domenica 5 aprile 2020

SUPPORTO PER SMERIGLIATRICE (parte quarta)




Per proseguire nella lavorazione con cui ho terminato l’articolo precedente, una volta che la piastra è stata rifinita sui quattro lati, devo creare uno smusso sul bordo che sarà rivolto verso la mola; questa operazione si rende necessaria per mantenere il pianetto vicino alla mola anche quando è in posizione inclinata.


Per procedere allo smusso utilizzo una smerigliatrice angolare dotata di un disco di carta abrasiva a lamelle perché è meno aggressivo di una mola da sbavo e quindi il lavoro può essere eseguito in maniera più controllabile; inoltre la finitura è decisamente superiore. 


Però vorrei creare un bordo sporgente posteriormente per far scorrere un piano supplementare dotato di un bordo in squadro che mi consenta lo spostamento degli utensili da affilare creando un bisello perfettamente in squadro con il loro asse.
Per fare questo ho deciso di utilizzare un angolare di ottone di 2 mm. di spessore che, tagliato in lunghezza alla misura opportuna, mi avrebbe permesso di farlo sporgere dal pianetto per 3,5 mm.; questo bordo avrebbe costituito la guida per il piano scorrevole successivo.


La lama della sega circolare non sarà stata entusiasta di questa operazione, ma l’ottone non è poi così duro e la lama che ho usato era quella per il taglio dell’alluminio. Il risultato è un angolare di 25 x 11,5 x 2, che ho poi bulinato per segnare la posizione in cui eseguire i fori di collegamento al pianetto inferiormente. 


Non si notano molto, ma ho tracciato anche le zone da asportare per fare posto ai due supporti che dovrò saldare al pianetto per permetterne la rotazione, tenendo conto anche dell’ingombro della saldatura necessaria al fissaggio.
Dopo aver forato con una punta da 2,5 mm. l’angolare, lo appoggio sul pianetto capovolto per avere il riferimento esatto dei fori filettati M3 da eseguire nell’acciaio; usando questo lato dell’angolare come maschera di foratura, utilizzo sempre la punta da 2,5 mm. 


Ed ecco il risultato: 


L’operazione successiva è ovviamente la filettatura dei fori nell’acciaio, mentre nell’angolare bisogna allargare i fori portandoli da 2,5 a 3,2 mm. 


In questa foto si vedono i due componenti fissati (ancora sottosopra) con quattro viti M3 x 8, ma non sono ancora state asportate le due parti dell’angolare in corrispondenza dei supporti del pianetto che verranno saldati. 


Rigirando i pezzi nella posizione definitiva, appaiono così: 


Adesso bisogna preparare i due supporti da saldare; partiamo dal piatto di 50 x 4 e ne tagliamo due pezzi lunghi 50 mm. che vengono accoppiati con lo scotch e successivamente con una grip per forarli contemporaneamente, sul trapano a colonna, prima con una punta da 4 mm. poi con quella da 7,9. 


Con la segatrice a nastro inclinata di 17° provvedo a dare la giusta inclinazione ai lati esterni, in modo che i supporti assumano la forma di progetto. 


Naturalmente i fori vanno leggermente svasati con il trapano a colonna per togliere la bava creata dalla foratura:


Per saldarli sul pianetto alla giusta distanza fra loro, mi sono preparato un blocchetto di legno della larghezza del tondino che dovrà essere inserito tra di loro, considerando un minimo di spessore anche per la vernice, ed ho bloccato tutto l’insieme con una minigrip. 


Questo è il giusto posizionamento sulla parte inferiore del pianetto: 


Il fissaggio definitivo viene effettuato bloccando il tutto con due morsetti, dopo aver asportato le due punte esterne che riceveranno il primo punto di saldatura, che ne determinerà la posizione finale. 


(fine quarta parte)