Un altro prodotto che
viene saltuariamente utilizzato in falegnameria è lo stucco metallico al
poliestere, che è quello utilizzato normalmente in carrozzeria, vista la sua
ottima adesione sui metalli.
I casi in cui si usa
questo stucco sono quelli in cui dobbiamo fare delle ricostruzioni di punti a
rischio, come gli spigoli che hanno subito degli urti e si sono sbrecciati; in
tali occasioni si è soliti inserire due o più chiodi incrociati
nell’avvallamento che si è venuto a creare, per fare aggrappare meglio lo
stucco, creando una specie di armatura
(assicurandosi che i chiodi non sporgano dai piani dello spigolo).
Dopo la carteggiatura
vi renderete conto che la stuccatura è dura e resistente; come nel caso precedente,
anche questo è uno stucco che ha una base e un catalizzatore; non ho mai
sentito nessuno che si sia dedicato a colorare questo prodotto, visto che è
utilizzato per interventi su parti di legno che saranno poi laccate.
Una categoria a parte
è rappresentata dagli stucchi a base di cera e colorati in varie tonalità per
stuccare i vari legni; l’uso che si fa di questi stucchi è duplice: quello più
conosciuto è legato alla stuccatura dei forellini lasciati dai tarli nei mobili
antichi trattati superficialmente solo con oli, cere o gommalacca, oppure
ammaccature o sbrecciature che si sono verificate in qualunque mobile e che si
vuole riparare con poca spesa (accontentandosi però del risultato).
L’altro uso che si fa
di questi stucchi è quando si manda il materiale in verniciatura e, mentre si
applica il fondo trasparente su un pezzo il legno che deve rimanere naturale,
ci si accorge che ci sono delle fessure o dei forellini che non possono essere
riempiti dal fondo.
A questo punto si
aspetta che il fondo sia asciutto e si applica un po’ di stucco a cera del
colore giusto con una spatolina rigida (a volte basta anche un cacciavite o uno
scalpello), in seguito si carteggia il pezzo e si passa alla verniciatura e il
ritocco non si nota più.
Nota importante: questi
stucchi non si possono applicare direttamente al legno grezzo perché, essendo
cerosi, formerebbero degli aloni di unto attorno al legno impregnandolo;
inoltre il fondo non aderisce a questi prodotti, mentre la vernice non ha
nessun problema.
Per quanto esistano
tante varianti di colore di questi stucchi, non è pensabile che riusciate ad
intervenire sui mobili semplicemente con i prodotti base; capiteranno
sicuramente delle occasioni in cui la tonalità del legno su cui dovete
applicare lo stucco sia a metà fra due stick di colore in sequenza.
A questo punto vi
serve dello stucco che non avete, ma che si può ottenere mescolando due piccoli
pezzi degli stick che possedete; poiché sono a basa cerosa, si sciolgono a
temperature abbastanza basse. A me è capitato un caso del genere ed ho risolto
il problema prendendo un tappo a corona di una bottiglietta di birra e, dopo
aver tolto la parte interna in plastica, l’ho preso con un paio di pinze
tenendolo rivolto verso l’alto, ho messo due pezzetti di due colori diversi e
l’ho scaldato con la fiamma di un accendino.
Facendo intervenire
un’altra persona, che amalgamava i due pezzetti con un chiodo (eravamo in cantiere),
abbiamo ottenuto la gradazione voluta ed siamo riusciti a fare una stuccatura
perfetta nel mobile che era stato scheggiato durante il montaggio.