Una volta esaurito
l’argomento del mobile base da cucina, cominciamo ad affrontare qualcosa di più
impegnativo: un armadio.
Le dimensioni che ho
previsto sono: larghezza 3002 mm., altezza 2650 mm. e profondità 627 mm. (anta
compresa). Per poter mostrare varie soluzioni ho deciso di progettare un
armadio un po’ particolare:
Come si vede da questo
disegno, la distribuzione delle ante è anomalo ed abbiamo due vani chiusi da 4
ante ciascuno e l’ultimo a destra con due sole ante ad altezza intera.
Come per il mobile
precedente, chi può utilizzare un programma di grafica tipo Autocad, può
accedere al disegno originale in .dwg cliccando sul seguente link:
Cominciamo ad
analizzare la carcassa che è costituita da 4 fianchi (2 esterni e due interni),
la base con lo zoccolo, il cappello, la fodera e diversi ripiani. Per la
realizzazione di questa parte del mobile ci sono due maniere: la prima prevede
che la base ed il cappello siano interi ed a filo con l’esterno (quindi lunghi
3002 mm. e larghi 600 mm.), mentre i fianchi sono tutti alti uguali (di
dimensione 2548 mm. x 600 mm. per quelli esterni e 2548mm. x 591 mm. per quelli
interni).
La differenza di
profondità tra i fianchi esterni ed interni è data dalla necessità di fornire
la carcassa di una fodera, che servirà a tenere il mobile in squadro, ed il suo
spessore è di 9 mm.; però nei fianchi esterni viene alloggiata in una fresatura
ricavata nella parte posteriore, che quindi sul lato esterno restano profondi
come la base e il cappello, mentre i due fianchi interni vengono ridotti in
profondità di 9 mm. per far passare completamente la fodera.
Tutta questa struttura
appoggia su uno zoccolo alto 50 mm., arretrato anteriormente di 57 mm. dallo
sportello per poter infilare la punta del piede, e lateralmente di 15 mm.
dall’esterno del fianco.
Questa soluzione
costruttiva della carcassa è la più rapida perché i fianchi vengono tagliati
alla stessa altezza e l’assemblaggio non richiede della ferramenta particolare,
ma solamente delle spine in legno di riferimento e delle viti che,
attraversando base e cappello, si infilano nelle teste dei fianchi (sopra e
sotto), mentre si mette in prova in laboratorio, tenendolo sdraiato.
Con questo sistema,
anche per il montaggio si comincia assemblando la carcassa da sdraiata, poi si
monta la fodera che è divisa in tre parti, poi si raddrizza il mobile
portandolo in posizione verticale.
E’ molto importante
durante la progettazione di un armadio che si vuole realizzare con questo
sistema, controllare che la diagonale disegnata sulla fiancata del mobile sia
più corta dell’altezza del soffitto dell’ambiente in cui si deve effettuare il
montaggio. Il motivo di questa verifica è che la dimensione maggiore, durante
il raddrizzamento dell’armadio, è proprio la diagonale della fiancata e si deve
passare assolutamente senza rischiare di toccare il soffitto.
La seconda maniera per
costruire un armadio come questo è quella che viene adottata anche dalle
aziende di arredamento e consiste nel realizzare sempre 4 fianchi alti uguali,
ma questa volta di altezza 2600 mm., mentre la base e il cappello vengono
suddivisi in tre parti ciascuno e montati in luce tra i fianchi.
Ovviamente in questo
caso bisogna fare ricorso alla ferramenta prevista per assemblaggi di questo
tipo e che, nelle maggioranza dei casi, si avvale dei sistemi con le giunzioni
ad eccentrico (vedi articolo del 4/10/2014).
Questo modo di
costruire permette, dopo aver livellato lo zoccolo, di montare un elemento alla
volta cioè: un fianco, poi la sua parte di base, la sua parte di cappello
supportata immediatamente dal fianco successivo, e così via fino al
completamento della carcassa.
Questo modo di montare
l’armadio “in piedi” richiede però una modifica per l’alloggiamento della
fodera che, anziché essere avvitata da dietro (si sta montando il mobile già
contro la parete), verrà inserita all’interno di una fresatura opportuna
preparata nei fianchi e nelle varie parti della base e del cappello.
Questa fresatura
riduce la profondità di utilizzazione dell’armadio di 15/20 mm., come succede
per la base da cucina che si è vista negli articoli precedenti.
Esistono varie
motivazioni per scegliere un sistema costruttivo oppure l’altro: nel primo caso
l’armadio è destinato ad un montaggio fra due pareti, in modo che le fiancate
non si vedano perché non è molto bello vedere il fianco dell’armadio contenuto
tra le teste della base e del cappello; l’altro motivo è che, visto che deve
essere assemblato sdraiato, dobbiamo essere in un ambiente dove c’è lo spazio
adeguato. Se siamo in una camera da letto, quest’ultimo non deve essere stato
ancora montato, oppure può essere smontato facilmente; e se siamo in un
corridoio o un altro ambiente stretto, questo tipo di armadio non è possibile
montarlo.
Il secondo tipo, avendo
il fianco a tutta altezza (escluso lo zoccolo), si presta meglio ad essere
posizionato in ambienti in cui le parti laterali sono in vista. Inoltre questa
soluzione è obbligatoria per armadi molto lunghi, che richiederebbero basi e
cappelli di dimensioni tali da risultare difficili (se non impossibili) da
trasportare nell’ambiente finale, con tutte le scale e le porte da cui passare;
e comunque più piccoli sono gli elementi che costituiscono il mobile da
trasportare, e meno fatica si fa.
(continua)
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