lunedì 4 settembre 2017

Utensili vari a rotazione




Nelle varie lavorazioni che vengono effettuate nei laboratori di falegnameria c’è spazio anche per alcuni utensili che hanno una certa affinità con gli utensili montati sulle elettrofresatrici. Per esempio potrebbe essere necessario praticare dei fori di dimensioni generose che sono diametro decisamente superiore alle normali punte elicoidali da trapano.
Uno di questi casi si potrebbe verificare quando dobbiamo inserire la testa di una cerniera a scodellino (quella che spesso viene chiamata “cerniera da cucina”) in uno sportello; se lavoriamo uno sportello che ha l’interno in truciolare o in MDF la punta giusta è questa: 


Fraiser - fresa per trapano a colonna in metallo duro

Questa punta, di cui esistono diversi diametri, viene chiamata anche “levanodi” perché viene utilizzata a volte per eliminare i nodi dalle tavole di abete che vengono sostituiti con tappi circolari dello stesso legno per migliorare l’estetica, è dotata di due rasanti esterni in Widia che provvedono a delimitare l’area di approfondimento del foro ed evitare sbrecciature su materiali come truciolare o MDF nobilitati o rivestiti in laminato o con impiallacciature varie.
Ovviamente la punta ha all’interno due coltelli, sempre in Widia, che si occupano di fare il foro vero e proprio, guidati nella discesa (effettuata preferibilmente con un trapano a colonna) da una puntina centrale indispensabile per garantire la rotazione in asse, di cui si vede l’impronta in fondo al foro. 


Se dobbiamo effettuare sempre dei fori grandi, ma su un pezzo di legno massello e non li copriamo con una cerniera e dobbiamo lasciarli a vista è più indicato un altro tipo di punta che viene costruita in HSS, quindi senza riporti in Widia, ma che sul legno si comporta in maniera più delicata, lasciando perfetti i bordi dei fori. 


Fraiser - fresa per trapano tipo Forstner

Questa punta non ha rasanti, ma una struttura circolare interrotta solo dalle aperture in presenza dei due coltelli che penetrano nel legno per scaricare i trucioli; anche in questo caso c’è una puntina centrale per la guida in asse durante la foratura. Il bordo tagliente esterno di questa punta può essere liscio o dentellato. 


Per chi avesse bisogno di effettuare dei fori passanti su materiali ricomposti o rivestiti in materiali duri come, per esempio, il laminato plastico ed esiste anche la necessità che siano di diametro notevole e su materiali di spessore importante, lo strumento ideale è la sega a tazza con i denti riportati in Widia. 



Questo utensile è l’ideale per i fori passanti; contrariamente ai due prodotti precedenti che lavorano benissimo quando devono effettuare fori ciechi perché il fondo risulta spianato, in questo caso la parte interna lasciata da una sega a tazza che non ha sfondato il pezzo andrebbe tolta a colpi di scalpello ed il fondo non risulterebbe ben rifinito, quindi è meglio usarla solo per fori passanti. Per l’affondamento in asse questa volta c’è una punta da centro elicoidale, che penetra per prima nel materiale da forare evitando sbandamenti da parte della sega a tazza. 


Infine, per gli amanti delle decorazioni sul legno massello, ecco una punta che può essere equiparata ad una fresa: va sempre montata su un trapano a colonna, ma bisogna considerare che la velocità di rotazione va mantenuta bassa, dato il notevole diametro dell’utensile e quindi dell’elevata velocità tangenziale.


Fraiser - fresa per rosoni

I coltelli sono in Widia per cui possiamo permetterci di effettuare queste lavorazioni anche su elementi in MDF che possiamo poi laccare a piacere.

Le forme a disposizioni sono diverse: