venerdì 29 gennaio 2016

LA COSTRUZIONE DEL MOBILE 9



Il mobile che presento oggi è un po’ particolare, soprattutto perché è un elemento prevalentemente decorativo e la cui funzionalità è legata alle quattro nicchie in cui vengono esposti oggetti di pregio.
Questa struttura ricorda molto un mobile di cui ho seguito la costruzione per il negozio di Gianfranco Ferrè a New York negli anni ’90. 



E’ chiaro che in un’abitazione è molto improbabile che questa struttura trovi la giusta collocazione, salvo che non lo si voglia utilizzare, aprendo molte più nicchie, per mettere in mostra oggetti da collezione o trofei.
Comunque mi interessava mostrare come si costruisce un mobile di grandi dimensioni, con struttura curva e suddiviso in più elementi sovrapposti ed accostati. Come al solito vi fornisco il link per poterlo vedere con Autocad su Dropbox:


Le dimensioni del mobile che vi propongo sono: diametro 2000 mm. ed altezza 3040 mm.; la finitura esterna è laccata, come pure l’interno delle nicchie, che hanno due faretti nel cielino in modo da illuminare adeguatamente gli oggetti sistemati all’interno.
Il mobile è costituito da 48 elementi, curvi frontalmente, che sono tutti uguali come dimensioni, ma in 4 di essi è stata ricavata una nicchia luminosa, come si vede dal disegno. 



Analizzando uno degli elementi standard in pianta, notiamo che ha una forma simile ad un trapezio isoscele in cui però la base maggiore è curva; la struttura rettilinea è costituita da due fianchi inclinati che si collegano alla schiena, alla base, al cappello ed alla parte curva che rappresenta la parte visibile del mobile.
Tra la base ed il cappello di ogni elemento figurano anche un sostegno centrale e dei pannellini di irrigidimento che seguono l’andamento curvo frontale e che si utilizzano per il fissaggio dei fogli che costituiscono il guscio curvo. 



Questa foto, che è stata fatta durante uno dei miei corsi di falegnameria, mostra l’assemblaggio di una carcassa standard; la base ed il cappello sono in truciolare da 18 mm. mentre il resto della struttura è realizzata in multistrati di abete canadese da 15 mm. e si vede il momento in cui vengono incollate e fissate le varie parti con una chiodatrice.
Quando la colla vinilica ha fatto presa, si applica un primo foglio di compensato di pioppo incollandolo su tutte le teste degli elementi strutturali; il fissaggio viene effettuato con una graffettatrice e su questo viene spalmata completamente la colla per applicare e graffettare un altro foglio di compensato identico. 





Nel pannello che funge da schiena vengono praticate due aperture che serviranno in seguito per il fissaggio dei vari moduli fra loro. 



In questa foto si vede che i vari fogli di rivestimento, per motivi di comodità durante il fissaggio, vengono dimensionati in maniera da sporgere circa un centimetro dalla carcassa, che verrà poi asportato quando il pezzo sarà finito.
A questo punto abbiamo ottenuto una struttura decisamente solida e dobbiamo applicare un pannello di MDF sottile (4 mm.) per fare in modo che il guscio esterno possa essere laccato (questo perché laccare del pioppo è demenziale).
I sistemi per applicare questo pannello di MDF (che viene sempre incollato con la vinilica) sono sostanzialmente due: nel primo caso si procede esattamente come per i fogli di compensato e si fissa con la graffettatrice ma, per ottenere una superficie liscia adatta alla successiva laccatura, bisogna togliere con un punteruolo tutte le graffette e successivamente stuccare le impronte delle graffette e i fori che restano dopo la rimozione.
Ovviamente dopo la stuccatura è indispensabile carteggiare per pareggiare bene il pannello esterno.
L’altro sistema, che è quello che si vede nella foto successiva, consiste invece in un incollaggio misto che viene effettuato spalmando del mastice a contatto (tipo Bostik, tanto per intenderci) nella parte centrale del secondo foglio di compensato e nel pannello di MDF, avendo cura di proteggere il perimetro esterno, per una larghezza di 3 cm., con lo scotch di carta.
Finita questa applicazione, mentre la colla a contatto comincia ad asciugarsi, si toglie lo scotch e si applica della colla vinilica nei 3 cm. che erano rimasti protetti precedentemente.



Una volta che il mastice a contatto è pronto per l’incollaggio, con molta attenzione, si applica il pannello di MDF facendo combaciare perfettamente i pannelli; le zone dove è stata messa la vinilica vengono bloccate con dei morsetti nelle teste (dove il foglio tende a risollevarsi con più forza), mentre per i bordi curvi si può fermare il pannello esterno semplicemente usando dei pezzetti di scotch di carta, risvoltandoli sulla sporgenza dei fogli di compensato incollati prima. 





                                                                                                                                     (continua)