domenica 1 maggio 2016

I TAVOLI (1)




Dopo gli ultimi articoli riguardanti mobili speciali, che mi erano stati chiesti da alcune persone interessate ai mobili per negozio, con questo articolo torno a presentare delle cose più semplici: come costruire i tavoli.
Innanzitutto bisogna iniziare il discorso parlando di dimensioni e quindi del numero di persone che vogliamo mettere a tavola quando pranziamo; mediamente si considera che una persona seduta abbia bisogno di una larghezza di 60 cm. circa per stare discretamente comoda e per quello che riguarda la profondità si presuppone che ognuno abbia necessità di 40 cm. circa davanti a sé per poter disporre tutto ciò che gli è necessario.
Naturalmente l’ergonomia non è una scienza esatta come la matematica ed i valori possono variare, per cui si potranno trovare anche misure diverse da quelle che consiglio io. Inoltre non dimentichiamo che parliamo di valori medi perché se mettiamo a tavola persone grasse o magre c’è una discreta differenza sugli ingombri da considerare.
Tornando ai nostri tavoli, l’altezza media da terra io l’ho sempre considerata attorno ai 75 cm., visto che in genere la distanza tra il piano del tavolo e la seduta della sedia viene considerata ottimale a 30 cm. circa, e le sedie mediamente sono alte circa 45 cm. da terra.
Se vogliamo mettere a tavola 6 persone, utilizzando un tavolo rettangolare, io sceglierei un piano di 130 x 80 cm., considerando nel lato lungo un incremento di comodità di 10 cm. rispetto ai 60 cm. del posto-persona di cui ho parlato prima.



In linea di massima un tavolo rettangolare è costituito da una struttura con 4 gambe collegate da altrettanti fascioni ed ovviamente un piano; le soluzioni che si possono attuare sono diverse, in funzione del gusto personale, dell’estetica che vogliamo dare al nostro tavolo, dalla funzionalità che deve avere, dal prezzo che siamo disposti a spendere e dalla sua comodità di pulizia.
Si possono scegliere gambe a sezione quadrata, rotonda, rettangolare o di altra forma e di materiali diversi; anche il piano può essere costruito in vari modi e con tante finiture differenti.
Quello che vi mostro è un normale tavolo di tipo semplice, senza materiali sofisticati e costruibile in maniera facile, alla portata di tutti coloro che hanno un minimo di attrezzatura da falegname.
Non esistono regole precise per determinare la distanza della struttura dal bordo del piano; io ho scelto di posizionare le gambe, in abete a sezione quadrata 6 x 6 cm., 5 cm. all’interno del bordo del piano; quindi le dimensioni in pianta della struttura sono 120 x 70 cm..
Il piano lo considero in lamellare di abete con uno spessore di 4 cm., per cui l’altezza della struttura, e quindi delle gambe, sarà di 71 cm.; i metodi costruttivi sono diversi, vediamo il primo: 



Questo sistema si chiama “a tenone e mortasa” e prevede la lavorazione dei fascioni in modo da ottenere un tenone ad ogni estremità di 66 x 16 x 25 mm.. Pertanto per lavorare il fascione più lungo, la cui parte visibile fra la due gambe è di 108 cm., dovremo partire da una tavoletta di abete piallata di dimensioni: 113 x 8 x 2,5 cm..
Per ricavare il tenone, che è la parte che viene definita il “maschio” dell’incastro, il sistema più semplice è quello che utilizza una sega circolare: la prima cosa che si fa è il “rasamento”, cioè si fanno delle incisioni con la sega sulle estremità della tavoletta a 25 mm. (compreso lo spessore della lama) dai bordi esterni e profonde 4,5 mm. per determinare con precisione la battuta del fascione contro le gambe ed ottenere la distanza di 108 cm. tra i tagli.
Per essere sicuri di effettuare un taglio perpendicolare al fascione ci possiamo aiutare spingendo il pezzo con un pannello squadrato, che eviterà anche lo sbrecciamento del legno in uscita dalla lama.


Successivamente, senza spostare la parallela, facciamo le incisioni anche sullo spessore del fascione, dopo aver innalzato la lama fino 7 mm., sempre spingendo il pezzo con il pannello.
Nella fase successiva si alza la lama della sega circolare fino a 25 mm. e si mette la parallela a 20,5 mm. dal lato interno della lama; tenendo il fascione in verticale si effettuano due passate sui due lati, aiutandoci sempre col pannello per spingere il fascione, che bisogna tenere ben premuto contro la parallela. 


In questo modo siamo sicuri che i tagli saranno perfettamente in squadro; in maniera analoga si fanno i tagli che determinano l’altezza del tenone, posizionando la parallela a 73 mm. dalla lama.
Questa volta però è più impegnativo tenere in squadro il fascione, sia rispetto alla parallela, sia rispetto al piano; in questi casi io mi preparo una coppia di pannelli squadrati e avvitati a 90° per fare avanzare il pezzo garantendomi lo squadro in entrambe le posizioni. 


Alla fine dei vari tagli, il risultato sarà questo: 






                                                                                                                                    (continua)