Siamo arrivati ad un
punto in cui dobbiamo fare una scelta: o incolliamo i pezzi grezzi e diamo il
fondo e la vernice con le strutture montate, oppure diamo il fondo e la vernice
e poi incolliamo le varie parti quando la finitura è abbondantemente asciutta.
Se adottiamo la prima soluzione possiamo usare la colla vinilica e faremo un
po’ più di fatica nel carteggiare il fondo, ma le fessure di connessione si
vedranno meno; con la seconda soluzione il prodotto che ci garantisce un
incollaggio adeguato è la colla poliuretanica, che si aggrappa anche sulla
vernice.
Il rovescio della
medaglia è che questa colla produce anidride carbonica reagendo con l’umidità e
genera schiuma che, se compare all’esterno, va rimossa immediatamente con uno
straccio o una spugna altrimenti quando è secca è molto difficile da togliere
senza graffiare le superfici già verniciate.
In compenso abbiamo
fatto molta meno fatica a dare il fondo, carteggiarlo e dare la vernice. Io ho
deciso di seguire la prima procedura.
Adesso possiamo quindi
cominciare ad incollare i vari pezzi grezzi, partendo dalla struttura dello
sgabello e precisamente da due gambe ed il traverso più lungo, inserendo i
tasselli Domino nelle fresate preparate precedentemente.
Il traverso realmente
incollato è quello in alto (dove si nota ancora l’umidità lasciata dalla spugna
bagnata che ho utilizzato per asportare l’eccedenza della colla vinilica);
quello più in basso serve solo come aiuto per mantenere le gambe alla giusta
distanza durante l’incollaggio.
Per essere sicuri di
aver fatto un buon lavoro dobbiamo controllare con il metro che le due
diagonali siano perfettamente uguali, garantendoci così che gli elementi siano in squadro.
Dopo avere fatto
altrettanto con la gambe restanti ed atteso che la colla si sia seccata,
possiamo incollare i due traversi corti che collegheranno le due strutture
precedenti.
Quando i morsetti
vengono tolti ci ritroviamo con una struttura solida e perfettamente incollata:
Osservandola dall’alto
notiamo diversi fori: quelli nei traversi corti e quelli più esterni dei
traversi lunghi sono passanti e svasati sotto e serviranno per fissare lo
sgabello con le viti al piano inferiore della vetrinetta; gli altri quattro
fori sono ciechi ed ospiteranno le spine di riferimento per un assemblaggio
perfetto.
Per accoppiare con
sicurezza questi due pezzi sistemiamo il piano in orizzontale, tenendolo
rovesciato in modo da avere in vista la parte che risulterà quella di sotto e,
dopo aver inserito i marcafori nei fori ciechi dello sgabello, lo appoggiamo
delicatamente sul piano prendendo il filo posteriore come riferimento; poi
centriamo lateralmente lo sgabello sul piano e tenendolo come si vede in questo
angolo.
Adesso possiamo
premere con decisione lo sgabello contro il piano, in modo che i marcafori
lascino la loro traccia, che ci segnala dove dovremo forare per alloggiare le
spine da 6 mm..
Guardando un angolo
più da vicino possiamo notare i particolari.
Poi inseriamo le spine
E possiamo infilare le
viti 4,5 x 70 per collegare stabilmente le due parti.
Una volta raddrizzato
il tutto, possiamo osservare se abbiamo svolto correttamente il lavoro.
(fine sesta parte)