Per proseguire nella
lavorazione con cui ho terminato l’articolo precedente, una volta che la
piastra è stata rifinita sui quattro lati, devo creare uno smusso sul bordo che
sarà rivolto verso la mola; questa operazione si rende necessaria per mantenere
il pianetto vicino alla mola anche quando è in posizione inclinata.
Per procedere allo
smusso utilizzo una smerigliatrice angolare dotata di un disco di carta
abrasiva a lamelle perché è meno aggressivo di una mola da sbavo e quindi il
lavoro può essere eseguito in maniera più controllabile; inoltre la finitura è
decisamente superiore.
Però vorrei creare un
bordo sporgente posteriormente per far scorrere un piano supplementare dotato
di un bordo in squadro che mi consenta lo spostamento degli utensili da
affilare creando un bisello perfettamente in squadro con il loro asse.
Per fare questo ho
deciso di utilizzare un angolare di ottone di 2 mm. di spessore che, tagliato
in lunghezza alla misura opportuna, mi avrebbe permesso di farlo sporgere dal
pianetto per 3,5 mm.; questo bordo avrebbe costituito la guida per il piano
scorrevole successivo.
La lama della sega
circolare non sarà stata entusiasta di questa operazione, ma l’ottone non è poi
così duro e la lama che ho usato era quella per il taglio dell’alluminio. Il
risultato è un angolare di 25 x 11,5 x 2, che ho poi bulinato per segnare la
posizione in cui eseguire i fori di collegamento al pianetto inferiormente.
Non si notano molto,
ma ho tracciato anche le zone da asportare per fare posto ai due supporti che
dovrò saldare al pianetto per permetterne la rotazione, tenendo conto anche
dell’ingombro della saldatura necessaria al fissaggio.
Dopo aver forato con
una punta da 2,5 mm. l’angolare, lo appoggio sul pianetto capovolto per avere
il riferimento esatto dei fori filettati M3 da eseguire nell’acciaio; usando
questo lato dell’angolare come maschera di foratura, utilizzo sempre la punta
da 2,5 mm.
Ed ecco il risultato:
L’operazione
successiva è ovviamente la filettatura dei fori nell’acciaio, mentre
nell’angolare bisogna allargare i fori portandoli da 2,5 a 3,2 mm.
In questa foto si
vedono i due componenti fissati (ancora sottosopra) con quattro viti M3 x 8, ma
non sono ancora state asportate le due parti dell’angolare in corrispondenza
dei supporti del pianetto che verranno saldati.
Rigirando i pezzi
nella posizione definitiva, appaiono così:
Adesso bisogna
preparare i due supporti da saldare; partiamo dal piatto di 50 x 4 e ne
tagliamo due pezzi lunghi 50 mm. che vengono accoppiati con lo scotch e
successivamente con una grip per forarli contemporaneamente, sul trapano a
colonna, prima con una punta da 4 mm. poi con quella da 7,9.
Con la segatrice a
nastro inclinata di 17° provvedo a dare la giusta inclinazione ai lati esterni,
in modo che i supporti assumano la forma di progetto.
Naturalmente i fori
vanno leggermente svasati con il trapano a colonna per togliere la bava creata
dalla foratura:
Per saldarli sul
pianetto alla giusta distanza fra loro, mi sono preparato un blocchetto di
legno della larghezza del tondino che dovrà essere inserito tra di loro,
considerando un minimo di spessore anche per la vernice, ed ho bloccato tutto
l’insieme con una minigrip.
Questo è il giusto
posizionamento sulla parte inferiore del pianetto:
Il fissaggio
definitivo viene effettuato bloccando il tutto con due morsetti, dopo aver
asportato le due punte esterne che riceveranno il primo punto di saldatura, che
ne determinerà la posizione finale.
(fine quarta
parte)