Dopo gli ultimi
articoli riguardanti mobili speciali, che mi erano stati chiesti da alcune
persone interessate ai mobili per negozio, con questo articolo torno a
presentare delle cose più semplici: come costruire i tavoli.
Innanzitutto bisogna
iniziare il discorso parlando di dimensioni e quindi del numero di persone che
vogliamo mettere a tavola quando pranziamo; mediamente si considera che una
persona seduta abbia bisogno di una larghezza di 60 cm. circa per stare
discretamente comoda e per quello che riguarda la profondità si presuppone che
ognuno abbia necessità di 40 cm. circa davanti a sé per poter disporre tutto
ciò che gli è necessario.
Naturalmente
l’ergonomia non è una scienza esatta come la matematica ed i valori possono
variare, per cui si potranno trovare anche misure diverse da quelle che consiglio
io. Inoltre non dimentichiamo che parliamo di valori medi perché se mettiamo a
tavola persone grasse o magre c’è una discreta differenza sugli ingombri da
considerare.
Tornando ai nostri
tavoli, l’altezza media da terra io l’ho sempre considerata attorno ai 75 cm.,
visto che in genere la distanza tra il piano del tavolo e la seduta della sedia
viene considerata ottimale a 30 cm. circa, e le sedie mediamente sono alte
circa 45 cm. da terra.
Se vogliamo mettere a
tavola 6 persone, utilizzando un tavolo rettangolare, io sceglierei un piano di
130 x 80 cm., considerando nel lato lungo un incremento di comodità di 10 cm. rispetto
ai 60 cm. del posto-persona di cui ho parlato prima.
In linea di massima un
tavolo rettangolare è costituito da una struttura con 4 gambe collegate da
altrettanti fascioni ed ovviamente un piano; le soluzioni che si possono
attuare sono diverse, in funzione del gusto personale, dell’estetica che
vogliamo dare al nostro tavolo, dalla funzionalità che deve avere, dal prezzo
che siamo disposti a spendere e dalla sua comodità di pulizia.
Si possono scegliere
gambe a sezione quadrata, rotonda, rettangolare o di altra forma e di materiali
diversi; anche il piano può essere costruito in vari modi e con tante finiture
differenti.
Quello che vi mostro è
un normale tavolo di tipo semplice, senza materiali sofisticati e costruibile
in maniera facile, alla portata di tutti coloro che hanno un minimo di
attrezzatura da falegname.
Non esistono regole
precise per determinare la distanza della struttura dal bordo del piano; io ho
scelto di posizionare le gambe, in abete a sezione quadrata 6 x 6 cm., 5 cm.
all’interno del bordo del piano; quindi le dimensioni in pianta della struttura
sono 120 x 70 cm..
Il piano lo considero
in lamellare di abete con uno spessore di 4 cm., per cui l’altezza della
struttura, e quindi delle gambe, sarà di 71 cm.; i metodi costruttivi sono
diversi, vediamo il primo:
Questo sistema si
chiama “a tenone e mortasa” e prevede la lavorazione dei fascioni in modo da
ottenere un tenone ad ogni estremità di 66 x 16 x 25 mm.. Pertanto per lavorare
il fascione più lungo, la cui parte visibile fra la due gambe è di 108 cm.,
dovremo partire da una tavoletta di abete piallata di dimensioni: 113 x 8 x 2,5
cm..
Per ricavare il tenone,
che è la parte che viene definita il “maschio” dell’incastro, il sistema più
semplice è quello che utilizza una sega circolare: la prima cosa che si fa è il
“rasamento”, cioè si fanno delle incisioni con la sega sulle estremità della
tavoletta a 25 mm. (compreso lo spessore della lama) dai bordi esterni e
profonde 4,5 mm. per determinare con precisione la battuta del fascione contro
le gambe ed ottenere la distanza di 108 cm. tra i tagli.
Per essere sicuri di effettuare
un taglio perpendicolare al fascione ci possiamo aiutare spingendo il pezzo con
un pannello squadrato, che eviterà anche lo sbrecciamento del legno in uscita
dalla lama.
Successivamente, senza
spostare la parallela, facciamo le incisioni anche sullo spessore del fascione,
dopo aver innalzato la lama fino 7 mm., sempre spingendo il pezzo con il
pannello.
Nella fase successiva
si alza la lama della sega circolare fino a 25 mm. e si mette la parallela a 20,5
mm. dal lato interno della lama; tenendo il fascione in verticale si effettuano
due passate sui due lati, aiutandoci sempre col pannello per spingere il
fascione, che bisogna tenere ben premuto contro la parallela.
In questo modo siamo
sicuri che i tagli saranno perfettamente in squadro; in maniera analoga si
fanno i tagli che determinano l’altezza del tenone, posizionando la parallela a
73 mm. dalla lama.
Questa volta però è
più impegnativo tenere in squadro il fascione, sia rispetto alla parallela, sia
rispetto al piano; in questi casi io mi preparo una coppia di pannelli
squadrati e avvitati a 90° per fare avanzare il pezzo garantendomi lo squadro
in entrambe le posizioni.
Alla fine dei vari
tagli, il risultato sarà questo:
(continua)