Continuando la
descrizione dell’armadio, riprendiamo dall’analisi della carcassa che è stata
progettata con una disposizione interna che comprende: ripiani, canne
appendiabiti ed una cassettiera interna, come si vede dal disegno sottostante:
Come al solito, chi
può disporre di un programma di grafica come Autocad o similari può apprezzare
anche i più piccoli particolari.
Comunque, facendo un
discorso generale per informare tutti, possiamo notare che nel vano a sinistra,
che è chiuso da 4 ante a mezza altezza, è previsto un ripiano che divide la
zona in due parti uguali e le ante superiori si congiungono con quelle
inferiori in corrispondenza di questo ripiano.
Fra l’altro, per
questo ripiano non si usano i reggipiani tradizionali, tanto per intenderci
quelli su cui il ripiano viene solo appoggiato; in questa posizione si mette
generalmente un “ripiano di struttura” che è dotato di supporti particolari ad
incastro per permettere al ripiano di tenere uniti i due fianchi che lo
sostengono.
Uno di questi tipi di
reggipiani strutturali potete vederlo nelle ultime due pagine del catalogo
Hettich che ho presentato nell’articolo del 24/10/2014.
Sotto a questo ripiano
è prevista una canna appendiabiti a sezione ovale 30 x 15, inserita nei
relativi supporti applicati sui fianchi; un’altra canna appendiabiti è prevista
anche sotto al cappello, quindi al vano a sinistra è dedicato all’appenderia.
Però il fatto che ci
siano le canne appendiabiti non vuol dire che un domani il proprietario di
questo armadio non possa cambiare destinazione a questa zona, per cui nei
fianchi sono state previste le forature per inserire i reggipiani e quindi si
possono montare i ripiani anche qui.
Il vano centrale
dell’armadio è organizzato in maniera completamente diversa: nella parte bassa
c’è una cassettiera interna, cioè che non si vede dall’esterno (ma che si può
sempre realizzare, ed in questo caso si
vedono all’esterno le mostre dei cassetti a filo con gli sportelli superiori)
ed alcuni ripiani.
Questo vano è quindi
destinato alla biancheria ed al piegato, cioè maglioni e camicie; a proposito
di camicie, i ripiani che vedete si possono mettere anche più ravvicinati e,
volendo, montarli sulle guide usate per i cassetti per poterli estrarre ed
avere una comodità in più.
Se consideriamo i
ripiani normali, per sostenerli si possono utilizzare i reggipiani normali di
cui potete vedere una carrellata sempre nell’articolo del 24/10/2014. L’unico
ripiano che non conviene spostare è
quello a metà altezza che, oltre che essere strutturale (che comunque non vuole
dire che non possa essere spostato), è meglio che resti in quella posizione
visto che le ante sono divise in altezza e, se spostiamo questo ripiano, nello
spazio tra gli sportelli bassi e quelli alti si vedrebbe il vuoto, mentre per
motivi estetici è meglio vedere il bordo anteriore di un ripiano.
Adesso vediamo come è
fatta la cassettiera: come si nota dal disegno, sia in pianta che nel disegno
frontale, la struttura della cassettiera è più stretta di alcuni centimetri
rispetto ai fianchi e lateralmente sono stati aggiunti due righetti di
tamponamento per non lasciare dei vuoti.
Il motivo di questo
restringimento è dovuto alla presenza delle cerniere degli sportelli che hanno
una parte fissata sui fianchi, ed hanno un certo ingombro, quindi non
permetterebbero l’estrazione dei cassetti, se fossero a tutta larghezza;
bisogna pertanto distanziare la cassettiera dai fianchi per permetterne il
normale funzionamento.
Un’altra cosa che si
nota è che la cassettiera è piuttosto arretrata rispetto al bordo anteriore
della carcassa dell’armadio ed anche in questo caso la responsabilità è delle
cerniere che, nella parte fissata ai fianchi, hanno un certo ingombro in
profondità e, poiché vanno lasciate scoperte per poterle registrare in
qualunque momento e devono poter essere sganciate se si deve smontare lo
sportello, la cassettiera deve essere arretrata.
Nel progetto che ho
fatto ho preferito ricavare la maniglia fresando la mostra del cassetto, ma è
possibile montare anche delle maniglie o dei pomoli riportati, tanto lo spazio
c’è.
L’ultimo vano a destra
è stato impostato come quello a sinistra ed è destinato all’appenderia, però in
questo caso per la chiusura di questa zona è stata prevista una coppia di ante
a tutta altezza; questa differenza rispetto ai vani precedenti ci permette di
fare una cosa che non ci era permessa nelle altre due zone: spostare il ripiano
di struttura.
La possibilità di
cambiargli posizione ci permette, per esempio, di portarlo un po’ più in alto
(seguito dalla canna appendiabiti) per permettere di appendervi i vestili
lunghi come abiti da sera o cappotti lunghi, che altrimenti sfregherebbero
sulla base dell’armadio.
Anche in questo vano
sono state previste le forature per poter montare dei ripiani.
(continua)