezione 30 x 3 che serviranno come piastrine di fissaggio per il tubolare di 30 x 30 ed a cui verranno saldate. 


Per avere un minimo di possibilità di regolazione durante il fissaggio sulla mensola di supporto, uno dei fori di ciascuna di queste ultime piastrine verrà allargato a 9 mm. di diametro per facilitare il posizionamento in squadro con la mola. 


In questa foto si vede il risultato delle operazioni descritte; il tubolare è stato però solo appoggiato per mostrare l’impostazione definitiva ed gli allargamenti a 9 mm. non sono ancora stati effettuati, sono solo stati leggermente svasati i fori.
Poiché questo tubolare dovrà ospitare superiormente una manopola che, lavorando con un dado saldato, bloccherà il tubolare che scorre all’interno nella posizione di volta in volta necessaria, ho ritenuto opportuno riempire il tubolare interno con un quadrello di legno per renderlo più resistente allo schiacciamento provocato dalla vite collegata alla manopola. 


Ho preparato il righetto di faggio ricavandolo, con due tagli alla sega circolare, da una tavoletta che avevo piallato in precedenza; per non perdere troppo tempo limando il cordone di saldatura interno al tubolare, ho deciso di incidere il quadrello con la lama della sega circolare per creare un vano utile al passaggio della saldatura senza interferenze. 


Il risultato dell’incisione si può vedere nella foto seguente: 


Dopo aver fatto una “prova a secco” di introduzione del quadrello nel tubolare 


si può passare all’incollaggio; per fissare il legno al metallo, la colla che risulta più indicata in questo caso è quella poliuretanica perché, oltre a garantire una presa estremamente solida, questa colla si gonfia andando a riempire tutti gli interstizi possibili.  


Quindi, anche se il quadrello non risultasse perfettamente calibrato all’interno del tubolare, quando la colla si espande crea un unico blocco legno-ferro, come si vede da questa foto presa in testa al tubolare. 



Fine seconda parte